Capitolo Ventuno
«Sei brutta!»
«Scarto della società»
«Sfigata!»
«Qualche kilo di troppo Tomlinson?»
«Una ragazza bella pesa meno di 40 kili, si cura perfettamente e ha le forme al posto giusto»
«Puoi andartene? Grazie»
«Questo posto non è adatto a una come te, il tuo posto è in una discarica, tra l'immondizia»
«BASTA!» urlo e apro gli occhi. Quelle voci: mi perseguitano. Hanno ragione: il mio posto non è qui. Dovrei fuggire, ma forse da nessuna parte sarei accettata. Dovrei fuggire dal mondo intero, così avrò la mia pace e potrò stare tranquilla.
E se non mi accettassero neanche in paradiso o in inferno? Mi sembra una cosa possibile. Dopotutto nessuno mi accetta...
«Hey hey hey, che succede?» vedo Harry spuntare davanti ai miei occhi. Mi metto meglio dritta e guardo il ragazzo di fronte a me in silenzio.
Ci siamo addormentati tutti e tre appoggiati alla meglio su qualche sasso o il tronco di un albero. Devo aver svegliato Harry con il mio urlo. Zayn non si sarebbe mai svegliato, lui quando dorme non lo svegliano neanche le cannonate.
«Nulla, torna a dormire» gli rispondo abbassando lo sguardo.
«Mio padre mi diceva che quando fai un brutto sogno devi raccontarlo a qualcuno, altrimenti ti senti male» mi risponde guardandomi per la prima volta dolcemente. Allora dovrei parlare con qualcuno tutte le notti, dato che faccio sempre gli incubi.
«Non serve, grazie» gli dico facendo uno dei soliti falsi sorrisi.
«E invece no, ora andiamo un po' più là e mi racconti il tuo sogno. Okay? Okay» ribatte e mi tira per una mano per farmi alzare.
Sbuffo, ma poi mi alzo e mi pulisco il di dietro dal terreno.
«Seguimi» mi dice, accende la sua torcia e ci incamminiamo verso un posto a me sconosciuto.
«Sicuro che dopo riusciremo a tornare indietro?» gli chiedo guardandomi in torno.
«Ho già fatto prima questa strada, seguimi e basta» risponde.
«E se ci perdiamo?» gli chiedo ancora.
«Non preoccuparti!» sbuffa
«Io ho paura!» rispondo e lo vedo girarsi verso di me.
«Hai paura di me?» mi chiede usando un tono di voce basso, quasi come se avesse paura della mia risposta
Annuisco leggermente, e vedo che abbassa lo sguardo. Si rigira e proseguiamo per la strada altri minuti in silenzio.
«Allora, racconta!» mi dice dopo molto tempo che stiamo camminando.
«Non è così importante, non preoccuparti» gli rispondo continuando a seguirlo guardando solo i suoi piedi.
«Per favore Angel, vedrai che ti farà bene» mi dice e si gira ancora una volta guardandomi dolcemente.
Rallenta un po' il passo forse per fare in modo che io non cammini più dietro ma di fianco a lui.
«Come faccio a sapere che non mi sputtanerai raccontandolo a tutti?!»
«Non lo farò, promesso» risponde mettendo la mano destra sul petto e alzando la sinistra come quando si fa un giuramento.
«Faccio spesso questo sogno, è in qualche modo una cosa che mi perseguita» comincio e annuisce prima che io continui.
«In poche parole sogno le persone che mi stanno intorno, e loro mi ripetono che sono brutta, grassa, sfigata e tutte cose che so già. Il problema è che fa male, perché io so già tutto, e sentirselo ripetere è ancora peggio» rispondo abbassando lo sguardo.
«Non posso crederci» dice dopo aver elaborato le mie parole.
«Credi davvero di essere grassa, brutta e tutto quello che hai detto?!» mi chiede alzando di poco la voce.
«Perché non è così?» gli rispondo bruscamente.
