26. Breakfast

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I BTS avevano il prossimo concerto tra una settimana, così Jungkook, con il permesso di mia madre, restò a dormire a casa nostra. 

Accompagnai gli altri Hyungs alla porta. << Grazie ragazzi, è stato il compleanno più bello della mia vita, e non perchè l'ho passato con la mia band preferita, ma con dei cari amici che mi vogliono davvero bene... >>.

Alle mie parole, mi diedero un altro abbraccio di gruppo, mentre Jungkook ci guardava da dietro, con un tenero sorriso sul volto. Li salutai ancora una volta, e tornammo dentro, visto che l'aria fuori era leggermente fredda. Salimmo in camera mia, siccome erano già andati tutti a dormire. Ormai era l'una di notte.

Mi stesi sul mio grande letto, quasi esausta, mentre Jungkook ammirava tutta la mia collezione di manga e action figure. << Mi piace camera tua. >>.

Alzai la testa per poterlo guardare curiosare tra tutti i miei manga, quando mi ricordai di una cosa che non doveva assolutamente guardare. Mi alzai e scattai come un fulmine verso un cassetto accanto a lui, chiudendolo e rimanendoci appoggiata. Jungkook mi guardò con un'aria interrogativa. << Qualcosa non va? >>.

<< N-No, tutto bene! >>. "Stavi solo per vedere anche i miei yaoi nascosti da tutto e da tutti, nulla di chè!".

<< Ok, allora perchè quel cassetto lo hai chiuso con la velocità della luce? >>.

<< B-Beh, perchè... non è importante! >>.

<< Su, fammi vedere che c'è lì dentro! >>.

Iniziò una piccola lotta, alla fine della quale vinse Jungkook, che mi prese di peso sulle sue spalle e mi buttò sul letto. Aprì il cassetto, iniziando a sfogliare tra i manga yaoi. Non avevo mai provato così tanto imbarazzo in vita mia. << Mh, capisco. >>.

A quel punto, rimise a posto il manga e chiuse il cassetto, per poi venire verso di me, e sedersi sul letto al mio fianco. Mi spostò le mani che mi ero messa sul viso, e poggiò dolcemente le labbra sulle mie, mentre la sua mano scivolò dal mio collo sulla mia guancia, fino a trapassarmi i capelli. Avrei voluto che quel bacio non finisse mai. Quando le nostre lingue si incontravano, entravo in uno stato di estasi, un qualcosa di paradisiaco, dal quale non sarei mai più voluta uscirne fuori. Rimanemmo a coccolarci per tanto tempo, finchè non cademmo entrambi in un sonno profondo.

I raggi del sole entravano flebili dalla finestra della mia stanza, cadendo proprio sul mio viso. Mugugnai infastidita, così mi voltai dall'altro lato del letto. Tastai con la mano le mie morbide lenzuola. << Mh... J-Jungkook... >>. Socchiusi gli occhi, mettendo a fuoco le coperte blu notte spostate su un lato del letto. Alzai la testa, con aria interrogativa. << Jungkook? >>.

Mi guardai intorno nella camera, non vedendo nessuno. Mi alzai, e notai che erano ancora le sette e venti. Mi alzai e andai alla ricerca di Jungkook. Cercai in bagno, ma niente, andai nel salotto, ma non c'era anima viva. A quel punto, dei rumori provennero dalla cucina, attirando la mia attenzione. Mi affacciai dalla porta aperta, e lo spettacolo che mi trovai davanti mi bloccò, incantandomi davanti ad esso. Jungkook, con indosso solo i pantaloni, stava mettendo la colazione nei piatti, e quando mi vide, sorrise dolcemente. << Buongiorno, Manami! Ho appena fatto la colazione, vieni a mangiare altrimenti farai tardi a scuola. >>.

<< Oh... s-si... >>.

Mi accomodai al mio posto, ritrovandomi un piatto con una porzione di riso, zuppa di kimchi, qualche pezzo di carne e contorni di verdure. L'odore era qualcosa di delizioso. << Hai fatto tutta questa roba?! >>.

<< Certo, la cucino sempre agli Hyungs quando sono il primo a svegliarmi. >>.

<< E a che ora ti sei alzato oggi? >>.

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