Capitolo 16

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La piccola TV in camera mia ormai è accesa da quasi due ore. Non ho fatto altro che cambiare canale cercando di trovare qualcosa di interessante, ma a quest'ora ci sono solo cartoni inutili e fiction televisive scadenti. L'unica cosa che sono riuscita a guardare è stata un puntata di Teen Wolf ma dopo di quella non c'è stato più niente di interessante. Almeno per me. 

Mi distendo sul letto e comincio a guardare il soffitto. Sta arrivando il freddo ma è sopportabile. Siamo quasi a fine Novembre ormai.  Credo che il mare sia gelido, ma non posso affermarlo con certezza. Non ho ancora messo un piede fuori da questa casa, tranne per scuola. Non sono ancora uscita con gli amici come facevo prima. Loro si stanno divertendo e intento io sono qui. Sola. Anche se per poco. 

Ho parlato un po con Jess, al telefono, e mi ha chiesto se volevo uscire un po con lei, dopo le ripetizioni. In realtà mi ha letteralmente pregato ma ho continuato a dire di no. Mi ha detto che me la sono scampata per questa volta, ma che se gli dico di no un altra volta viene a prendermi con i capelli. Rido solo al pensiero di quei pochi minuti di quella chiamata. 

Guardo l'orologio. Sono le cinque ed un quarto. Zayn arriverà fra poco. Mi siedo sul letto ed incrocio le gambe. Sto morendo di caldo. Tolgo attentamente la felpa che ho. Ora è meglio, penso. I minuti sembrano non passare più. Comincio a cambiare di nuovo canale. Dopo aver cambiato centinaia di volte canale, spengo la TV e mi alzo dal tetto. Sto cominciando ad innervosirmi e la televisione non mi sta aiutando. Guardo verso lo specchio. Non riesco a vedere la mia figura per fortuna. Esco velocemente dalla mia camera per cercare di far tornare il mio respiro normale e per evitare di commettere un gesto come quello di quasi un mese fa. 

Scendo le cale e vado mi dirigo verso il divano. Mi siedo e prendo il telecomando. Che cogliona. Se ho girato tutti i canali e non c'è niente perchè ora sto accendendo la TV anche qui? Sto perdendo colpi. 

Sento il campanello suonare e mi affretto a guardare l'orologio. Le cinque e mezza. E' lui.

Mi alzo di scatto e lancio il telecomando sul divano. Mi passo una mano tra i capelli cercando di sistemarli. Non so che aspetto ho e non ho tempo per controllare. Ora sono davanti la porta di casa. Faccio un grande respiro e la apro. 

-Ciao.- diciamo nello stesso momento. Conciamo a ridere.

-Entra.- gli dico e mi sposto per permetterli di entrare. 

-Grazie.- sorride.

-Allora come sono andati gli allenamenti?- gli chiedo.

-Bene. Abbiamo anche finito tardi e quando il coach ci ha lasciato liberi ho fatto di fetta nello spogliatoio e sono volato direttamente qui per per cercare di fare in tempo.- si tocca i capelli. Un noto segno di nervosismo o imbarazzo. In questo caso è la seconda opzione. 

-Non dovevi preoccuparti. Potevi inviarmi un messaggio e dirmi che saresti venuto più tardi.- gli dico dandogli le spalle mentre comincio a camminare. 

-Non volevo farti aspettare troppo. Ma tanto ora sono qui quindi non cambia niente.- fa una pausa ed io sorrido, poi riprende. -Comunque, se vuoi possiamo studiare anche qui.-

-Non preoccuparti. Possiamo andare in camera mia. Così te la mostro anche. L'ho cambiata. Visto che ho completamente distrutto tutti i mobili dell'altra. E, comunque, ci sei tu a proteggermi.- Cosa diavolo ho detto? Camilla, cosa cazzo ti prende? Non voglio farlo scappare. Continuo a salire i gradini con una postura più rigida. Non sento nulla emettere da lui, neanche un sussurro. Apro la porta della stanza ed entro.

-Eccola qui.- dico.

-Wow. E' davvero bella. Per essere la stanza di una ragazza, ovviamente.- dice guardandosi in torno, mentre io guardo lui. Solo ora mi rendo conto che non ci siamo guardati più negli occhi da quando è entrato in casa. 

Crazy in Love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora