"A me basta che non mi dimentichi"
Un mese dopo
Stiles
Slancio il braccio verso il basso, aprendo successivamente la mano con uno scatto, ma non succede niente. Provo una seconda volta, poi una terza, ma il risultato è sempre lo stesso.
"Lo vedi? È così da un mese ormai"
Il mio migliore amico osserva la mia mano ancora completamente umana in modo pensieroso, quasi incredulo.
È cominciato - o per meglio dire finito - tutto quel giorno, il giorno in cui Laura si è trasformata per la prima volta a causa mia: dopo quel morso, dopo aver morso la ragazza che amo per salvarle la vita, ho perso l'udito sviluppato, il fiuto da segugio, il desiderio di sangue - grazie al cielo - e ogni altro tipo di conseguenza che l'essere un lupo mannaro dovrebbe comportare. Non mi sono nemmeno più svegliato con le piume del cuscino in faccia per via degli artigli che vi si erano conficcati!
"Non ho idea di come possa essere successo..." borbotta Scott sottovoce, aggrottando le sopracciglia "Quella notte ha cambiato tutto".
Letteralmente. E non parlo solo di me e del mio lato animalesco attualmente scomparso, ma proprio di tutti: Isaac, per esempio, si è messo sulle tracce dell'assassino di suo padre - questa volta per conto suo - e per quanto ne so, non se la sta cavando poi così male come pensavo; di certo, è molto determinato a scoprire la verità, nonostante il suo non fosse esattamente il padre dell'anno, e non si fermerà finché non l'avrà fatto. Persino Derek è venuto a redimersi, e stiamo parlando di Derek Hale, il grosso lupo cattivo che fa il duro con il mondo intero: sentirlo chiedere scusa è un evento di carattere storico, da ricordare nei libri di storia. Ricordo di essermi dato ben due pizzicotti sul braccio il giorno in cui si è presentato alla porta di casa McCall per scusarsi del suo inspiegabile comportamento degli ultimi tempi, perché non mi sembrava vero, pensavo di sognare. Invece è successo sul serio. Ancora non ci spieghiamo lo strano ed improvviso cambiamento - forse perché ora non può più diventare 'invincibile' visto che Laura è già stata trasformata - ma abbiamo preferito credergli sulla parola. Sa essere molto convincente quando vuole.
Quella ad essere cambiata più di tutti resta comunque Laura: nei giorni successivi al morso si è rintanata di nuovo in camera sua, rifiutandosi di uscire persino per mangiare, sia per aver scoperto di aver ferito me e Scott sia per il pensiero che tutto ciò si sarebbe potuto verificare di nuovo, probabilmente con conseguenze anche peggiori di soli graffi e lividi. Poi un giorno si è fatta avanti, ha bussato alla porta della camera di suo cugino e ha chiesto aiuto: nelle settimane successive si è allenata duramente e con l'aiuto di Scott è riuscita a domare il leone che si nasconde sotto quel suo corpicino, avvicinandosi sempre di più all'obiettivo di controllare totalmente la trasformazione; e sono sicuro che un giorno ce la farà. Anche tra noi le cose sono migliorate, e non esagero se dico che ora vanno a gonfie vele: è da circa due settimane che ci frequentiamo ufficialmente e ormai abbiamo un appuntamento fisso per il sabato sera al luna park - crede ancora di potermi battere al 'butta giù più lattine possibili e vinci un premio'; ma lei non sa che il regalo più bello è vederla ridere in modo genuino e spensierato, come non l'avevo mai vista prima: da quando è tutto finito, è talmente solare e sorridente che nemmeno Jackson riesce più ad infastidirla. Sembra quasi un'altra persona, ma amo anche questa sua nuova versione.
"Eh già" sospiro, ma non posso fare a meno di sorridere al contempo. È proprio cambiato tutto. A parte Scott ed Allison. Loro sono innamorati e appiccicosi come sempre.Laura
Salgo i pochi scalini che mi separano dalla porta d'ingresso con un leggero saltello, poi abbasso la maniglia ed entro in casa. Un dolce profumino mi inebria le narici appena metto piede in cucina, dove trovo zia Melissa impegnata a mescolare qualcosa in una bacinella.
"Che buon profumo!" esclamo avvicinandomi a lei con un sorrisone "Cosa fai di buono?" Appoggio il mento sulla sua spalla e, non appena la sua mano mi accarezza la guancia, chiudo gli occhi e arriccio il naso.
"Una crostata di fragole" risponde.
Mi sporgo leggermente in avanti, allungando il dito nella bacinella fino a rubare un pizzico d'impasto per assaggiarlo.
"Ehi!" mi ammonisce Melissa, quando ormai le mie papille gustative fanno scintille.
"È già arrivato?" chiedo poi, avviandomi verso il corridoio con la bocca ancora piena.
"L'ho fatto salire in camera tua"
Un sorriso si materializza automaticamente sul mio volto. Salgo le scale tanto velocemente da saltare talvolta qualche gradino, raggiungendo con un balzo in avanti la porta di camera mia. Allungo la mano, pronta ad afferrare la maniglia, quando sento la voce di Stiles pronunciare le seguenti parole: "Non dirlo a Laura, almeno finché non capiamo cosa sta succedendo"
Mille ipotesi iniziano a frullarmi in testa, ma le caccio via prima che la paura e l'ansia prendano di nuovo il sopravvento. In queste ultime settimane ho lavorato molto su me stessa, più nello specifico sul controllo delle mie emozioni: non solo per facilitarmi il compito di tenere a bada la mia parte leonina, ma anche per evitare che incidenti come quello successo a casa Hale, dove Stiles è stato morso per colpa del terrore che si è impossessato del mio corpo davanti alla versione mannara di Derek che mi ha impedito di agire, possano verificarsi nuovamente. Dire che sono padrona dei miei sentimenti è avventato, ma ci sto lavorando. Perciò deglutisco il nodo creatosi in gola e apro la porta con il migliore sorriso forzato che riesco a mostrare.
