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Perrie

La guardo. Mi aspetto una risposta che non arriva. Sta fissando il pavimento e mugugna qualche parola. Mi sembrava di averle già fatto presente che quando mi parla mi deve guardare in faccia.
Mi avvicino, le metto due dita sotto il mento e le alzo il viso per farmi guardare. Guarda ancora in basso quindi mi schiarisco la voce per lasciarle intendere che mi sto irritando.
Finalmente mi guarda negli occhi.
"Allora?"
"Ho solo detto che quando fai così.."
"Si?"
Si allontana da me nervosamente. Non ho il modo e il tempo di reagire.
"Ho solo detto che sei adorabile quando fai così, che c'è di male? Una persona non può dire ciò che vuole?"
"Perché ora stai sulla difensiva?"
"Non sto sulla difensiva, mi sento troppe pressioni addosso"
È sulla difensiva.
"Va bene scusa.."

Jade

Che nervoso che mi fa questa ragazza. Altro che adorabile, mi dev'essere partito il cervello.
Vado verso la porta che da sulle scale per tornare al piano inferiore e capire in quali guai mi sono cacciata in que...
"Perrie! Perrie, accidenti sono passate due ore?! Verremo sospese come minimo!"
Continua ad avere quell'espressione di completa ingenuità e spensieratezza.
"Dai tranquilla, sicuramente non si saranno neanche accorti della nostra assenza"
"Come fai ad essere sempre così ingenua?"
Ora ha cambiato espressione. È triste e ha messo il labbruccio.
Va via, ancora. Stavolta non la rincorro.
"Perrie scusa! Ti prego scendiamo e cerchiamo di capire com'è la situazione di sotto?"
Si ferma, si volta e torna a sorridere. È stato facile. Bene, meglio così.
"Va bene, andiamo!"

Sono le 17 e 8 minuti. Siamo rinchiuse in quest'aula da bene 3 ore e 8 minuti e ho seri istinti omicida nei confronti di Perrie.
Non le parlo e non la guardo da quando il vicepreside insieme al professore ci hanno sorprese uscire dall'unica porta che porta al tetto.
Ci cercavano già da un'ora e mezza.
Ha provato ad incrociare il mio sguardo o a cercare un contatto moltissime volte, ma ogni singola volta l'ho ignorata.
Ora penso si sia arresa.
Gioca con la matita mentre fissa l'orologio.
Si è stufata anche lei. Forse per la prima volta si è resa conto di aver sbagliato qualcosa.
Ci hanno anche ritirato i telefoni.
Accidenti a Jesy.
"Fai amicizia Jade, lo dico per te, ne vale la pena"
Se fare amicizia significa farsi mettere in punizione tutto il pomeriggio, grazie del consiglio!
Non le voglio più rivolgere la parola.
Non ci hanno sospese per miracolo.
Ancora 5 minuti alle 17.15 e siamo libere di andare.
"Ora potete uscire"
Mi alzo subito ed esco.
Perrie mi segue.
Cammino lungo il corridoio, verso l'uscita.
Sento i suoi passi dietro di me ma grazie a dio non dice una parola.
Finalmente fuori dalla scuola mi dirigo verso la strada di casa quando vedo l'auto di mia madre con lei dentro.
L'avranno avvisata dalla scuola.
Non ci tenevo a sorbirmi anche una romanzina.
Non mi volto neanche a salutare Perrie, la mia mente ora è concentrata su cosa dire per trovare una motivazione a quello che è successo.
"Mi perdonerai"
Mi fermo. Rimane in silenzio. Continuo a camminare ed entro in auto.
Vedo Perrie allontanarsi. Forse ha ragione.
Solo ora mi accorgo del silenzio che c'è.
Mi aspettavo urla, insulti, una sclerata degna del suo nome.
Ma niente.
Mi giro a guardare mia madre.
Ha le mani che stringono forte il volante, lo sguardo dritto davanti a sé e... sta piangendo.
"Mamma.. mamma cos'è successo?!"
Nessuna risposta.
Accende l'auto e, mentre ancora piange, usciamo dal parcheggio.

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Buonasera a tutti!

Scusate l'ora indecente per pubblicare, in quanto in questi giorni "lavoro" e non ho molto tempo ma da lunedì si riprende a pieno ritmo!

Scusate ancora!

Come sempre fatemi sapere se vi piace questo capitolo con una stellina e/o commento!
Sapete già quanto tengo alla vostra opinione!

Grazie di cuore a tutti❤

Maybe JerrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora