"Caspita, queste cose sono così difficili...". Sbuffai poggiando la testa sul libro, esausta per le continue ore di studio. Ormai erano cinque ore ininterrotte, così decisi di prendermi una piccola pausa. Erano le 20:30; andai a chiamare Hoshiko nell'altra stanza per scendere a cenare, perchè la sera in quell'hotel c'era sempre un buffet per i clienti. Il mio sguardo, però, caddero sul mio zaino completamente aperto, mostrando alla luce una scatolina rosa. La fissai intensamente per qualche secondo, ricordandomi dell contenuto della scatola. << Hoshiko? Puoi venire un secondo in camera? >>.
Mia sorella si fiondò in camera come un fulmine, già pronta per andare a mangiare. << Cosa succede? >>.
Presi la scatola e gliela porsi. << Abbiamo dimenticato questa nel mio zaino. >>.
<< Oh giusto! >>. Hoshiko si sbattè il palmo della mano sulla fronte. << Aprila tu, Manami, in fondo hai pescato tu la scatola! >>.
<< No, mi scoccio, fallo tu. >>.
<< Eddai, forza! >>.
Sbuffai sonoramente. Odiavo quando mia sorella insisteva su qualcosa, ma non avrebbe mai smesso se non l'avessi accontentata. Afferrai di nuovo la scatola, rigirandomela tra le mani; la portai vicino al mio orecchio e la scossi, cercando di capire cosa potesse esserci dentro, ricevendo in cambio uno strano e leggero suono. Guardai incerta Hoshiko, che stava saltellando con ansia, e poi mi andai a sedere sul letto, aprendo la scatola. Scrutai il contenuto della scatola, incredula su quello che avevo appena visto.
<< Ditemi che è uno scherzo. >>.
Hoshiko cambiò espressione in un secondo. << Cosa c'è Manami? >>.
Presi due foglietti dalla scatola, sventolandoli in faccia a mia sorella. Un urlo acuto lasciò la sua bocca, mentre si buttò sul letto accanto a me. Lessi meglio i fogli, congelandomi all'improvviso. << Hoshiko, aspetta, questi non sono i biglietti del concerto di ottobre... >>.
L'entusiasmo di mia sorella finì all'improvviso mentre si mise a sedere sul letto. Iniziai a leggere il contenuto dei foglietti. << "Credevi fossero i biglietti del concerto? Beh, hai vinto di meglio! Per te e un amico, vi aspetta una vacanza di un mese con la boy band coreana BTS in un campeggio in montagna, in spiaggia e molto altro ancora, dal 1 Agosto al 30! Vai sul sito Billboard Entertainment, cerca la casella "PREMI" e inserite i vostri dati. Divertitevi con i BTS!". >>.
Ci fu qualche secondo di silenzio, spezzato poco dopo dalle nostre urla di gioia. Afferrai senza pensarci due volte il mio pc portatile ed andai sul sito indicato sui foglietti. In effetti, la sezione "PREMI" c'era davvero: ci cliccai sopra, ed apparve un modulo da compilare. Lì, capii che era tutto vero.
Dopo aver compilato e mandato il modulo, la risposta dalla Billboard non tardò ad arrivare. Aprii l'e-mail con la mano tremante.
"Salve, signorina Manami Okamoto! Lei è la vincitrice della vacanza con la nostra boy band BTS! Qui in seguito, c'è tutto quello da sapere: il nostro manager verrà a prenderla in aereoporto alle ore 6:00 il giorno 1 Agosto, mentre il ritorno è previsto alle ore 24:00 del giorno 30 Agosto. Le auguriamo un sano divertimento, e la ringraziamo per aver scelto i BTS!".
Non riuscivo a crederci. Una vacanza con i BTS? Ma stiamo scherzando?! Avevo la possibilità di vederli tutti, anzi, di vedere Jungkook. "Jungkook...". Iniziai a ricordare il suo viso: i suoi lineamenti del viso perfetti, il fisico mozzafiato, i suoi capelli castani e sbarazzini, i suoi occhi color nocciola. Sussultai. "Color nocciola...". All'improvviso, mi tornò alla mente il viso di quel ragazzo con cui mi ero scontrata all'aereoporto quella mattina, mettendo a confronto le due immagini. In quel momento, una notifica di Twitter apparve sullo schermo del mio cellulare: i BTS avevano appena twittato qualcosa. Aprii di corsa la notifica, e rimasi incantata a vedere il telefono. Jungkook aveva appena pubblicato una foto; aveva due occhiali rotondi appoggiati sul suo naso piccolo e perfetto, una mascherina nera e una felpa con il cappuccio alzato sulla testa. Il testo sulla foto mi fece pietrificare sul posto. "Appena atterrati a Busan!". La foto segnava le ore 12:00, ovvero quando io e Hoshiko arrivammo a Busan.
<< No... non può essere vero... >>. La mia bocca rimase spalancata, il mio cervello andò nella confusione più totale, il mio cuore iniziò a battere freneticamente. Hoshiko se ne rese conto all'istante.
<< Manami, stai bene? Sei così pallida! >>.
<< H-Hoshiko... r-ricordi il ragazzo con cui stavo parlando stamani all'aereoporto...? >>.
<< Sì, e allora? >>.
Gli mostrai il cellulare con ancora aperta la foto di Jungkook. << Aspetta... non dirmi che quel tipo era... >>. Mi fissò con gli occhi sgranati, mentre io annuivo ancora sotto shock.
<< NON CI CREDO, COME HAI FATTO A NON ACCORGERTI CHE ERA KOOKIE?! MA SEI SCEMA PER CASO?! >>.
Le urla isteriche di mia sorella si facevano sempre più ovattate, stavo iniziando ad ascoltare solo i miei pensieri. "Già, come ho fatto a non accorgermene? Quegli occhi sono riconoscibili tra mille, lui è unico. Sono stata proprio una stupida idiota".
Interruppi Hoshiko che stava impazzendo sempre di più. << Forza, andiamo a cenare, sto morendo di fame. >>.
Iniziammo a scendere le scale, mentre ignoravo Hoshiko che stava ancora continuando a parlare a raffica per l'accaduto.
Mangiavamo in silenzio, anzi, io mangiavo in silenzio. Non riuscivo a non pensare all'ignoto incontro con Jungkook e alla mia incapacità nel riconoscere le persone. "Ecco perchè mi sembrava così familiare quel ragazzo. Era semplicemente il mio idolo, la persona che guardavo ogni giorno su internet, che avevo come sfondo del mio cellulare, che segretamente amavo alla follia. Non quell'amore che un fan ha per una star, ma amore vero, quell'amore che non pensavo sarei riuscita a riprovare per colpa della paura di avere un'altra delusione. Anche se, lui è quasi irraggiungibile, dovrei smetterla di pensare a certe cose e dedicarmi allo studio. Voglio tornare a casa prima di Luglio.".
Cominciai a non dare molto peso a quell'accaduto, iniziando a impegnarmi a studiare. Alla fine, riuscii a superare l'esame di lingua con il voto massimo, ricevendo anche una piccola borsa di studio di 500.000 WON per essere stata l'unica ad avere il voto massimo, ovvero cento e lode. Mia madre ne rimase profondamente felice, e come premio decise che avrei potuto chiedere tutto quel che volevo, ma quando le raccontai della vacanza che abbiamo vinto io e Hoshiko, le chiesi solo di permettermi di andarci con mia sorella, e lei acconsentì aggiungendo anche che Hoshiko poteva venire insieme a me. Mia sorella aveva 18 anni, mentre io 20, quindi avrei avuto io tutte le responsabilità, e questo mia madre lo sapeva. Lei si fidava di me, perciò non fu contraria a nulla, e comunque ce la saremmo cavata siccome ormai io ero abbastanza brava a parlare la lingua coreana.
Ero in camera mia al pc, a vedere video musicali dei BTS. "Chissà se sono così dal vivo o sono diversi... sono davvero curiosa.".
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Love Tickets
FanfictionJungkook X Reader Cosa accadrebbe se vincessi una vacanza con il tuo gruppo preferito e il tuo idolo? Questo è quello che è successo a Manami, una ragazza uscita da poco dalla depressione grazie a sua sorella Hoshiko per via di una canzone che le de...