"Non dirmi cosa?" le parole escono dalla mia bocca con una tale naturalezza che non mi rendo nemmeno conto di averle pronunciate. Almeno fino a quando Stiles inizia a grattarsi la nuca e Scott spalanca gli occhi nel tentativo di trovare una scusa.
"È una sorpresa" è il mio ragazzo a parlare per primo, avvicinandosi fino ad avvolgere un braccio attorno ai miei fianchi "Se te lo dicessimo, non sarebbe più una sorpresa, giusto Scott?". Il suo amico, nonché mio cugino, annuisce in modo troppo meccanico per sembrare anche solo lontanamente sincero. Per non parlare dei loro battiti accelerati che urlano bugia da ogni dove. Nonostante ciò, decido di credergli - momentaneamente - e abbozzo un sorriso, cercando di autoconvincermi che se non me ne vogliono parlare allora non sarà niente di grave.
"Vi lascio soli" Scott mi regala un'occhiolino ammiccante prima di lasciare la stanza, facendomi arrossire come un pomodoro maturo.
Stiles irrigidisce la presa sui miei fianchi con l'intento di farmi avvicinare di più a lui: quando il mio corpo aderisce perfettamente al suo, sorride. Appoggio il mento sul suo petto per guardarlo dritto negli occhi.
"Ciao" sussurra poi, il sorriso che si espande sul suo volto.
"Ciao" sussurro, sorridendo a mia volta.
Mi alzo leggermente sulle punte dei piedi nello stesso istante in cui Stiles si china verso di me: le nostre labbra finalmente si incontrano in un bacio casto, per poi separarsi nuovamente. Il ragazzo davanti a me poggia la fronte sulla mia, sfiorando appena il mio naso con il suo e chiudendo gli occhi. "Mi sei mancata" sussurra di nuovo, questa volta a voce ancora più bassa, come se volesse farsi sentire solo da me, da me e da nessun altro.
Sorrido, imitandolo. Gli ricorderei volentieri che ci siamo visti appena ieri sera, invece sussurro un "Mi sei mancato anche tu".
Riapro gli occhi dopo qualche secondo, trovandolo intento a fissarmi intensamente la bocca: è allora che prendo l'iniziativa e premo di nuovo le labbra sulle sue. Questa volta il bacio viene approfondito subito da Stiles, che alza leggermente il bordo della mia maglia per afferrare meglio i miei fianchi, mentre io allaccio le braccia dietro il suo collo. Accarezzo la sua nuca con sempre più veemenza, fino a infilare le dita tra i suoi capelli scuri. Le sue mani salgono velocemente lungo la mia schiena con un agilità che quasi mi sorprende. Dopodiché indietreggia di qualche passo prima di precipitare sul letto e portare con sé anche me. Scoppiamo subito a ridere l'uno sulle labbra dell'altra, mentre con le mani raggiunge il gancetto del mio reggiseno. Mi guarda negli occhi, quasi a volermi chiedere il permesso: in risposta, inizio a sbottonargli la camicia sotto il suo sguardo.
***
Con la guancia appoggiata sul petto nudo di Stiles e la sua mano che gioca con le punte dei miei capelli, punto lo sguardo fuori dalla finestra: persa, ripenso a tutto quello che mi è successo nell'ultimo anno, dal mio arrivo a Beacon Hills fino ad oggi, e ancora non riesco a credere di essere arrivata dove sono ora. Ho perso i miei genitori ma ho trovato una nuova famiglia, ho perso un'amica ma ne ho guadagnati ben quattro, ho perso l'amore di mia madre e di mio padre ma ne ho conosciuto un altro tipo grazie a Stiles, il ragazzo che amo. Sono cambiate davvero tante cose, io sono cambiata. Ma rifarei tutto - tranne la parte in cui perdo i genitori ovviamente - solo per potermi ritrovare dove sono ora, tra le braccia di Stiles dopo aver fatto l'amore con lui.
"A cosa pensi?" la voce un po' rauca di Stiles mi riporta con i piedi per terra. Le sue dita spostano una ciocca di capelli lontano dal mio viso.
Alzo il mento in modo che i nostri sguardi si incrocino. "Un po' a tutto in realtà" confesso "A questi mesi folli, a tutto quello che abbiamo affrontato, alla mia nuova vita, a quella vecchia, a te...". Con un sospiro mi sistemo al suo fianco, reggendomi sui gomiti. "Vorrei non doverti lasciare..."
La sua mano mi accarezza il viso, mentre un piccolo sorriso si fa spazio sul suo volto. "Ed io vorrei che tu non te ne andassi..." sospira "ma comunque non mi devi 'lasciare'... si tratta solo di un po' di tempo, giusto?"
Abbasso lo sguardo e osservo le mie dita che torturano il lenzuolo sotto di me fino a quando le sue mani vi si appoggiano sopra. "Laura?" mi chiama, cercando il mio sguardo con gli occhi "Tornerai vero?".
Annuisco, questa volta guardandolo in faccia. "Certo... certo che tornerò"
Stiles abbozza un sorriso. "Mi basta questo"
"A me basta che non mi dimentichi" sussurro.
"Non lo farò" promette "Non potrei mai farlo"
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Whatever You Are
WerewolfSiamo sempre stati convinti che al mondo esistessero solo tre tipologie di lupi mannari: alfa, beta e omega. Ma non è così. Esiste un quarto tipo, molto più raro, più forte e più pericoloso degli altri. Il theta. È un mutaforma umano, un ibrido talm...