Capitolo Sette
Le sue labbra sono attaccate alle mie come se ci fosse una calamita che le attrae le une verso le altre.
Le nostre lingue ballano una danza lenta e tortuosa.
Le mie mani vagano tra i suoi morbidi capelli massaggiandogli la nuca con dolcezza.
La sua mano accarezza la mia schiena delicatamente mentre l'altra è appoggiata saldamente, ma allo stesso tempo dolcemente, sul mio fianco.
Non vorrei staccarmi mai dalle sue labbra, sono così morbide, così dolci, così invitanti, così... sue.
Gli occhi di entrambi sono chiusi, come per assaporare meglio il momento.
D'un tratto sento un rumore, come se fosse appena caduto un macigno, o qualcosa di molto pesante. Sono costretta a staccarmi da lui e mi giro, aprendo gli occhi.
Vedo il buio, solo un buio pesto. Percepisco ancora la sua presenza, lo sento, è ancora vicino a me.
Mi guardo in torno, in cerca della fonte del rumore, ma anche se ci fosse qualcosa, non potrei vederla a causa del buio.
Quando prendo la mano del ragazzo a fianco a me sento come una scossa, come quando d'inverno hai le mani fredde e prendi la corrente toccando il ferro.
Stacco le nostre mani di scatto, e mi giro per guardarlo in faccia.
Quasi mi acceco quando noto due luminose iridi verdi che mi fissano.
Solo questo vedo in torno a me: il buio totale e due occhi verdi luminosi.
Sto per chiedergli qualcosa: chi è, perché lo stavo baciando, ma d'un tratto tutto svanisce e una forte luce bianca mi abbaglia.
Guardo intorno a me, ma il ragazzo è scomparso, completamente scomparso.
«Angel!» sento una voce familiare chiamarmi, ma non vedo nessuno.
«Qui su!» mi urla di nuovo quella voce.
Quando alzo lo sguardo per capire chi è che mi chiama tutto svanisce.
Apro gli occhi di scatto ritrovandomi nella stanza di Roxy.
È stato tutto un sogno.
Chi era il ragazzo che stavo baciando così appassionatamente?
Perché proprio degli occhi verdi?
Chi era la voce che mi chiamava?
Mille domande mi girano per la testa, questo sogno mi ha solo confuso le idee, e fatto venire un mal di testa atroce.
Cerco di riprendere sonno e dopo quasi due ore cado in un sonno profondo e senza incubi o strani sogni...
Punto di vista di Harry
Come sempre mi preparo per il mio allenamento della domenica mattina. Dopo essermi fatto una doccia veloce, mi vesto e esco senza asciugarmi i capelli come mio solito.
Vado con la mia Range Rover alla palestra e parcheggio l'auto.
Entro e il forte odore caratteristico delle palestre, o più del sudore, si fa spazio nelle mie narici. Ovviamente frequento la palestra non solo per mantenere il mio fisico, ma anche per le ragazze che ci sono lì.
Entro nello spogliatoio maschile per posare il borsone e dentro ci trovo vari ragazzi intenti a cambiarsi parlottando tra loro.
Una discussione cattura la mia attenzione.
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•All Of Me Hates You• H.S.
Fanfiction"...E all'improvviso capisco che non ha senso cercare di scappare da lui, perché ormai c'è qualcosa che ci lega: qualcosa di indistruttibile. Cos'è questa sensazione che mi prende lo stomaco? Cos'è che riesce ad offuscarmi la mente e a catapultarmi...