"Con tuo cugino sarai al sicuro, Laura"
Do un rapido sguardo alla casa che mi ha vista crescere, ora pericolante e con più assi svergolate e tegole rotte che altro; però racchiude così tanti ricordi che saperla pronta al cedimento un po' mi rattrista, nonostante alcuni di essi non siano dei migliori.
Mi giro di spalle, senza voltarmi indietro, camminando lungo il vialetto di quello che, da oggi in poi, sarà solo un ricordo, un capitolo chiuso della mia vita.
Raggiungo il taxi giallo parcheggiato di fronte a me, apro la portiera posteriore e mi blocco. Rimango lì impalata con la mano sulla portiera ed un piede già posizionato sul tappetino nero dietro al sedile del passeggero.
Torno indietro, corro verso quel ricordo per l'ultima volta prima di abbandonarlo definitivamente. Apro la porta con talmente tanta foga che per poco non si scardina, salgo le scale stando attenta ai rialzi e saltando quelli già rotti per poi bloccarmi di nuovo di fronte alla porta di quella che è stata camera mia. Un sorriso malinconico si disegna improvvisamente sul mio volto quando con la mano destra afferro la maniglia della porta. Chiudo gli occhi ed entro, immaginandola esattamente com'era quando ero bambina. Raggiungo il letto, afferro le cuffie che vi avevo lasciato sopra per poi uscire nuovamente. Chiudo la porta e finalmente riapro gli occhi: non avrei potuto sopportare di vederla di nuovo ridotta come lo è ormai da qualche settimana.
In quel momento una lacrima riga il mio volto, riportando alla luce dei flashback di quei ricordi che mi ero ripromessa di reprimere e cancellare.
Scappo via da quel posto.
Torno davanti al taxi con la portiera aperta ancora da prima, ma stavolta non esito più ad entrare.
《Questa è la via》dico al taxista porgendogli un foglietto stropicciato con scritto l'indirizzo della mia destinazione.
Lui, di rimando, mi porge una busta.
Corrugo la fronte e alzo un sopracciglio, confusa, ma senza fare domande. Con il tempo ho imparato che certe cose è meglio non saperle. Meglio lasciarle al caso.
Apro la busta, rovesciando il suo contenuto sul sedile accanto a me: all'interno ci sono un cellulare, una carta di credito e una lettera scritta su un foglio strappato.
Lascio perdere i primi due e prendo in mano il foglio, rigirandolo tra le mani, e subito mi balza all'occhio la bellissima calligrafia di mia madre. Singhiozzo.
Lo apro e inizio a leggere le righe scritte ad inchiostro verde, tipico di mia madre.Cara figlia,
Ti devo così tante spiegazioni... ma se stai leggendo questa lettera vuol dire che non ho più la possibilità di farlo.
Ti cercheranno Laura. Lo faranno, credimi, e probabilmente il motivo non sarà quello che mi è successo. Sappi che tu sei più forte di ciò che credi. Ti ho cresciuta e addestrata per sopportare tutto questo. E ricorda: non dimenticare e non farti sconfiggere da niente e nessuno.
Sono sicura che con tuo cugino a Beacon Hills sarai al sicuro.Avrei voluto darti una vita migliore.
Ti voglio bene.
MammaAccartoccio il foglio e lo butto contro il finestrino chiuso del taxi insieme al contenuto restante della busta, ma non prima di essere scoppiata in lacrime.
Mi copro il viso con le mani, trattenendo i singhiozzi e ripetendomi che d'ora in poi sarà diverso, che da adesso in avanti andrà tutto per il verso giusto.
Prendo il cellulare tra le mani, apro il lettore musicale e non mi stupisco di vedere tutte le mie canzoni preferite al suo interno. Lei lo sapeva da tempo.
Non ho idea di come possa anche solo abbozzare un sorriso, ma lo faccio nonostante tutto.
Infilo le mie vecchie cuffie rosse nelle orecchie e schiaccio il tasto della riproduzione casuale. In my Blood mi fa subito pensare alla condizione in cui mi trovo: è come se stessi gridando aiuto ma senza aprire bocca; è come se cercassi aiuto, ma senza volerlo realmente. Perché sono fatta così, testarda e indipendente, un lupo solitario.
Appoggio la testa contro il finestrino, senza mai guardare fuori. Almeno fino a quando la scritta sbarrata di Bushwick non compare all'orizzonte.
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Whatever You Are
WerewolfSiamo sempre stati convinti che al mondo esistessero solo tre tipologie di lupi mannari: alfa, beta e omega. Ma non è così. Esiste un quarto tipo, molto più raro, più forte e più pericoloso degli altri. Il theta. È un mutaforma umano, un ibrido talm...