13. Love without fear

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Mi svegliai di colpo a causa del telefono che squillò. Colpa delle solite notifche di Facebook. Mi voltai verso Jungkook trovandolo ancora nel mondo dei sogni. Mi fermai a catturare ogni singolo lineamento e particolare del suo viso, cosí perfetto come un puzzle completato dopo giorni. Il suo respiro calmo e regolare si infrangeva sul mio braccio essendo girato verso di me, facendomi venire la pelle d'oca. Erano le sette e mezza, e siccome mi ero completamente svegliata, decisi di prendere dei vestiti puliti e di andare a fare un bagno nel laghetto nel bosco. Le tende degli altri erano ancora chiuse, segno che i ragazzi stavano ancora dormendo. Presi ciò che mi serviva e mi avviai verso il laghetto; l'acqua era fredda, ma con il caldo di Agosto la sensazione dell'acqua fredda sulla pelle era una cosa fantastica. Rimasi al lago per circa mezz'ora, finchè non decisi che era arrivato il momento di tornare indietro. 

La prima cosa che notai fu Jungkook in piedi davanti la tenda con il telefono. Mi avvicinai di corsa a lui, attirando la sua attenzione. << Ehi, Jungkook! >>.

<< Oh, Manami, dov'eri finita? >>.

<< Ero al lago a farmi un bagno. >>. Ripensai all'accaduto di ieri, e abbassai impulsivamente lo sguardo colmo di dispiacere. << Senti, Kookie... volevo chiederti scusa per ieri... non era mia intenzione andarmene all'improvviso... è solo che... >>.

Jungkook alzò la mano in aria, zittendo il mio balbettio. << Non preoccuparti. Sono sicuro che non volevi farlo apposta. >>. Si piegò verso di me, lasciandomi un leggero bacio sul lato delle mie labbra, causando un acceleramento del mio battito cardiaco.

Solo quando si allontanò, notai che era vestito con una tuta. << Kookie, stavi per fare qualcosa? >>.

<< Oh, si, stavo per andare a correre un po'. Fa parte del mio allenamento mattutino. Ti va di venire con me? >>.

Ci pensai un po' su, finchè non decisi di andare con lui. Mentre correvamo, parlavamo del più e del meno, finchè dopo un'ora non tornammo indietro. Trovammo tutti svegli, così ci unimmo a loro.

Tae fu il primo a parlare. << Ragazzi, che facciamo l'ultimo giorno di campeggio? Per le due partiremo per tornare... >>.

Ci pensammo su per un po', finchè non decidemmo di andare a fare un bagno al lago tutti insieme in costume. 

Si buttarono nell'acqua senza problemi, compresa Hoshiko, mentre io avevo un po' vergogna. Farmi vedere in costume, soprattutto da Jungkook, mi metteva ansia. Non avevo voglia di mostrare il mio scheletrico fisico. Ma visto che io sono un tipo sfortunato, Jungkook proprio mentre avevo appena tolto il pantaloncino e la maglia, si avvicinò a me. << Manami? Hai fatto? >>.

Mi voltai di scatto, arrossendo violentemente, ma ciò che mi fece bloccare fu proprio il suo fisico: i suoi addominali scolpiti si innalzavano dinanzi i miei occhi. Forse Jungkook notò che mi ero incantata, perchè sventolò la sua mano davanti la mia faccia, attirando la mia attenzione. 

<< Cos... >>.

<< Manami, hai sentito quello che ho detto? >>.

<< Oh... s-scusami, stavo pensando... >>.

<< Ho detto che gli altri già sono in acqua, conviene che ci muoviamo. >>.

<< Certo. >>. 

Stavo per andare al lago, quando Jungkook mi fermò afferrandomi il polso e mi strattonò verso di lui per sussurrarmi all'orecchio. << Quel costume ti sta d'incanto. >>. Dopo quelle parole, Jungkook corse verso il lago per poi tuffarsi, lasciandomi bloccata sul posto con le goti arrossate e gli occhi spalancati per la sorpresa e l'imbarazzo. Mi ricomposi dopo qualche secondo, e raggiunsi gli altri nel lago. Giocammo a pallavolo e facemmo alcune gare di nuoto fino all'ora in cui saremmo dovuti tornare a Seoul. 

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