Capitolo 26

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5 giugno 2017
"Non sono mai stato il tipo a scrivere un diario ma oggi ci provo.
In serata c'era la partita di Iisac al campo della scuola e tutti noi eravamo pronti per andare a vederlo.
Mia madre era partita in mattinata portando con se panini e bibite insieme ad Iisac  e altri madri, mentre papà doveva lavorare e io studiare perciò li raggiungevamo più tardi verso l'ora della partita.
Mi sono svegliato abbastanza storto, ieri sera avevo bevuto un po' troppo forse...
Scesi in cucina a passo morto e iniziai a prepararmi un caffè;
Mia madre già era pronta insieme ad Iisac, mancavano solamente le chiavi della macchina che si erano perse per casa.
Iisac era ansioso, era la sua prima partita con il ruolo da capitano e io gli dissi che doveva star tranquillo perché era forte e lui mi abbracciò;
Ultimamente tra noi due andava tutto abbastanza bene, io e lui siamo stati sempre molto legati sin da piccoli.
Gli ho insegnato tutto ciò che c'è da sapere su come vivere al meglio questa vita adolescenziale;
essendo il fratello maggiore gli ho dato qualche dritta , sul calcio, su come rimorchiare le ragazze e su come gestire i nostri genitori che litigano spesso;
Quella mattina però preparando il caffè , papà entra in cucina, vestito molto elegante pronto per andare in ufficio insieme alla sua valigetta di pelle.
Mi chiede se posso preparargli un caffè per il tragitto ed io lo faccio.
Lui intanto cerca di salutare mia madre con un bacio affrettato ma lei si scansa velocemente dicendogli che se la deve smettere;
Io e mio fratello assistiamo alla scena e non capiamo...
Mio padre risponde con una voce roca dicendo che non era il momento appropriato per parlarne dato che si trovano in nostra presenza e mia madre acconsente con la testa.
Dopo un breve silenzio imbarazzante mamma mi saluta con un bacio sulla guancia ed in un batter d'occhio esce fuori casa con tutte le sue borse seguita da Iisac.
Papà si passa la mano tra i capelli, gli chiedo se tutto fosse apposto e lui mi risponde dicendo le sue solite stronzate.
So che mente.
Mio padre alle dieci esce di casa e io vado a studiare in camera , sto parecchio indietro con lo studio e devo darmi da fare dato che in futuro vorrei andare all'università.
La giornata inizia in modo normale , poi diventa strana (dato che ho studio costantemente per tutto il pomeriggio) ma poi termina in un disastro.
Dopo ore passate sui libri studiando la fisica quantistica , Platone e la seconda guerra mondiale deciso di fare una breve pausa.
Scendo di sotto a mangiare qualcosa e mi accendo una sigaretta, un senso di sollievo invade il mio corpo.
D'un tratto, però, mio padre entra barcollando facendo cadere la sua valigetta sul pavimento di marmo.
Lo chiamo e lui mi guarda attentamente per poi scoppiare a ridere , ci metto poco a capire che fosse ubriaco;
Ma sono solamente le sei del pomeriggio , perché ?
Se solo lo avessi saputo prima.
Vado di corsa da lui e lo faccio sedere sulla poltrona del salotto.
Gli chiedo cos'è successo e perché ha bevuto a lavoro ma lui mi risponde indifferente dicendomi di fargli un bicchiere di bourbon;
Ovviamente gli risponde di no ma lui si alza velocemente, scatta dalla poltrona e me lo trovò con le sua mani attorno al mio collo.
Con mio padre è sempre così, lui è il predatore e io sono la preda.
Nonostante fosse ubriaco mio padre è un uomo alto e abbastanza muscoloso ... ho poca scelta...
Non è la prima volta che succede e per evitare altri disastri mi costringo a preparagli questo fottuto bourbon.
Beve metà bicchiere in un sorso e si accende uno dei suoi sigari cubani che si trovano sul tavolo, lancia l'accendino a terra facendo una smorfia,
poi inizia a parlare.
"Vedi Jace , sono così , perché tua madre è una bruttissima zoccola e io sono un bastardo"
Gli chiedo perché tale offese e lui riprende il discorso
"Un altro problema caro figlio, è che io vado a letto con Mary quella del lavoro, mi innamorai subito di lei e del suo corpo...
Lo so , può sembrare un cliché, il capo che si scopa la sua segretaria ma io adoro la sua passera... sfortunatamente però tua madre un giorno ci ha scoperti e ora come se non bastasse vuole il divorzio ma io non la lascerò mica andare via con voi ... no no.
Fa una breve pausa.
Beve un goccio di bourbon e poi continua
"La cosa che però mi fa star peggio è che lei stessa,Mary,mi ha lasciato per un altro; ma ti rendi conto? Sono arrivata alla conclusione che tutte le donne sono stupide e pensano solamente a se stesse cazzo"
A quella parole salto in piedi dal divano  di fronte a lui e iniziò a strillargli contro.
Non potevo credere che lui fosse in grado di fare qualcosa di simile,
e mamma , la povera mamma, a cui io vado sempre contro e difendo sempre papà per ogni cosa.
La rabbia mi risale in tutto il corpo, non riesco a trattenermi, lo chiamo un bastardo e lo inizio a insultare pesantemente;
lui mi viene addosso e mi sfreccia un pugno sull'occhio sinistro.
Però ho vinto io .
Dopo aver litigato ci calmiamo fortunatamente.
Mi alzo dal pavimento imbrattato dal sangue, trascino la gambe in cucino e sputo nel lavandino.
Papà mi raggiunge ma prima che potesse dire qualcosa lo comando a ad andare a prepararsi immediatamente perché non possiamo perdere la partita di Iisac, è troppo importante per lui...
e del tutto (per quanto fossi arrabbiato e deluso) ne avremmo parlato un altro giorno.
Se solo ci fosse stato.
La partita sarebbe iniziata alle otto , verso ora di cena, ma a causa del mal tempo è stata rimandata qualche ora più tardi.
Ottimo penso.

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