21. Surprise

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Si fermò proprio davanti a me, e fissandomi negli occhi, finì di cantare quella parte. La musica si fermò, creando un silenzio tombale. Jungkook si voltò verso il pubblico, e si avvicinò il microfono verso le sue labbra rosee. << Due mesi fa, eravamo all'aeroporto di Busan per girare una puntata del RUN BTS! come ben sapete tutti. Sbadatamente, mi scontrai contro una persona, facendole cadere i libri e il suo manga preferito: era una ragazza dai capelli blu notte e i capelli dorati. Abbastanza raro in Oriente, non credete? >>.

Le fan urlarono. << Abbiamo avuto una piccola conversazione, parole di poco conto, come "Scusa", "Anche io leggo quel manga". I suoi occhi erano così profondi, brillavano di luce propria, una luce che non avevo mai visto negli occhi di qualcun altro, e quella luce accese qualcosa dentro il mio petto. >>. Le fan urlarono una seconda volta. Primo battito perso.

<< Io, da quel giorno, non ho fatto altro che cercarla, ma tra milioni di persone sparse per il mondo, è difficile trovarne una in particolare, perchè poteva essere ovunque. La cercai per un mese, su tutti i social, con l'aiuto dei miei Hyungs. Quelli che più mi aiutavano erano Jimin e Tae, ma solo perchè non avevamo tempo per certe cose. Arrivati ad un certo punto, tutti mi dicevano di mollare, di lasciar perdere, ma io non volevo arrendermi. Ero deciso a trovare quella ragazza. >>. Secondo battito perso.

<< Poi, il nostro manager ci comunica che qualcuno ha vinto quella vacanza che era in palio, quella del campeggio con i BTS. Decidemmo tutti insieme di andare a prendere le due ragazze che avevano vinto il premio in aereo. Mentre eravamo in viaggio, Jimin venne vicino a me, che ero intento ancora a cercare sul mio telefono, e mi disse delle parole che io non potrò mai dimenticare: "Jungkook, credo sia arrivato il momento di smetterla, è stato solo un caso che tu e quella ragazza vi siete incontrati.". Io, solo guardando dritto negli occhi di Jimin decisi che forse lui aveva ragione. Mi ero rassegnato. >>. Terzo battito perso.

<< Il destino è veramente strano secondo me. Perchè proprio quando mi ero arreso, vidi le due ragazze che stavano camminando insieme al nostro manager verso di noi. Da lontano, notai dei capelli dorati, e dopo qualche secondo, intravidi anche due occhi blu notte. Mi voltai verso Jimin, con uno sguardo confuso, sorpreso, felice, e anche sconcertato. Il destino mi aveva riportato a lei, e quando ci siamo trovati uno difronte l'altro, non potei non guardarla profondamente in quelle due pozze di zaffiro senza fondo. >>. A quel punto, si voltò verso di me, e mi prese la mano. Iniziai a tremare, a trattenere le lacrime, a sudare freddo, le gambe stavano diventando molli. Quarto battito perso. 

<< Quella ragazza si chiama Manami, ed in questo momento, la sua mano è stretta nella mia, mentre i suoi occhi blu mi guardano intensamente come i miei guardano i suoi. È stato il destino a farci incontrare una volta. È stato il destino a farci incontrare due volte. È solo grazie a lui, se ora io stringo la mano della persona che vorrei al mio fianco per il resto della mia vita. >>. A quel punto, Jungkook mi lasciò la mano e prese una piccola scatola dalla sua giacca, anzi, sembrava più un cofanetto nero. Lo guardavo così intensamente quel cofanetto. Quando lo aprì, un anello sottile d'argento con un piccolo zaffiro incastonato in esso fece la sua comparsa. Misi la mano davanti al viso, per coprire il mio stato di sorpresa e imbarazzo. Quinto battito perso.

<< Manami, vuoi diventare ufficialmente la  mia ragazza? >>.

Silenzio. Silenzio da parte mia, da parte del pubblico, da parte degli altri membri, da parte sua. Non sapevo cosa dire. Anzi, lo sapevo fin troppo bene cosa rispondere, il problema è che non riuscivo a parlare. Se avessi tentato di dire una parola, non sarebbe uscita la voce. Così, annuii solamente varie volte, mentre dalla platea si alzarono grida e fischi che sembravano non finire mai. Jungkook mi mise l'anello al dito, per poi guardarmi negli occhi per sorridermi teneramente, mentre io piangevo come una fontana. Posò il microfono a terra, e mi prese il viso tra le mani, accarezzandomi prima delicatamente la guancia con il suo dito, e poi posò le sue morbide labbra sulle mie. Dopo tanto tempo, finalmente potevo assaporare quelle labbra, il sapore unico delle nostre labbra si creò di nuovo, ma come nacque, così morì. Jungkook si staccò subito, per poi stringermi in un abbraccio così forte da scaricarmi tutte le paure e l'ansia che mi aveva causato per tutta la scenata di prima.

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