12°

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Jimin aveva appena urlato, venendo e sporcando il muro del bagno.
Si appoggiò sfinito con la schiena al muro.
Si era svegliato da pochissimo e si era trovato in una situazione per niente atipica. Quel giorno era rimasto a casa perché la sera prima gli era salita la febbre.
Taehyung invece era andato al lavoro regolarmente, benché fosse preoccupato per il suo amico. Era raro che si ammalasse. Che poi Jimin non aveva idea di come fosse accaduto, credeva fosse stato un leggero momento di debolezza e poi al risveglio si era nuovamente misurato la febbre, vedendo comparire sulla barra del termometro un bel "39".
E, ovviamente, l'incontro tra lui, Tae e Kook era saltato; non avrebbe fatto granché in quelle condizioni.
Così quella mattina aveva deciso di fare da sé. La sua mente era talmente perversa da poter immaginare due persone dargli piacere nello stesso momento, nonostante fisicamente non fosse possibile. Si faceva i complimenti da solo.
Si era rivestito ed ora stava ripulendo il danno che aveva fatto
"Se lo venisse a sapere Taehyung, di certo mi darebbe del sesso dipendente" disse tra sé e sé mentre finiva.
Una volta sistemato il bagno, decise di mettersi a guardare la tv.
Poi gli arrivò un messaggio.

Jk:
Chimmy, come stai? Tae mi ha detto della febbre, mi dispiace. Volevo vederti  :(

Jm:
Tranquillo, mi rimetterò presto ;)

Dopo aver risposto, accese la tv.
Si stava già annoiando.

---

Taehyung era appena uscito dal supermercato, con una scusa aveva finito prima del dovuto.
Era in pensiero per Jimin, in fondo gli stava sempre accanto e voleva farlo anche in quel momento.
Si stava dirigendo a casa, quando venne fermato da una mano che lo prese per l'avambraccio.
Si voltò. Sorrise
"Jungkook!"
Il ragazzo lo abbracciò
"Che combini?" chiese il più piccolo
"Niente, stavo andando da Jiminie"
"Sta ancora tanto male?"
"Non lo so, non l'ho sentito per tutto il giorno"
"Dai, è una febbre, niente di così preoccupante"
"Sì, lo so, è solo che Jimin non si ammala mai e volevo stargli vicino"
Taehyung non sapeva cos'altro dire e si domandava se Jk avesse atteso che finisse il suo turno di lavoro per "addescarlo"
"Ti va di stare un po' insieme?" chiese ancora Jungkook.
Ora Taehyung era in dubbio: andare dal suo migliore amico che era a casa con la febbre o stare con il ragazzo più bello che avesse mai incontrato?
Vedendo che Tae esitava, Jungkook gli prese la mano e gli sorrise.
Taehyung credette di sciogliersi alla vista di quel sorriso tanto tenero e bambinesco
"Lo so che Jimin sta male, ma... - iniziò a giocare con le dita del maggiore - vorrei stare con te"
Gioco sporco, flirt, corruzione. Taehyung non era stupido, ma poteva dirgli di no? Voleva?
Annuì semplicemente e lo seguì.
Jungkook era soddisfatto.
Iniziarono a camminare e giunsero ad un quartiere poco distante dal suo luogo di lavoro.
Taehyung lo trovò molto carino: sembrava tranquillo, si sentiva solo il rumore delle foglie che cadevano.
Tae amava l'autunno, gli piacevano i colori, il vento che passava tra le sue morbide ciocche scure, il paesaggio mezzo nuvoloso.
L'autunno lo rispecchiava: erano entrambi bipolari.
Il maggiore continuò a seguire Jungkook, fino ad arrivare ad una piccola casa.
Era graziosa, bianca con tetto marrone e un piccolo cortile a circondare l'abitazione.
Jungkook aprì il cancello ed entrambi entrarono nel cortile, poi nell'abitazione
"Questa è casa mia"

Questa ff sta degenerando

𝕭𝖊𝖙 ᵛᵐⁱⁿᵏᵒᵒᵏ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora