Decidemmo di pranzare fuori siccome erano le 14:00, così ci dirigemmo verso un ristorante giapponese. Jungkook mi stava trascinando in un ristorante che conosceva, senza volermi dire quale fosse, e non appena vidi che era il ristorante giapponese più rinomato di Seoul rimasi spiazzata sull'entrata del ristorante. << Avanti, Manami, che stai aspettando? >>.
<< Ma spenderemo una fortuna qui dentro! >>.
<< Non preoccuparti di quello, tanto offro io! >>.
<< Cos... >>. Non ebbi nemmeno il tempo di ribattere, che Jungkook mi prese il polso e mi trascinò dentro il ristorante.
Ordinammo pietanze di tutti i tipi, e mangiammo fino a scoppiare. Rimanemmo a parlare del più e del meno, finchè non tacemmo entrambi. Quel silenzio non era tanto imbarazzante, finchè lui non iniziò a fissarmi intensamente negli occhi con un leggero e premuroso sorriso sulle labbra. Iniziai ad arrossire e ad agitarmi. Dovevo inventarmi qualcosa per staccarmi quegli occhi angelici di dosso. << E-Ehm... vado un attimo in bagno, torno subito! >>. Mi alzai di corsa, senza nemmeno ascoltare una sua risposta.
Mi posizionai davanti a un enorme specchio sopra il lavandino, notando che avevo gli occhi lucidi e le goti rosse. Stavo anche sudando freddo. "Caspita... mi fa un effetto alquanto pesante...". Mi sciacquai il viso con l'acqua fresca per riprendermi, mi aggiustai il trucco e respirai profondamente, continuando a guardare la mia figura minuta riflessa nello specchio.
Guardai attraverso la piccola finestra di vetro della porta del bagno, e notai che Jungkook si stava guardando intorno. "Devo tornare lì.". Uscii dal bagno e tornai a sedermi al tavolo; appena Jungkook mi notò, mi sorrise, ed io non potevo non arrossire a quella scena.
Si fecero le quattro, così uscimmo dal locale per andare in giro per la città. Entrammo in un sacco di negozi di videogiochi, poi entrammo in una fumetteria, nella quale vidi le action figure dei miei personaggi preferiti del manga che adoravo. << Wow... >>.
<< Cosa? >>.
<< Ci sono le action figure dei miei personaggi preferiti, ma costano un sacco... >>.
Mi diressi verso l'uscita della fumetteria, e quando mi voltai non vidi Jungkook. Iniziai a guardarmi intorno preoccupata, fin quando non lo vidi uscire dalla fumetteria con una busta in mano. Lo guardai curiosa, finchè non me la porse. << Tieni, sono per te! >>.
<< Eh? >>. Guardai nella busta, e ne rimasi sorpresa dal contenuto. << Ma sei pazzo?! Quanto le hai pagate? >>.
<< Ah, non molto! >>. Si guardò intorno fischiettando, per poi ridacchiare.
<< Non ho parole, grazie Kookie... >>.
<< Di nulla! >>. Mi passò una mano nei capelli, scompigliandoli animatamente, per poi voltarsi e continuare a camminare, costringendomi ad affrettare il passo per raggiungerlo.
Mancavano ancora due ore per la cena, così ci dirigemmo verso un parco abbastanza ampio. Mi sedetti sull'erba, guardando Jungkook prendere una cassa portatile dal suo zaino; collegò il cellulare alla cassa e fece partire "Mic Drop", per poi prendere il mio polso e tirarmi su. << E-Ehi, aspetta! >>.
<< Su, balla con me, dovresti saperli i passi! >>.
All'inizio rimasi ferma, guardandomi intorno e notando delle persone avvicinarsi a noi. Iniziammo la coreografia, facendola tutta fino all'ultimo passo. Alla fine, degli applausi giunsero alle nostre orecchie, e vidi che erano solo dei bambini con le loro mamme. Non feci in tempo a sedermi, che partì "Dope". Ballammo anche quella, e ci stavo iniziando a prendere gusto. Ballare con Jungkook mi divertiva, distogliendomi da tutti i pensieri negativi. Intorno a noi si accumulava sempre più gente. Ballammo altre canzoni, come "Fire", "Fake Love", "Not Today", "DNA", "Blood Sweat & Tears" e "Danger".
Mentre la gente si allontanava con calma, ci stendemmo sul prato sfiniti, a immaginare nuove forme per le nuvole che ci camminavano in testa. Ma la mia visuale, d'un tratto, fu occupata dal viso di Jungkook che si alzò sul gomito per guardarmi negli occhi. "No no no, la distanza è troppo breve!". Le mie mani iniziarono a tremare, mentre il mio viso divenne rosso cremisi e il mio cuore batteva talmente veloce che temevo un arresto cardiaco da un momento all'altro. Mancava così poco, ma la suoneria del mio telefono ci fece spaventare, causando anche l'allontanamento del viso di Jungkook dal mio. Presi il telefono dalla tasca, notando che era Hoshiko. << Pronto? >>.
<< Manami? Dove siete tu e Jungkook? >>.
Mi misi a sedere. << Ehm... siamo al parco, perchè? >>.
<< Volevo avvisarti che io e Jimin ci siamo incontrati con gli altri e abbiamo deciso di mangiare fuori tutti insieme. >>.
<< D'accordo, a che ora e dove? >>.
<< Al ristorante a due isolati dall'hotel dove alloggiamo verso le sette e mezza, va bene? >>.
<< Certo, a dopo. >>. Chiusi la chiamata senza aspettare una risposta da Hoshiko.
Jungkook attirò la mia attenzione. << Chi era? >>.
<< Era mia sorella, gli altri hanno deciso di mangiare tutti insieme al ristorante vicino all'hotel per le sette e mezza. >>.
Jungkook si alzò la manica della giacca, Guardando l'ora sul suo orologio. << Allora conviene che ci avviamo, sono già le sette. >>.
<< D'accordo. >>.
Ci alzammo dal prato, pulendoci da eventuali tracce di terra o fili d'erba, e ci avviammo verso il ristorante per raggiungere gli altri.
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Love Tickets
FanfictionJungkook X Reader Cosa accadrebbe se vincessi una vacanza con il tuo gruppo preferito e il tuo idolo? Questo è quello che è successo a Manami, una ragazza uscita da poco dalla depressione grazie a sua sorella Hoshiko per via di una canzone che le de...