Capitolo 8

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Martine's P.O.V.

Ero distesa sul divano lamentandomi della noia con Stark che, in risposta, continuava a lavorare ad un meccanismo di qualche genere.

Presi il cellulare e composi un numero velocemente, per poi portarmelo all'orecchio.

<< Ehi, vorresti venire alla Stark Tower a farmi compagnia?... Certo... chiama anche gli altri!... Ci vediamo dopo... ciao >> chiusi e mi alzai dal divano, sotto gli occhi di Tony

<< Chi hai chiamato? >> chiese

<< Steve >> risposi io, aprendo il frigorifero << verrà qui fra poco insieme agli altri Avengers >>

<< Non ti è minimamente sfiorata l'idea di chiedermi prima se potessero? >> chiese in tono ironico

<< No >>

<< A questo punto, invito anche altra gente, stasera si fa una festa! >> disse, alzandosi

<< Possiamo invitare anche il ragazzo? >> chiesi << mi sta simpatico >>

<< Se proprio insisti >> sorrise << mettiti l'abito che ti ho comprato >> e detto questo si allontanò

***

Mi misi il vestito nero e le scarpe del medesimo colore regalatomi da Stark, ricontrollai il trucco e i capelli, poi uscì dalla stanza, trovando il playboy ad aspettarmi, vestito con una maglietta, dei pantaloni attillati, delle scarpe nere e una giacca bianca, il tutto accompagnato da un paio di occhiali da sole.

A parte il fatto che fosse sera, niente di strano.

<< Finalmente sei vestita per bene! >> disse, mordendosi il labbro

<< Trattieni gli ormoni e andiamo a questa festa >> risposi seria << e non ti ubriacare, non mi va di trasportarti qua >>

<< Ubriacati anche tu allora >>

<< Non ricordi l'ultima volta? >> chiesi, riferendomi al primo giorno alla Stark Tower

<< Certo, come dimenticarlo! >> rise di gusto, porgendomi il braccio << andiamo? >>

Lo presi a braccetto e andammo al piano superiore, dove si sarebbe tenuta la festa; infatti, una volta entrati, fummo investiti dalla folla.

<< Hai invitato molte persone >> feci notare

<< Già >> cercò di portarmi al bancone, ma dissi << ho del lavoro da fare >> riferendomi ovviamente allo S.H.I.E.L.D.

Fury mi aveva detto di tenere d'occhio un uomo, Benedict Williams, sospettato di traffico d'armi.

<< Posso aiutarti? >> chiese Stark, ma glielo vietai categoricamente, sarebbero bastate le mie abilità

Mi allontanai, cercando l'uomo, biondo, riccio, occhi verdi, fisico scolpito; in poco lo trovai, o meglio, lui trovò me.

<< Ehi, vorresti un drink? >> mi chiese, invitandomi ad andare al bancone

<< Con molto piacere >> feci gli occhi dolci, dovevo conquistarlo e mi avrebbe dato tutti i dettagli sui suoi traffici illegali

Ci sedemmo e ordinammo due Martini, mentre conversavamo, dopo che ci fummo presentati.

<< Dimmi, che fai nella vita? >> chiesi, mordendomi sensualmente il labbro

<< Oh, faccio molte cose >> rispose piuttosto allegro, cominciando a bere << ma principalmente gestisco un laboratorio dove mi occupo di nanotecnologia, ecco perchè conosco il Signor Stark >>

<< E oltre questo? >> mi sciolsi un po', diventando più me

Alzò le spalle << Nel tempo libero aiuto l'esercito della salvezza, inoltre faccio molti viaggi in Africa per aiutare i bambini >>

In quell'uomo non c'era un briciolo di malvagità... avrei informato Fury più tardi.

<< Beh, grazie del drink >> mi alzai, ma lui mi fermò, richiamandomi

<< Ehm... senti... >> sembrava imbarazzato

Mi diede un foglietto << Mandami un messaggio quando sei libera, potremmo vederci per un caffè o un gelato >> propose e io sorrisi

<< Certo >> dissi << ora devo proprio andare, ci vediamo >>

<< Ciao >> lo sentì rispondere, quando ero già lontana

Guardai il biglietto che avevo in mano... non era un criminale (forse... dovevo indagare ancora), quindi perché non rivederci?

<< Cos'è questo? >> Stark prese il biglietto << Benedict Williams >> lesse << menomale che dovevi "lavorare" >> disse, ridandomelo con fare scocciato

<< È questo il lavoro e comunque ho finito, dove sono gli altri? >> chiesi, cercando gli altri Avengers

<< Sono seduti su quelle poltrone, li stavo per raggiungere, vieni con me? >>

Annuì e insieme ci dirigemmo dall'altra parte del piano, dove gli Avengers scherzavano e ridevano.

<< Martine, è un piacere rivederti >> mi salutò Steve, seguito dagli altri

<< Un attimo >> mi voltai verso Stark << e il ragazzo? >>

<< Ecco volevo parlarti proprio di lui >> mi indicò un punto imprecisato della stanza, dove Peter vagava in cerca di qualcuno << mi insegue dall'inizio della festa, è snervante >>

<< Ti vede già come un padre, non è tenerissimo? >> gli strinsi una guancia, chiamando poi Parker, che venne dritto verso di noi, abbastanza imbarazzato

Gli presentai il resto del team e, anche se sembrava un po' stressato, presto il suo atteggiamento si fece più sciolto.

<< Quindi puoi trasformarti in un ragno? >> chiese Cap, abbastanza confuso riguardo ai poteri del ragazzo

<< Ehm... no. Ho i sensi da ragno, sono forte e agile e cammino sui muri >> tentò di spiegare Peter

<< E ti travesti da ragno? >> chiese questa volta Thor, lanciando in aria il suo martello

<< No, cioè sì... è figo >>

Mentre gli altri continuavano a discutere con Peter, Stark mi fece cenno di seguirlo ed entrambi andammo al bancone dove poco prima ero seduta con Williams.

<< Perché ci siamo allontanati? >> chiesi

<< Ti voglio parlare >> rispose serio lui, ordinando due Martini

<< Di cosa? >>

<< Hai pensato alla proposta che ti avevo fatto? Quella di entrare negli Avengers? >> bevve un sorso della bevanda

In realtà non ci avevo proprio pensato.

<< Certo, molto intensamente >> mandai giù tutto d'un sorso l'alcolico << entrerò nella squadra >>

Stark sorrise << Sapevo che avresti fatto la scelta più saggia >>

La serata passò tranquillamente, anche se la maggior parte del tempo lo passammo io e lui da soli a conversare, forse era anche piacevole stare con lui.

Behind the mask || Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora