Capitolo 11

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Canzoni per il capitolo:

Unconditionally - Katy Perry

You & I - One Direction

Warrior - Demi Lovato

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Ho sempre pensato che le anime gemelle sono legate ad un filo invisibile. Legate da qualcosa che le unisce che permette di capire l'altra persona. Che ci permette di capire quando l'altra persona sta male. Oh è in pericolo. Quel filo che ti permette di capire chi è e se ha bisogno del tuo aiuto. Un filo che ti permette di trovarla. 

Sono restato qui in ospedale per due giorni. Non volevo lasciarla. Anche se è incosciente no volevo che lei restasse sola. E' stata sola per troppo tempo.

Il primo giorno è stato orribile. Continuavo a camminare freneticamente per il corridoio correndo verso ogni medico per avere sue notizie ottenendo sempre la stessa risposta. 

-E' stabile, ha solo bisogno di riposo.- continuavano a ripetere.

Non mi hanno permesso di avvicinarmi a lei. I suoi genitori sono potuti entrare solo una volta e sono restati per più di due ore. Io volevo solo prenderle una mano e stringerla. Anche se stava dormendo volevo che sapesse che ero li. E' sola dentro quella stanza e ogni volta che mi avvicinavo la testa cominciava a farmi male ancora di più.

Se non l'avessi lasciata un mese fa ora non sarebbe qui. Quella che sembrava una buona idea si è trasformato in un campo di battaglia.

Sua madre, Molly, è rimasta qui tutto il tempo, insieme a me. Suo padre, Greg, è tornato a casa per occuparsi di Cody. Lui non sa della storia, sa solo che sua sorella è stata poco bene.

I suoi nonni sono arrivati la sera del primo giorno. Sua nonna era in lacrime. Si è anche avvicinata a me per chiedermi chi ero. Le ho detto chi ero e che ero stato io a trovarla. Mi a chiesto di raccontargli tutto e l'ho fatto. Per tutto il tempo ha tenuta le mani sulla bocca e continuava a piangere. Mi ha abbracciato. 

-Grazie per aver salvato mia nipote.- disse. Gli occhi iniziarono a bruciarmi.

Tutti quelli che venivano in ospedale volevano sapere cosa era successo e ogni volta era costretto a ripetere quell'estenuante storia. Non volevo più ripeterla perchè tutte le volte che lo facevo le immagini iniziavano a perseguitarmi. Sua nonna e suo nonno sono andati via molto tardi ma promettendo che sarebbero tornati il prima possibile.

Oggi è il secondo giorno.  

Ho aspettato su questa sedia fino ad ora, le sette e trenta di mattina. Non ho fatto altro che bere caffè per restare sveglio. Non volevo dormire. Se chiudevo gli occhi anche solo per qualche secondo le immagini di quello che è successo sarebbero tornate. Non faccio altro che pensarci. Vedo ancora il suo sangue ovunque. Mi sono dato una lavata alle mani e quando è tornato Liam mi ha portato dei vestiti puliti. 

Mi hanno detto anche che potevo andare via. Non ho voluto.

Sono stato uno stupido a lasciarla un mese fa. Fanculo a tutti e a tutto.

Non permetterò a nessuno di portarmela via di nuovo.

Dio sa cosa quegli occhi deboli e infossati nascondono.

Ho mal di testa. Ho pianto in silenzio per tutta la notte. Quelle immagini si ripetevano davanti ai miei occhi in continuazione, come un film. Poteva morire tra le mie braccia. Ma fin quando io sarò al suo fianco niente potrà mai trascinarla verso il basso. 

Sono davanti alla sua stanza e la guardo mentre dorme. Non si è mai svegliata. Chissà da quanto tempo non dormiva. 

E' pallida. Sembra un fantasma. Ha mille flebo attaccate. Hanno detto che ha perso troppo sangue. 

Crazy in Love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora