Capitolo 19

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I lampioni della strada emettevano una luce tendente al giallo scuro, le gambe di Aila tremavano ma lei non smette , continua a correre più forte che può ,cercando di scacciar via con i piedi tutta la rabbia che ha dentro di se.
Ma perché continuare a fidarsi? Le persone sono egoiste , pensano solo al loro piacere e nient'altro...
Le persone buone ormai non esistono , se si avvicinano a te è solo per benessere proprio e una volta soddisfatti se ne vanno via con il vento , come se non ci fossero mai state.
Perché si è fidata di Jace?
Aila arrivò finalmente alla macchina con un bel fiatone.
Entrò dentro, si prese la testa fra le mani e iniziarono a uscire le lacrime insieme ai singhiozzi, il cuore batteva forte , come se volesse uscire dal petto.
Quel quartiere che ha sempre considerato come una seconda casa in quel momento non esisteva più, il buio era sceso da molto ormai e Aila si sentiva persa, come se in quella strada non ci fosse mai passata.
Una volta calmata accende il motore e si dirige verso casa che ormai anche quello sembrava un posto sconosciuto.
Avete presente quando riuscite a fare due cose contemporaneamente senza che ve ne accorgete? Ecco Aila guidava ma la sua mente era altrove ed è come se in un battito di ciglia arrivò a casa.
Parcheggiò nel solito punto e appena uscì trovò Jace seduto sul gradino della porta di casa, con una mano insanguinata tra i capelli e con l'altra teneva la sigaretta.
Ora che vedeva meglio il viso di Jace illuminato dalla luce posta fuori dalla porta , notò le profonde occhiaie di color violastro che gli pendevano dagli occhi come gocce.
Forse lei non era l'unica che dormiva poco ultimamente...
"Levati vorrei andare a dormire" disse Aila incrociando le braccia di fronte a lui.
Jace si alzò in piedi
"Aila fammi spiegare"
"No tu non mi devi spiegare niente , sei proprio come tuo fratello e con questo ti dico buonanotte" disse Aila con il cuore che batteva forte come un martello su un chiodo
Jace bloccò con la mano il braccio di Aila , a quel punto lei notò il sangue ormai secco sulle nocche.
"Che hai fatto?" Chiese cercando di essere indifferente.
"Niente ero arrabbiato" rispose lui
Nascondendo la mano nella tasca anteriore dei jeans
"Tu? Tu eri arrabbiato? Cosa dovrei dirti Jace? Sono stanca dei tuoi giochi, non vali niente per me e non voglio avere niente a che fare con te"
L'ultima frase spezzò il cuore del ragazzo , Aila lo lesse nei suoi occhi verdi come lo smeraldo.
"Aila perché ti fai così tante paranoie? Perché non ti fidi?... fammi spiegare"
La rabbia risalì nella ragazza e non riuscì più ad essere calma o impassibile come  sempre , questa volta no , qualcosa le pesava dentro e voleva far uscire una volta per tutte ciò che le mangiava l'anima da tempo
"Perché Jace io non ho avuto sempre tutto e subito come te e tuo fratello lo capisci? Ho avuto un padre alcolizzato che andava a letto con le prostitute , che picchiava me e mia madre , si drogava, poi mia madre di conseguenza è caduta in depressione e ancora non ne è uscita completamente, inoltre quando sto con una persona che mi piace scopro che va a letto con un 'altra già da tempo, la mia migliore amica mi ha tradito , sono quasi stata struprata alla baita e tu ti prendi gioco di me...
Vedi ? La vita mi prende per il culo dal giorno in cui sono nata ma io che devo farci? Dai dimmi cosa dovrei fare Jace?E non mi dire che passerà perché è un momentaccio , perche sono consapevole del fatto che non lo sia e sono stanca, stanca di essere sempre quella che aiuta tutti e cercare di fare la solare, io non ci riesco , o almeno non più e tu non rendi le cose più semplici quindi ti prego vattene"
Aila riprese fiato...
Aveva gettato una granata a Jace e ora spettava a lui cosa farci.
La sua faccia era pallida con gli occhi lucidi, sarà stata la prima volta che Aila gli avesse detto qualcosa di privato, ma forse era tutto troppo e subito ... ma lei non riusciva a contenersi più...
Jace rimase in silenzio per un paio di secondi che agli occhi di Aila sembravano interminabili.
"Mi dispiace Aila ma Ti prego devi credermi ,io ero andata da skyler per lasciarla, io voglio te , voglio solo te ti prego,supereremo questo insieme, io posso aiutarti, so come ti faccio sentire e ti piace"
Disse Jace avvicinandosi con gli occhi imploranti
"Non è vero , da quando ti conosco mi hai solo complicato la vita e non faccio altro che piangere e scusami ma non ti credo , anche perche quando io voglio lasciare una persona non mi ci bacio,
Ma forse sono io che sono nata ala contrario"
Jace si prese la testa fra le mani
Lui impazziva per come le teneva testa,
Iniziò ad avvicinarsi a lei
Aila si innamora ogni volta che lo guarda , con i suoi capelli ricci scompigliati e delle sue labbra che erano morbide come la seta;
alla ragazza mancava sentire il sapore di quelle labbra.
Jace la guardò attentamente e poi iniziò a parlare
"Aila so che quel bacio , quella notte alla baita ha significato qualcosa , ne sono certo ma non lo vuoi ammettere a te stessa"
Disse lui cercando la sincerità negli occhi della ragazza.
Aila non poteva abbassare il muro che si era appena costruita , non poteva, tirò fuori tutte le forze che aveva in se per non ricadere nella sua trappola.
"Ti sbagli, quello è stato solo uno stupido bacio non ha significato"
"Vabene dimmelo di nuovo, stavolta però guardami negli occhi" disse lui mordendosi il labbro inferiore.
Aila fece due respiri profondi poi alzò lo sguardo, i loro occhi si fissavano , Jace con un solo sguardo le spogliava l'anima... ma lei deve essere forte
"Ti ho baciato solo per fare un torto a tuo fratello dopo quello che aveva fatto con bethany , tutto qui"
Si può dire che Jace aspettasse di tutto tranne quella risposta... Aila era riuscito a ferirlo?
"Vabene allora , quindi non abbiamo niente da chiarire"
"Non penso proprio" disse Aila
Jace buttò la sigaretta a terra e iniziò a camminare velocemente verso la macchina per poi partire senza neanche aver detto più una parola...
Aila si sentiva male, pensava che vincere la battaglia sarebbe stato bello ma forse sotto sotto è sempre meglio perdere... insieme...
Si sentì il cuore in gola non appena Jace partì con la sua macchina per poi sparire nel viale buio.
Entrò immediatamente in casa, si chiuse la porta alle sue spalla e si lasciò cadere sulle mattonelle fredde , annegandosi tra le sue lacrime.
L'orgoglio è una brutta bestia.

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