«No che non è così! Tu non sei grassa cazzo, il tuo fisico è perfetto! Non sei brutta, sei bellissima!» mi risponde. Mi viene da piangere. Un'altra ragazza magari starebbe saltando di gioia per aver ricevuto dei complimenti da un ragazzo come Harry; io voglio solo piangere perché odio la gente che mente. Lui, Zayn, le mie amiche... tutti mi mentono solo per farmi felice. Il problema è che così peggiorano la situazione: sentirmi dire che sono bella e magra non mi farà stare meglio.
«Non è vero Harry, non è vero! Non mentire, dimmi la verità!» rispondo e delle lacrime scendono sulle mie guance. Il mio problema è che quando sono arrabbiata piango, e mi odio per questo.
«Vuoi la verità? Bene! Angel, tu sei anoressica. Hai capito bene: ANORESSICA! Credi che siamo tutti bugiardi? Tutti mentiamo solo per farti felice? No Angel, noi non mentiamo per farti felice perché in realtà a nessuno interessa davvero farti felice! Pensi che ce ne fotta qualcosa se tu sei felice o no? Noi ti diciamo ciò che vediamo, e tu sei magra. Sei anoressica!» mi urla.
È questa la verità, e sentirsela urlare in faccia forse è il modo migliore. Ti sveglia dalle tue convinzioni e te ne crea altre. Ha ragione, a nessuno interessa della mia felicità.
Sono egocentrica: credevo che mi dicessero di essere magra per farmi felice, quando in realtà a nessuno interessa davvero.
Sono anoressica? Lo sono davvero? Sono davvero magra? Continuerò a vedermi grassa davanti allo specchio, ma almeno so che a nessuno interessa realmente della mia felicità, perché in fondo è vero. A nessuno interesso io.
«Hai ragione» rispondo. Ormai sto piangendo a dirotto.
«A nessuno interessa la mia felicità. Sono anoressica e faccio più schifo di quello che credevo. Grazie, raccontare il mio incubo mi ha fatto davvero bene. Mi ha fatto capire quanto sono egoista e presuntuosa. Io torno indietro» sorrido tra le lacrime falsamente alla fine della frase e scappo via correndo.
Forse è per questo che questo bosco si chiama "bosco delle verità", perché ti sbatte in faccia la verità e tu non puoi fare altro che crederci.
Non voglio tornare indietro, e non saprei farlo. Ma non voglio perdermi. Vado di poco più lontano da lui e mi siedo sotto un albero poggiando la schiena al tronco. Penso, penso a ciò che ha detto, a ciò che penso, a ciò che sono...
E tra questi pensieri mi addormento, e stavolta faccio il mio solito incubo/ricordo: quello della discoteca...
***
«Angel, Angel sveglia! Sono arrivati i soccorsi, andiamo!» mi richiama una voce. Apro gli occhi e mi trovo quelli color cioccolato di Zayn.
Mi alzo e seguo il moro e il riccio verso dei signori vestiti con quei giubbotti arancioni fosforescenti che hanno in genere gli addetti ai soccorsi.
***
È passato un po' di tempo dalla nostra avventura, siamo tornati a Londra da qualche settimana.
Il resto della gita è stato fantastico: abbiamo visitato la città, alcuni musei e alcune cattedrali. È stato davvero bello e interessante!
Ultimamente sono più fredda con tutti, non mi fido più di nessuno. Non sono ancora riuscita a scoprire cosa voleva dirmi Zayn, ma forse essendo così distaccata anche con lui, si sarà anche dimenticato.
È quasi inverno ormai, fa freddo ma non si vede ancora la neve. Si tratta di pochi giorni.
Tra pochi giorni ci sarà il concerto, sono elettrizzata ma allo stesso tempo non so proprio con chi andarci. Molto probabilmente ci andrò con Niall, visto che adora Bieber. Devo ancora chiederglielo.
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•All Of Me Hates You• H.S.
Fanfiction"...E all'improvviso capisco che non ha senso cercare di scappare da lui, perché ormai c'è qualcosa che ci lega: qualcosa di indistruttibile. Cos'è questa sensazione che mi prende lo stomaco? Cos'è che riesce ad offuscarmi la mente e a catapultarmi...