Capitolo Ventitrè

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Capitolo Ventitré

Punto di vista di Harry

Devo chiederle scusa, non penso davvero quello che le ho detto.

Solo che odio la gente che passa la vita a deprimersi, pensando di essere brutta. Nessuno è brutto, dipende tutto da punti di vista. C'è chi può preferire una ragazza con gli occhi marroni, e chi con gli occhi azzurri; chi con i capelli biondi, e chi con i capelli mori. Dipende tutto dai punti di vista, la bellezza è soggettiva.

«Mmh.. come va?» chiedo per fare conversazione e perdere tempo prima di chiedere scusa. Per me è difficile scusarmi, e odio doverlo fare.

«Come dovrebbe andare? La mia migliore amica è ricoverata in ospedale e potrebbe non risvegliarsi. Che ne dici, bene?»

Domanda di merda.

«Okay, scusa. Mmh...» non so cosa dire.

«Devi parlarmi, no? Che cosa vuoi?» mi chiede.

"Te" mi dice di rispondere la mia testa, ma ci rinuncio perché quello che devo affrontare è un discorso serio.

«Devo chiederti... insomma... mmh, scusa... sai, per quello che ho detto. Mi dispiace» rispondo annaspando con le parole.

L'ho detto, ce l'ho fatta!

«Okay, posso andare?»

«Aspetta, io ho fatto uno sforzo incredibile e tu vuoi andare via?» chiedo.

«Anche se mi hai chiesto scusa, a me non cambia nulla. Posso essere bella, magra... posso essere ogni cosa, ma a me importa troppo il giudizio degli altri. Mi hai detto quello e ora non puoi tirarlo indietro. Basta, ciao» dice e sta per andare via, ma prima che possa andarsene la tiro per un polso. Caccia un gemito, piano.

«Non ho fatto così forte» osservo.

«Non preoccuparti, non è niente» risponde.

Alzo le spalle.

Un'idea mi passa per la testa e ho intenzione di realizzarla.

«Devo portarti in un posto. Vieni con me» dico fermamente, non accetto obiezioni.

«Va bene...» sbuffa.

Punto di vista di Angel

Okay okay, respira. Mi ha solo sfiorato, ma mi ha fatto molto male.

Lo seguo, stiamo andando verso un altro ingresso dell'ospedale.

Entriamo e andiamo verso le scale.

Un ascensore no, eh?

Saliamo per circa otto piani, credo. Lui corre, ma dove la prende questa forza?

«Tutto bene?» mi chiede quando vede che sono appoggiata al muro con il fiatone.

«Non preoccuparti. È solo un po' d'asma... ora passa» rispondo e quando sento che almeno un po' di fiato mi è tornato lo seguo nel lungo corridoio.

Più andiamo avanti e più si sentono delle voci innocenti di bambini.

Dove mi sta portando?

Gira a destra verso una porta chiusa dove c'è una specie di manifesto tutto colorato, prima che possa leggerlo apre la porta ed entra.

Le voci che si sentivano prima dal corridoio ora sono molto più forti e sembra di essere entrati in un asilo nido.

Ci sono moltissimi bambini che urlano alla vista di Harry.

•All Of Me Hates You• H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora