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Jade

"Perrie -le scuoto delicatamente la mano- Perrie mi senti? Sei stata tu? Andiamo Perrie!"
Niente.
Esco dalla corsia.
"Amy! Amy corri subito in corsia ci siamo io e Perrie! Vieni subito!"
Vedo Amy arrivare di corsa, quindi rientro e torno da Perrie.
Poco dopo mi raggiunge col fiatone.
"Che è successo Jade? Sta arrivando il Dr. Scott insieme ad un altro medico, non ti preoccupare"
Infatti eccolo che entra anche lui.
"Che succede?"
"Ehm.. perdonatemi colpa mia, non volevo allarmare così tanta gente.. È solo che Perrie mi ha stretto una mano -i loro volti da un misto di preoccupazione e disappunto diventano tutti sorridenti- e quindi ho pensato che fosse una cosa importante e vi dovessi avvisare, avrei voluto disturbare solo Amy, ma dato che ci siete tutti"
C'è un momento di silenzio.
Non so se aspettarmi un rimprovero o cosa.
"Jade ne vedrai molti di questi episodi nei prossimi giorni, potrebbero trattarsi di movimenti involontari e sporadici, come invece potrebbe trattarsi di movimenti volontari che ripete nelle stesse circostante o a stessi intervalli di tempo e a quel punto significherebbe che Perrie stia cercando di comunicare con noi. Ma questo potranno dirlo solo le analisi"
"Non c'è un modo per verificarlo subito? Tipo il solletico, sui film lo fanno sempre vedere"
"Piccola mia i film sono film però si, è vero una prova da poter fare è quella di stimolarla con del semplice solletico, non è vero Dr. Scott?"
Guardo Amy con gli occhi di chi ringrazia e lei mi sorride.
"Si, andiamo a verificare"
Il dottore scopre il piede sinistro di Perrie e le passa sotto la pianta una penna che teneva nel taschino del camicie.
Niente.
Sembra deluso.
"Può riprovare, per favore?"
Mi guarda, poi guarda Perrie.
"Forza ragazza"
Riprova.
Niente.
"Va bene, io non mollo. Programmate al più presto un elettroencefalogramma e una TAC così ne sapremo di più"
Il Dr. Scott esce dalla stanza seguito dal medico.
Sono stupita da quella reazione, non me la sarei mai aspettata.
"Non l'ho mai visto così preso da un caso clinico, ci deve tenere molto -mi sorride ed io annuisco- ora vado a prenotare gli esami, cerco di farla passare per prima"
Esce.
"Perrie tra te ed io non so chi combina più guai"
Prendo il telefono, entro nell'app della musica e faccio partire Warrior di Demi e mi piace pensare che Perrie la riesca a sentire e cantare a squarciagola.

Now I'm a warrior 
Now I've got thicker skin 
I'm a warrior 
I'm stronger than I've ever been 
And my armor, is made of steel, you can't get in 
I'm a warrior 
And you can never hurt me again 

