Mi facevano male le gambe. Correvo all'impazzata verso la luce alla fine del tunnel. Almeno credo che sia un tunnel. Continuo a gridare aiuto verso il nulla, consapevole che nessuno venga a salvarmi. Non so come sono finita qui, ma il mio istinto mi dice, anzi che urla a squarciagola, di correre verso la luce. mancano pochi passi. Ed ecco che faccio l'ultiomo sforzo. Salto verso l'ingoto non sapendo cosa mi riservi la luce.
Urlo.
Un urlo disumano. Non da me.
Stringo forte le coperte con le mani guardando un punto indefinito in camera mia. Sento la porta aprirsi di scatto e il letto che si piega sotto il peso di qualcuno.
Continuo a gridare. Delle mani mi stringono e una voce continua a gridare il mio nome ma non riesco a capire chi. Nella mia testa continuano a vorticare immagini sicuramente frutto di qualche sogno. Ma non mio, perchè non ricordo di aver mai sognato cose del genere. Io in un angolo al buio. Io con i vestiti sporchi. Le gambe strette al petto per proteggermi dal buio intorno a me. La sua voce. Un sussurro continuo che cerca di assicurarmi.
Cosa diavolo mi sta succedendo.
Apro di nuovo la bocca per urlare ma non sento niente. Un urlo muto. Sento la voce di mia madre che mi chiama in continuazione.
-Camilla, piccola mia, sono qui. Sono qui. Era solo un brutto sogno- Mi bacia i capelli e accarezzandomi la schiena.
In un altro momento avrei urlato di andarsene e di non fare cosi perchè non sono una bambina, ma ora non voglio altro che affetto. Essere stretta tra le bracci protettive della persona che mi ha messo al mondo sentendomi al sicuro. Mio padre è inginocchiato vicino a mia madre e mi tiene le mani. mi sento la maglia appiccicosa e capisco di aver sudato.
Resto appoggiata a mia madre per quelle che sembrano ore. Quando si sposta alzo la testa per guardarla in faccia - Vuoi che resti qui con te?- Ha gli occhi lucidi.
-No.....no, puoi andare- Sposto le coperte e scendo dal letto.
-Dove stai andando?- si affretta a seguirmi vicino all'armadio.
-Ho bisogno di fare quattro passi.- Mi giro per guardarla. La sua espressione è puro stupore. -Ma sono le tre del mattino. Torna a dormire....- La interrompo prima che possa finire la frase.
-Ho bisogno di una passeggiata. Per favore. Voglio restare un po sola.-
-Ok. Copriti, fuori fa un po freddo.- Mi da un bacio sui capelli e se ne va.
Prendo una felpa a caso e indosso le mie Ugg. In pochi secondi mi ritrovo fuori il portone di casa con la zip della felpa chiusa fino al limite.
Inizio a camminare a caso per la strada non capendo bene da quale parte sia andando.
Cammino per le strade di Miami trascinando le gambe ad ogni passo. Vedo in lontananza il luccichio del mare e comincio a camminare più velocemente. Sempre più velocemente.
Ora sto correndo. Mi tolgo le carpe e comincio a correre sulla sabbia umida lasciando impronte dietro di me. E poi mi fermo. La gambe mi fanno male ma non ci penso su troppo.
Mi siedo sulla spiagga. Rivolgo lo sguardo verso il mare. La luna è alta ne cielo. Luminosa come la luce alla fine del tunnel. Mi tocco le tasche e mi accorgo di non avere il telefono con me.
Sento i rombi delle moto e delle macchine in lontananza. Saranno cinque o sei le persone uscite per andare a fare spesa.
Continuo a fissare il mare color pece. Un abisso contenente chissà quali creature fantastiche. Sento qualcosa accanto a me. O meglio qualcuno. Mi volto e lo vedo. Le immagini di noi due, in camera mia mentre studiamo e ci baciamo riaffiorano nella mia mente.
-Ma cosa...?- Non mi consente di finire la frase.
-Mi ha chiamato tua madre con il tuo telefono. Mi ha detto che hai avuto un incubo e che sei uscita per stare sola. E mi ha chiamato.-
-Perché...?- Ancora una volta mi precede.
-Ha detto che non voleva che stessi sola e che io sono l'unico che forse può aiutarti. Non so perché non abbia chiamato Harry, dato che è il tuo migliore amico, ma mi fa piacere essere qui.-
-Harry non capirebbe.- Non riesco a sentire neanche le mie parole per quanto le abbia dette a bassa voce ma lui le sente comunque.
-Perché?- Chiede
-Perchè siamo cambiati. Io sono cambiata. E lui non riesce a capirmi. Non siamo gli stessi di qualche anno fa. Lo sento.-
-Capisco.- Resta in silenzio per qualche secondo guardando il mare, poi si gira verso di me. -Cosa hai sognato?-
Mi volto per guardarlo. La sua pelle perfetta è ancora più bella alla luce della luna. Si intravede un accenno di barba cosa che lo rende ancora più bello. -Ho sognato me stessa che correvo verso la luce di un tunnel- le immagini scorrono come un film nella mia testa. -Quando mi sono svegliata nella mia mente ho visto me stessa in un angolo, al buio, con una luce che mi illuminava ed intorno il nulla. E ti ho sentito. Ho sentito la tua voce che mi chiamava. Un sussurro nella mia testa.-
Alzo gli occhi su di lui e noto la sua espressione. Stupore e...paura?
-Zayn. Zayn, cosa...? Perchè hai quell'espressione?- silenzio. - Zayn, perfavore dimmi cosa sai.-
Mi guarda dritto negl'occhi. -Quello che hai visto quando ti sei svegliata....io l'ho sognato.-
Mi porto una mano alla bocca. Oh mio Dio.
-L'ho sognato qualche tempo fa. Non so cosa significasse, ma ho avuto paura.- Il suo sguardo è su di me. E' seduto vicino a me ma lo sento distante. Come se lui fosse solo una proiezione. Fa un piccolo scatto come se si fisse appena svegliato e i suoi occhi incontrano i miei. Mi soffermo un attimo per guardarci dentro. Anche se sono marroni vedo l'oceano.
E quando vedi l'oceano in un paio di occhi marroni allora sei fottuta.
Mi sposto da dove sono e mi siedo tra le sue gambe appoggiando la schiena sul suo petto. Sento il battito del suo cuore sulle mie costole. Una leggera brezza mi scompiglia leggermente i capelli. Lui mi stringe tra le sue braccia e mi bacia i capelli, le guancia e il collo, lasciando una scia di baci umidi sulla mia pelle. Chiudo gli occhi perdendomi in quelle dimostrazioni di affetto verso di me.
-Ci sono io qui, ora.- sento sussurragli nel mio orecchio. -E ci sarò per sempre.-
Ci stendiamo sulla sabbia e appoggio la mia testa sul suo petto, all'altezza del cuore. Lui continua a stringermi forte contro di se.
E mi perdo tra le sue braccia, con il sapore del mare ed il suo cullano come una dolce ninna-nanna
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Salve a tutte. Vi sono mancata?
Io spero di si.
Ecco il diciottesimo capitolo. Dopo 79 giorni ho finalmenyte aggiornato. E' corto, lo so, ma con la scuola e tutti i corsi per prendere crediti è davvero un casino. Ho trovato questo buco tra tutti gli impegni e ho deciso di aggiornare. Spero che almeno vi piacca.
Non so quando aggiornerò ma non voglio aspettare molto visto che sta tornando la vena creativa. Ho tante idee in testa per la storia e voglio metterle in atto. Ma (è si, c'è anche un ma) se vdrò che la storia non ha un maggiore successo forse la cancellerò. Ho visto che siete un bel po e vi chiedo di premere quel tastino a forma di stella per votare la storia. Non vi costa nulla e mi renderete davvero felici.
Come sta andando la scuola a voi? Che classe fate?
Vorrei conoscervi un po' di più.
Mi scuso per eventuali errori.
Vi saluto. Un bacio dalla scrittrice. xoxo
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Crazy in Love.
FanfictionSapete cosa succede quando si vede l'amore della propria vita? Il mondo si spegne. Ogni singolo muscolo o nervo del tuo corpo si blocca. Il cervello si scollega ed il cuore comincia a battere più forte. Le pupille si dilatano ed intorno si fa tutto...