Erano ormai passati giorni dalla conversazione al telefono che Luke aveva origliato per Light. Da quel giorno quest'ultimo aveva tentato in tutti i modi di farsi dire di più da L, cercando di utilizzare domande a trabocchetto. Non è nemmeno necessario dire che L non si era fatto ingannare e non aveva dato alcun tipo di informazione all'amico troppo curioso.
Per Light rimaneva un'uinica possibilità: avrebbe provato ad essere diretto, il più diretto possibile, senza più tanti giri di parole. Ovviamente omettendo il motivo per il quale era necessario sapesse. Non voleva di certo rischiare di essere scoperto sul più bello. Una volta avuti nome e cognome di quella fantomatica persona, per trovarla non ci avrebbe messo tanto tempo ed a quel punto l'avrebbe uccisa senza esitazione. Se l'intenzione di L era quella di passare a qualcun'altro, che non facesse parte del Quartier Generale, i dati dell'indagine, la battaglia non avrebbe mai avuto fine.
Era necessario anche trovare un modo per ucciderla senza che i sospetti ricadessero nuovamente e questa volta con più decisione su Light, ma a questo ci avrebbe pensato solo in un secondo momento.
Camminava per quelle grandi stanze che comprendevano il Quartier Generale sempre alla sua ricerca, alla ricerca di L. I due non facevano altro che cercarsi, trovarsi, poi la maggior parte delle volte ignorarsi. Dopo i fantomatici baci aleggiava sempre imbarazzo quando erano vicini l'uno all'altro.
Era ormai passato qualche minuto da quando Light si era messo alla ricerca di L; nonostante avesse passato l'ultimo anno praticamente sempre in quell'edificio, per lui era ancora difficile distinguere le diverse stanze visto che erano quasi tutte uguali. Dopo aver ispezionato anche la cucina, pensò che l'unico posto in cui L si sarebbe potuto trovare sarebbe stata la sua stanza: se non lavorava e non mangiava, di sicuro dormiva.
Individuò il corridoio che l'avrebbe condotto nella camera da letto, avanzò a passo sicuro. La porta era chiusa, perciò bussò in attesa; quasi nell'istante in cui allontanò la mano dalla porta, questa si spalancò e dall'altra parte apparve un L assonnato. L'interno della camera alle sue spalle era buia, perchè, nonostante fosse pieno pomeriggio, le tapparelle erano abbassate. L aveva i capelli tutti scompigliati e le sue solite occhiaie persistenti. Gli sbadigliò praticamente in faccia e, senza dire nulla lo fece entrare. A Light non balenò nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di sedersi sul letto, per evitare inconvenienti, perciò prese posto nella sedia al fianco del letto.
Ad L scappò un sorriso, successivamente si sedette sul comodo materasso rivolgendo strane occhiatine al ragazzo di fronte a lui.
Light distolse lo sguardo, fingendosi annoiato e disinteressato. Quello era il momento che stava attendendo: quel giorno avrebbe sicuramente scoperto l'identità della persona all'altro capo del telefono.
-Allora Ryuzaki, tu una volta mi dissi che ero il tuo unico amico-
L si portò la mano sotto al mento assumendo un'espressione pensosa
-Ehm...ah. Sì. Mi ricordo, perchè?-
Doveva agire. All'istante.
-Mi chiedevo se, in realtà, oltre a me, tu avessi altri amici ma non me l'avessi detto- cercò di apparire il più distaccato possibile e stese la schiena nello schienale della sera per mascherare una scioltezza che, in realtà non possedeva. Si doveva fingere rilassato.
-Dopo tutti i giri di parole che mi hai proposto in questi giorni, finalmente ti sei deciso ad essere diretto- A Light ribollì il sangue nelle vene, se avessse potuto, l'avrebbe ucciso all'istante. Forse. Se L già sapeva dove Light volesse arrivare, perchè non gli aveva dato le risposte che cercava? D'altra parte si fidava di lui, giusto? Light rimase immobile e non rispose alla domanda a lui posta guardando solo il suo interlocutore leggermente in cagnesco.
-Sei, per caso, geloso?-
Ecco L di nuovo in azione con le sue "assurde" ipotesi. Come sempre più spesso accadeva in quel periodo, Light ebbe l'esigenza di spaccare qualcosa, qualunque cosa; ma non sarebbe stato tanto stupido da cedere a certe frecciatine. Si limitò a mantenere un tono pacato e ad aggiungere -No, assolutamente. Solo curiosità.- attese un po' poi aggiusnse -Perchè, sai, io ho altri amici. Volevo semplicemente sapere se gli avessi anche tu- poi guardò L. Lo guardò alla ricerca di una reazione. In quei pochi minuti passati a parlare con lui il suo scopo iniziale era radicalmente cambiato. In quel momento era alla ricerca di qualcos'altro. Non gli interessava più l'identità della persona misteriosa. Gli interessava sapere se L era geloso, se era possibile essere ben più che semplici amici...
Ma cosa andava a pensare? Anche lui era ignaro della risposta ed in quel momento non gli importava più di tanto; sarà stato per la luce soffusa della stanza, per la presenza di L...non lo sapeva e non era quello il momento per scoprirlo.
-Sì. Sì, sono geloso.- il tono con cui L rispose lo lasciò di stucco, quasi come gli avesse letto la lista della spesa: tranquillamente ed in modo apatico, come la sua espressione dopo questa aperta confessione.
Light, ancora una volta, rimase stupito dalla schiettezza di L ed aprì lievemente la bocca lasciando il viso in balia dello stupore.
L si avvicinò rapidamente al ragazzo, di nuovo. Quella sarebbe stata la terza volta? Si sarebbero baciati una terza volta? Preso com'era Light non sarebbe stato capace nemmeno quella terza volta di respingerlo. Quando le labbra si sfiorarono, vennero inebriati l'uno dell'odore dell'altro e provarono un moto di passione irresistibile. Light spintonò L nel letto quasi con ferocia. L era totalmente succube dell'altro e gli allacciò le braccia dietro al capo approfondendo il bacio.
TO BE CONTINUED...
-SPAZIO AUTRICE-
Eheheheheheh mi dispiace ma il resto si vedrà nel prossimo capitolo.
Prima di tutto mi scuso per il ritardo ma ho avuto veramente poco tempo, poi volevo dire che tra pochi giorni andrò in vacanza, per cui il prossimo capitolo uscirà in ritardo, probabilmente alla fine della settimana prossima o quella dopo ancora.
Scusate tanto!!!
Ci si rivede al prossimo capitolo!! :)
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The right choices - Lawlight
FanficL non faceva altro che pensare a Light. Colui sospettato di essere Kira. Credeva che il suo pensarlo assiduamente fosse dovuto proprio a questo sospetto. Ma forse si sbagliava, forse dietro c'era qualcosa di più, una ragione in più che lo spingeva a...