Mi lascio trasportare dal testo, dalla musica e dall'emozione.
Canto anch'io e mi immagino di farlo insieme a Perrie.
"Cantiamo" qualche altra canzone finché dalla porta non entra qualcuno.
È Linda.
Con la musica ancora accesa, corro ad abbracciarla.
Linda mi ha sempre trattata come se fossi figlia sua, dal primo giorno in cui la sua vera figlia è entrata in coma abbiamo legato molto.
Lei è solita esserci la mattina, mentre io il pomeriggio, quindi ci vediamo di rado ma le domeniche passiamo tutta la giornata insieme a Perrie.
Le fa piacere che io le stia così vicino e la compagnia di Linda è sempre gradevole.
"Che entusiasmo oggi Jade"
Ricambia l'abbraccio.
"Linda ti devo dire tante di quelle cose!"
"Ma come mai non sei a scuola?"
"Dopo stanotte volevo stare vicino a Perrie il più possibile e quindi ho deciso di restare"
Mi guarda stupita.
"Hai dormito qui?!"
"Mhh.. si ma non è stato un problema tranquilla"
"Ma non ti vorrai fare una doccia?
In realtà si, avevo voglia di lavarmi per sciacquarmi via tanti pensieri.
"Su forza Jade, ti porto a casa"
"No! Cioè.. -faccio un bel respiro- Linda non ho voglia di tornare a casa, ci sarà mia madre ad aspettarmi e non mi va di sentirmi una romanzina delle sue, specialmente ora che voglio stare più vicina possibile a Perrie"
La sto praticamente supplicando.
Sto cercando di fare gli occhioni più supplicanti del mondo.
"Mm eh va bene ma dove ti laveresti allora?"
"Posso chiedere a Amy se ci sono delle docce qui in ospedale"
"Vedi che ti dice"
"Graaazie tranquilla per mia madre, faremo come se te non ne sapessi nulla -mentre esco- Dopo ti racconto di Perrie!"
Cammino lungo il corridoio verso la reception.
Non è all'entrata.
Chiedo ad un'infermiera che ha colto la mia attenzione.
Non è molto alta, è di colore e ha forse qualche chilo in più ma sembra davvero simpatica.
"Ciao scusa, hai visto Amy se è tornata?"
"Si zuccherino tra poco dovrebbe essere qui, se è urgente puoi chiedere anche a me altrimenti puoi aspettare su quelle sedia laggiù"
"Oh no no le dovevo solo chiedere una cosa, aspetterò"
"Va bene tesoro, vuoi qualche spicciolo per comprare qualcosa alle macchinette? Sei così sciupata"
Mi squadra da capo a piedi.
"No grazie sto apposto così ma grazie veramente"
"Non fare i complimenti eh"
"No no ci mancherebbe, ora mi vado a sedere"
"Va bene tesoro, ciao"
"Ciao e grazie"
Sorride e va via.
Mi siedo.
In effetti è un po' che non mangio come si deve ma con tutto quello che succede non ho mai tempo.

"Tragico incidente sulla 4th Avenue in centro città, scontro tra più veicoli e un susseguirsi di tamponamenti. Sul posto sono giunti paramedici provenienti da più ospedali. Il numero di morti purtroppo continua a salire. Molti dei feriti, invece, sono già in viaggio verso gli ospedali più vicini. Vi terremo aggiornati"

Nel preciso istante in cui termina la break news irrompono dall'entrata del pronto soccorso diversi paramedici e molti medici gli vanno incontro.
Improvvisamente è il caos.
Vedo arrivare Amy correndo.
"Amy!"
"Si tesoro? Sono di fretta"
Mi sto abituando a questo nomignolo.
"Si, immagino. Ho una richiesta un po' insolita e spero capirai"
"Dimmi tutto"
"Beh avrei bisogno di farmi una doccia ma conoscendo ormai mia madre, non me la sento di tornare a casa, non ci sarebbero delle docce qui in ospedale?"
"Si ci sono, non sono più usate ma sono ancora pienamente funzionanti, se potessi ti accompagnerei ma siamo al centro di un'emergenza e hanno bisogno di me qui"
"Capisco Amy tranquilla"
"Comunque se prendi l'ascensore e arrivi all'ultimo piano in basso, appena esci vai fino in fondo al corridoio, a destra c'è una porta con scritto Docce, capito?"
"Afferrato, grazie Amy ora vai!"
"Si se hai problemi chiedi a qualcuno!"
E va via.

Dopo aver preso degli asciugamani, uno shampoo e un bagnoschiuma dall'armadietto di Amy scendo con l'ascensore.
Trovo facilmente.
Entro e trovo gli spogliatoi prima.
Maschi e femmine unito, che gioia doveva essere.
La porta infondo deve portare alle docce.
Mi spoglio e mi porto un asciugamano abbastanza grande.
La porta scricchiola, è parecchio dura e pesante.
Dev'essere davvero non usato da tanto questo posto.
La stanza è grande e le docce non sono separate.
Poggio l'asciugamano sulla maniglia della porta e vado ad aprire l'acqua per farla scaldare.
Dopo 5 minuti finalmente è calda e mi metto sotto.
Sento scivolare via i pensieri e i problemi.
"Oh mio dio!"
Chi ha parlato?!

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Ciao a tutti e tutte!

Ecco un altro capitolo, scusate l'attesa.
Inizio sempre a scrivere subito dopo aver pubblicato, poi mi blocco e riprendo il giorno dopo.
Sono strana lo so, perdonatemi!

Come sempre fatemi sapere se vi piace con una stellina e/o commento!

Grazie di cuore a tutti!❤

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