20°

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Taehyung corse, corse più velocemente che poté.
Era seriamente preoccupato per Jimin.
Sapeva benissimo come si era sentito il suo migliore amico in quei tre mesi.
Era stato un inferno.
Arrivò all'appartamento e si affrettò ad entrare
"Jimin!" lo chiamò.
Nulla
"Jimin!"
Silenzio.
Decise di controllare in cucina, per poi accorgersi che lì non c'era.
Provò nel soggiorno, ma nulla.
Non era neanche in camera
"Oh merda" sussurrò a denti stretti.
Gli era rimasto solo il bagno.
Provò ad aprire la porta, ma senza successo.
Si era chiuso a chiave.
Taehyung si sentiva agitato, era preoccupatissimo
"Jimin!"
Non rispondeva
"Cazzo Jimin! Apri questa porta!"
Niente
"Se non apri la sfondo"
Non gli restava nient'altro da fare.
Inizio a dare spallate alla porta.
Una, due, tre...alla quarta spallata sentì che le giunture stavano cedendo.
Diede il colpo di grazia e sfondò la porta.
Ciò che si ritrovò davanti gli fece venire la pelle d'oca.
Jimin era nella vasca, con gli occhi chiusi, il braccio teso e...una lametta in mano.
Stava tremando
"Jimin!"
Taehyung si catapultò ai piedi della vasca.
Jimin aprì gli occhi e lo guardò
"Dammi quella lametta"
Jimin gliela consegnò lentamente, per poi scoppiare a piangere.
Taehyung sentì il suo cuore spezzarsi in mille pezzi.
Si alzò in piedi e tese la mano a Jimin, il quale l'afferrò e si tirò su.
Uscì dalla vasca.
Indossava solamente dei boxer ed una canottiera bianca ed era tutto bagnato.
Teneva lo sguardo basso e piangeva in silenzio.
Taehyung lo avvolse prima con un asciugamano e poi con un abbraccio ed i singhiozzi di Jimin si fecero più rumorosi.
Tae lo strinse a sé
"Come diamine ti è saltato in testa!?" sussurrò.
Jimin non rispose; si limitò a nascondere il proprio viso nel collo dell'altro
"Y-yoongi..."
"Ji-jimin, non riesco a vederti così"
Tae non avrebbe mai pensato di poter rivivere una tale situazione; ci avevano messo moltissimo a superare quel momento insieme ed ora era come se tutto ciò che avevano creato si fosse improvvisamente distrutto
"Non fare mai più una roba simile"
"N-non ho fatto nulla..."
"Stavi per farlo"
"È che-"
"Jimin, è solo il passato"
"S-si, ma vederlo lì...davanti a me..."
Si interruppe, ricominciando a piangere.
Era una situazione a dir poco penosa
"Hyung, asciugati e copriti, non è successo nulla"
Jimin sciolse l'abbraccio ed annuì.
Tae gli porse un asciugamano.
Dopo che Jimin si fu rivestito, i due amici si sedettero sul divano
"Come va?" chiese il minore
"Meglio di prima"
"Sei troppo impulsivo"
"Lo so..."
"Guai a te se lo rifai"
"Stai tranquillo"
"Jimin, non puoi starci male così"
"È più forte di me"
"Io-"
"Mi ero illuso di averlo dimenticato"
"C'eri riuscito"
"Poi l'ho rivisto ed il mondo mi è caduto addosso"
Jimin si sentiva malissimo; a dir la verità, non sapeva nemmeno lui perché si sentisse così, semplicemente era triste...e depresso.
Secondo lui, Yoongi era e sarebbe stata l'unica persona che avesse mai potuto davvero amare.
Per questo non aveva avuto più intenzione di fidanzarsi.
Per questo non si ricordava cosa significasse soffrire per amore.
Per questo non riusciva a non pensarci.

𝕭𝖊𝖙 ᵛᵐⁱⁿᵏᵒᵒᵏ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora