Capitolo 22

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"Dai muoviamoci, non voglio passare altro tempo con te" disse Jace entrando nella macchina di Aila , sbattendo fortemente la portiera
"Allora abbiamo qualcosa in comune" esclamò la ragazza con un tono sarcastico mentre accendeva la macchina
Il cuore di Aila batteva forte e iniziò a sudare, quella situazione la metteva a disagio... Jace stava seduto accanto a lei, con i suoi bellissimi occhi profondi che fissavano le gocce di acqua che correvano lungo il finestrino.
In pochi secondi iniziò a piovere sempre di più.
Anche Jace era nervoso, si notava , le sue dita tamburellavano sul ginocchio sinistro e si spostava in continuazione come se non riuscisse a trovare una posizione comoda
Dopo pochi minuti di silenzio tirò fuori una sigaretta assieme all'accendino
"Chi ti ha detto che puoi fumare qui dentro?" Disse Aila guardandolo a tratti, anche lei si sentiva a disagio ma possiamo dire che le piaceva condividere quella sensazione.
"L'ho presa come una cosa scontata, dato che ti ci ho visto mille volte" disse Jace facendo uno di quei suoi soliti sorrisi strafottenti ;
Aila a tratti lo detesta,proprio come ora.
La ragazza non sa veramente cosa Jace provasse per lei, le cose che gli ha detto la sera nella baita ed il giorno dopo l'avevano quasi convinta ma dopo Skyler tutto si frantumò...
Neanche Aila era sicura di cosa provava per lui , un miscuglio di sentimenti indescrivibili; le sue emozioni posso essere facilmente paragonate a quelle della poesia odi et amo, due sensazioni contraddittorie che però si combaciano tra di loro.
Da una parte abbiamo l'odio e dall'altra l'amore... Aila sapeva in fondo cosa provava ,ma forse lo voleva nascondere ...non agli altri ma a se stessa , un'azione ancora più dolorosa.
Aila dopo la risposta di Jace non disse nulla ma per spezzare il silenzio iniziò a parlare
"Dai dammi una sigaretta, fumo con te"
"Non aspettavo altro" disse Jace alzando gli occhi al cielo.
C'era un silenzio tombale in quella macchina e Aila stupidamente neanche pensò di accendere la radio.
La situazione peggiorava ogni secondo di più , ma perché aveva accettato? Poteva inventarsi qualche scusa...
Erano quasi arrivati a casa , poi Jace dal nulla iniziò a parlare
"Certo che voi donne guidate proprio male" disse lui sogghignando mentre sputava il fumo denso della sigaretta.
"È solo uno stupido stereotipo che si è creato con il tempo" disse Aila fissando la strada
"Beh ma deve essere pur nato da qualcosa no? Guarda come guidi sembra che stai per..."
Aila non riuscì più a stare calma quella situazione la faceva impazzire , si avvicinò dal lato della strada, frenò la macchina di colpo e iniziò a respirare pesantemente cercando di rimanere tranquilla , ma con Jace era impossibile.
Aila uscì dalla macchina e iniziò a vagabondare per la strada sotto la pioggia.
Faceva freddo e incrociò le braccia intorno a se.
Era da moltissimo tempo che non pioveva così tanto nella sua cittadina, le gocce d'acqua cadevano come dei mattoni sull'asfalto.
Jace uscì dalla macchina e la seguì,
appena sentì il freddo fece una smorfia che fece quasi sorridere la ragazza.
La raggiunse e la prese per un polso , facendola ruotare con un solo movimento
"Ma che fai?...Non hai notato per caso che c'è il diluvio universale?" Disse lui indicando il cielo.
Aila scoppiò
"Ma cosa fai tu!? Quando finiranno i tuoi piccoli giochini Jace? Sono stanca di sentirti e di essere presa per il culo , se proprio vuoi andare a casa vacci a piedi , io non sto qui immobile ad ascoltarti che mi insulti"
Disse Aila tutto di un fiato, strillando sotto la pioggia.
"Quali giochetti intendi scusami?" Disse Jace fissando la ragazza.
La pioggia era arrivata al culmine, entrambi erano totalmente bagnati.
"Che fai l'antipatico ma poi mi baci , mi difendi e ritorni con la mia migliore amica e dopo continui a fare lo stronzo...
Basta Jace non sei misterioso o divertente, sei solo un ragazzo codardo che ha paura di affezionarsi alle persone e di essere ferito perciò tu prevedi tutte le mosse, fregandotene di tutti"
Disse Aila infuriata.
Il rumore delle gocce sull'asfalto era così forte che entrambi erano costretti a strillare per sentirsi, nonostante stessere a un metro di distanza.
"Tu non sai cosa stai dicendo, non lo sai cazzo!
C'era una persona a cui tenevo in particolare Aila e quello era mio padre che è morto per colpa mia lo capisci?"
Jace fece una pausa, guardò il cielo con il volto dipinto di tristezza.
Dopo pochi secondi iniziò a riparlare
"e comunque c'era un'altra persona ancora...ed eri proprio te.
Possiamo odiarci e litigare quanto vuoi ma so che io ti piaccio e so che abbiamo questa cosa , questo legame! Ma sei troppo testarda e orgogliosa per capirlo... anch'io ero così , ma per te ho fatto un'eccezione , ho pensato che fossi una delle poche persone che merita davvero di essere conosciuta a differenza di tutte quell'altre ragazze lì fuori , ma no!
Mio fratello è stato più veloce , è sempre stato il più buono , gentile , educato;
io sono la pecora nera lo sono sempre stato!
sono solo una tempesta interminabile che porta il caos ed il disordine totale ma io non posso farci niente ..."
Disse Jace senza fiato , con la sigaretta spenta dalla pioggia nella mano destra.
Aila prese fiato e iniziò a urlare
"Allora sai cosa ti dico Jace? PEGGIO PER ME ! perché io sono sempre stata attratta dal caos.
Io sono pronta , anzi sono sempre stata pronta per una sfida come te Jace"
disse Aila velocemente;
solo dopo poco capì cosa gli avesse detto, perché doveva sempre complicare le cose?
Jace la fissò attentamente, lui rimase senza parole ;
le loro chiacchierate o finivano in litigi o poesie d'amore non c'era una via di mezzo.
Aila si sentì in imbarazzo per ciò che avesse detto,  ma era più forte di lei ,
ciò che provava per Iisac non era niente paragonato a suo fratello.
Jace iniziò a guardarsi intorno, fece un passo indietro scuotendo la testa e mordendosi il labbro inferiore.
E ora cosa fa? Pensò Aila
"No. Questa volta no." Disse lui fissando la strada per poi guardare dritto negli occhi di Aila
"Questa volta no cosa?" Chiese la ragazza;
il battito accelerava sempre di più, poteva trovarsi anche nel posto più freddo del mondo in quel momento ma dalla tensione non avrebbe comunque sentito niente .
"Questa volta non ti lascerò scappare"
Disse Jace per poi avvicinarsi velocemente alla ragazza, prese fra le sue mani il suo viso baciandola.
Il bacio era diverso però quella volta era passionale, le loro forze si erano unite ma entrambi tremavano.
Le labbra di Jace erano delicate come la seta ma il bacio era tutt'altro che delicato, tutto iniziò a risvegliarsi nel cuore di Aila e ad essere sempre più intenso.
Jace aveva le mani ancora sul viso di Aila e continuavano a baciarsi ,  i muscoli di entrambi si rilassarono ma allo stesso tempo erano tutti tesi per l'emozione.
Questi sono i veri baci pensò Aila, quelli che ti lasciano nel vero senso della parola senza fiato.
La ragazza aveva ragione , è sempre stata pronta per lui...

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