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Perrie

La nuova scuola è iniziata da qualche settimana ma mamma non sa che già non mi piace.
Ci ho provato a dirglielo ma non mi ascolta perché è tanto presa dal suo lavoro oppure 4le volte che mi presta un po' d'attenzione non mi lascia mai finire, dicendo subito che la scuola è importante e che devo studiare sennò divento una capra.
Uffa io la odio. La scuola eh.. La mia mamma non la potrei mai odiare.
Però c'è questo problema. A scuola ci sono dei ragazzi, non della mia età, che mi prendono in giro e mi ridono dietro. L'altro giorno mi hanno anche preso lo zaino e lo hanno buttato dietro la recinzione di una casa di fronte la scuola. Mi vergognavo troppo per suonare al campanello, così sono entrata a scuola senza zaino e le maestre mi hanno messo una nota sul registro di classe perché ero senza libri, avevo troppa paura a dire cos'era successo.
Fortunatamente a fine scuola ho trovato lo zaino davanti l'ingresso, forse i signori della casa lo hanno trovato e messo lì. Sono stati gentili almeno loro.
Oggi spero vada tutto bene, solo perché è il mio compleanno, anche se non lo sa nessuno, vorrei solo essere lasciata in pace.
Piove ma non è un problema, dopotutto la pioggia mi piace, è divertente e mi mette di buon umore, a differenza di tante persone che la odiano ma, secondo me, non la vedono dalla prospettiva giusta.
Mi dirigo verso l'ingresso della scuola, tutti si trovano all'interno dell'atrio per paura di bagnarsi. Che si perdono..
Ci sono ancora dieci minuti al suono della campanella, così decido di godermeli fuori, sotto la pioggia finissima.
La campanella suona e tutti si apprestano ad entrare nelle proprie classi, così raccolgo lo zaino da per terra e corro verso l'ingresso.
"Hey ma dove vai così conciata?"
Ridono tutti.
Sono loro. Si sono messi davanti il portone e mi impediscono di passare.
"Raga ditemi se secondo voi si può venire a scuola così sporchi.."
Ridono più di prima.
Ma prendo coraggio e rispondo una volta per tutte.
"Non sono sporca! Sono solo un po' bagnata"
Il ragazzo che aveva parlato e che ora stava ridendo, improvvisamente si fa tutto serio guardandomi.
Si avvicina a passo svelto e prima che riesca a fare qualcosa, mi ha già presa per un braccio trascinandomi più lontano.
Non so che intenzioni abbia ma mi sta facendo male.
"Smettila, ti prego.. Mi fai male"
In quel preciso istante mi butta a terra e cado in una pozza di fango e terra.
"Vedo quanto sei pulita.. Fai schifo hahahah"
Gli amici in lontananza già ridevano ma io continuo a non capire come mai ce l'hanno tanto con me. So solo che mi sento terribilmente umiliata, i miei vestiti sono completamente impregnati di fango. Mi viene da piangere ma mai qui, mai davanti a loro.
Torna dagli amici ed insieme vanno in classe.
Non posso entrare a scuola così..
Un'altra brutta giornata, un'altra umiliazione, ancora quel nodo alla gola.
Dicono "tutto passa". Tutto passa.
Lo ripeto, tutti i giorni come mi alzo, guardando il mio riflesso allo specchio.
Purtroppo mi potrò impegnare anche più di tutti gli altri ma non sarò mai abbastanza per nessuno.
Cerco di alzarmi e raccogliere quello che di me rimane.
C'è una ragazzina sul portone d'ingresso, mi guarda.
Si sarà gustata tutta la scena immagino.
"Se vuoi ridere, ridi pure, posso immaginare quanto sembri patetica.."
Non mi risponde.
Abbasso lo sguardo sui miei vestiti, erano i miei preferiti, indossati oggi proprio per il mio compleanno.
Cerco di uscire dal pantano ma scivolo su del fango, sono a due centimetri da terra quando mi sento prendere in malo modo da qualcuno ma riusciamo a tenerci in piedi.
È la ragazzina di prima.
Tenendomi per mano, mi aiuta ad uscirne.
"Grazie.."
Non dice una parola.
"Beh.. Vai in classe, sennò farai tardi.."
Scuote la testa.
È piuttosto timida..
"Sono Perrie, mi sono trasferita da poco qui e non conosco nessuno, ti va di essere mia amica? "
"Ma non sai neanche il mio nome.."
Dice timidamente.
"Sarei veramente felice di saperlo allora.."
"Mi chiamo Leigh.. Leigh-Anne"
"Piacere di conoscerti Leigh-Anne, sono Perrie"
Porgendogli la mano.
"Me lo hai già detto"
Dice ridendo.
Devo ammettere di sentirmi meglio. È la prima persona che mi sorride da quando sono qui e mi fa davvero piacere.
"Lee Lee perché non vai a scuola?"
"Lee Lee?"
"Si.. perché non ti piace?
"Nessuno mi aveva mai chiamata così.."
"Significa che sarò la prima! Comunque rispondi alla mia domanda"
"Oh.. Sei tutta sporca.. Non possiamo entrare, Perrie"
"Ma Leigh, io mi sono sporcata, mica tu!"
"Ma che c'entra? Non ti voglio lasciare da sola"
Non so cosa rispondere.
Resto pietrificata a quelle parole, all'espressione interrogativa di Leigh-Anne che sembra darle per scontate ma che scontate non sono affatto per me.
"Se vuoi ti accompagno a casa.."
"Ehm.. No, non ho voglia di tornare a casa, dovrei dare una spiegazione per tutto questo"
Indicandomi addosso.
Storce il naso.
"Va bene ho capito. Allora vorresti venire da me? Così ti cambi e poi andiamo a casa tua"
"Uff.. D'accordo"
Si volta ed inizia a camminare, intuisco che forse è meglio seguirla e così faccio.
"Leigh?"
"Dimmi, Perrie"
"Ti voglio bene"
"Anch'io ti voglio bene"
Ci prendiamo per mano come due amiche del cuore, forse un giorno lo saremo, forse un giorno diventerà la sorella che non ho mai avuto.

Maybe JerrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora