Una volta rientrato nell'edificio, Light si procurò un asciugamano e si sedette sulle scale abbandonando le scarpe poco lontano da lui. Adesso che gli era tornata la memoria sapeva che l'unica cosa che avrebbe dovuto fare sarebbe stato uccidere L, soprattutto in quel momento in cui ormai più nessuno sospettava di lui. L'unico problema era che ogni volta in cui si ritrovava a pensare alla sua morte provava un orribile sensazione alla bocca dello stomaco. Tutte le cellule del suo corpo lo imploravano di impedire che L morisse; tutte tranne quelle del cervello che, invece, lo spronavano a darsi una mossa.
-Accidenti- L irruppe nella stanza con l'asciugamano in testa e distrasse Light dalla miriade di pensieri che lo intasavano. Light finse che nulla gli importasse del suo arrivo ma la realtà era che da un po' di tempo aveva iniziato a sentirsi stranamente in imbarazzo alla sua presenza. Cercò di non guardarlo negli occhi e piegò la testa di lato fingendo di asciugarsi i capelli, conscio che a breve l'altro avrebbe lasciato la stanza, ma non fu così. Inaspettatamente scoprì L ad asciugargli delicatamente i piedi; sgranò gli occhi, incredulo ed urlò -Che stai facendo, Ryuzaki?- la sua voce pareva indispettita; d'altro canto non fece assolutamente nulla per spostarsi, restò lì, impalato, come se una forza esterna gli impedisse di sottrarsi al dolce tocco dell'altro.
-Pensavo di darti una mano- disse L per rispondere alla domanda ed alzò il capo per incrociare lo sguardo di Light. Quest'ultimo rimase ancora più sorpreso di quanto già non fosse e si fissò anch'egli negli occhi dell'altro. Quegli occhi lo incatenavano sul posto, rendendolo incapace di muovere anche un solo muscolo; senza nemmeno rendersene conto il suo sguardo si spostò dagli occhi alla bocca. In quell'istante capì che l'unica cosa che avrebbe voluto fare sarebbe stata fiondarsi su di lui, sulle sue labbra e non staccarsi mai più. Fece un impercettibile movimento in avanti come per soddisfare questo suo desiderio, ma qualcosa lo arrestò "tra non molto dovrò ucciderlo". Questo pensiero placò i suoi istinti e gli diede la forza per girare la testa e dire con voce flebile -Ehm...lascia stare, non è il caso- tentò di levare il piede ma L lo bloccò con la sua presa ferrea e commentò -Ti faccio anche un massaggio- Light non seppe il motivo esatto ma non riuscì a dire di no, non riuscì di nuovo a sottrarsi -Fa pure come vuoi- terminò infine quasi in un soffio.
L aveva passato la vita a controllare il comportamento altrui, perciò gli era chiaro che Light era estremamente agitato, e lo era per colpa sua. Sentiva che sotto al suo tocco, Light fremeva e che tentava ogni qual volta di distogliere lo sguardo. Fece un piccolo ghigno, non era da lui ma non lo controllò.
Gli massaggiò il piede e lo sentì fare un balzo non appena iniziò -Sta calmo- lo tranquillizzò -Ti abituerai subito.- Light non rispose. La sua mente ripercorse brevemente tutti i momenti passati con L, poi improvvisamente si spense; si spense e lui smise di rimuginare, di pensare. Agì. Con il suo asciugamano si avvicinò ad L e gli asciugò la fronte e qualche ciocca di capelli -Sei ancora bagnato-. L non credeva che Light avrebbe fatto una mossa, ma l'aveva fatto, così non potè fare a meno di sorridere -Grazie Light.- detto questo gli si avvicinò pericolosamente. Light in principio si allontanò, poi mandò al diavolo gli scrupoli e prese tra le mani il viso di L , senza badare all'asciugamano ormai a terra. Con una lentezza snervante si avvicinarono sempre più e, finalmente, si unirono in un bacio. All'inizio fu casto e molto dolce, poi Light, ormai senza più il controllo delle proprie azioni chiese l'accesso con la lingua, che, ovviamente, non tardò ad arrivare. Il bacio si fece più appassionato ed entrambi i corpi chiedevano di più, più contatto. Questo contatto, purtroppo, non arrivò o per lo meno non in quel momento perchè furono interrotti, come già in passato, dallo squillare di un cellulare. Quello di L. I due si distaccarono svogliatamente ed L rispose. Poco dopo si rivolse di nuovo a Light, che nel frattempo stava maledicendo Meucci e Graham Bell per aver invenatato quell'affare infernale, e disse cupo -È così triste... tra poco dovremo dirci addio.-
-SPAZIO AUTRICE-
Finalmente ma proprio FINALMENTE si sono baciati!! Era anche ora!!
Come sempre vi ringrazio e spero che il capitolo vi sia piaciuto!
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The right choices - Lawlight
FanficL non faceva altro che pensare a Light. Colui sospettato di essere Kira. Credeva che il suo pensarlo assiduamente fosse dovuto proprio a questo sospetto. Ma forse si sbagliava, forse dietro c'era qualcosa di più, una ragione in più che lo spingeva a...