Cap. 14 - Anonimo al telefono

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L era assorto nei suoi pensieri. Stava pensando a quanto sarebbe bello poter passare ancora tanti momenti come quello della sera precedente insieme a Light. Un velo di tristezza si posò sopra i suoi occhi, ormai era consapevole della sua fine tanto vicina, quasi palpabile. Il suo umore cambiava in maniera impressionante. Alternava i dolci pensieri di Light con quello triste della sua fine. Quando quest'ultimo si faceva strada travolgendo gli altri, con esso arrivavano anche tutte le paure ed inquietudini tenute, fino a quel momento, coperte e mascherate da uno strato di indifferenza. Ma anche per il grande L era difficile rimanere indifferente davanti alla prospettiva di una morte ormai certa.

Era il momento di fare ciò che andava fatto. Doveva passare il testimone prima che fosse troppo tardi.

* * *

Light se ne accorgeva. Si accorgeva dell'umore di L. Stava così per colpa sua, o meglio sua sotto le vesti di Kira. Continuava a ripetersi di fregarsene e di fare ciò che doveva essere fatto, di mettere fine alla vita di L una volta per tutte. Superato anche quell'ostacolo ce l'avrebbe fatta. Non poteva rovinare tutti i suoi piani per una stupida cotta, per lo più di un ragazzo, per lo più di QUEL ragazzo. Quello che da tempo lavorava per la sua cattura, quello che racchiudeva i tre migliori detective del mondo ed infine quello che l'avrebbe sicuramente scovato se questa storia fosse andata avanti. Ok. La decisione era presa. Quella stessa sera l'avrebbe ucciso.

-Light, vuoi favorire un po' della mia torta?- così L si intromise nella stanza, come anche nella testa di Light.

-Ehm...no grazie-

Forse non era necessario ucciderlo proprio quella sera...o semplicemeente ucciderlo. Ed eccola di nuovo. L'indecisione. Sempre presente.

Quando L ebbe finalmente deciso di lasciare solo il ragazzo, quest'ultimo si rivolse a Ryuk intento a produrre strani versi. Quel dannato Shinigami era tornato insieme al quaderno ed aveva assisstito a tutto senza mai abbandonare Light nemmeno per un secondo. Ovviamente sempre provvisto delle sue infinite battutine. Frustrante.

-Ryuk, sto riflettendo e ti sarei grato se la smettessi di fare versi strani-

-Uff...ma sono a corto di mele! Da quanto non ne vedo una!- neanche il tempo di terminare la frase che iniziò a torcersi su sè stesso in malo modo. Light roteò gli occhi al cielo e si diresse in cucina con l'intento di portare a Ryuk ciò che aveva chiesto. Camminava con la schiena ritta e la sua solita aria formale, accompagnato da Ryuk che ancora soffriva per l'astinenza; quando improvvisamente venne attratto da una stanza buia. Dal suo interno proveniva una voce che conosceva fin troppo bene, la voce di L.

Si avvicinò allo stipide per sentire con chi parlasse, poggiando l'orecchio alla porta.

-Sì, tra poco è il momento...- sentì solo queste poche parole, e non gli bastarono. I suoni erano ovattati ed L parlava a voce troppo bassa perchè si potesse sentire. Immediatamente gli venne un'idea; si scostò dalla porta per poi andare verso Ryuk e sussurrare -Entra nella stanza e cerca di capire cosa sta dicendo e con chi sta parlando-

Inizialmente lo Shinigami non fu molto felice dell'incarico e tentò di contestare

-Non lo so Light, sai sono molto stanco...-

-Dopo avrai quante più mele posso trovare- impossibile resistere a tale tentazione

-Vado subito-

Light attese impaziente il ritorno del Dio della morte. In poco tempo le voci cessarono ed udì dei passi venire verso la sua direzione. Velocemente si decise di spostarsi e si affrettò verso la sua meta principale: la cucina.

Riuscì ad allontanarsi appena in tempo prima che L lo scovasse.

Fu contento di trovare un cesto gremito di mele subito a portata di mano, su di un ripiano accanto al frigorifero. Girandosi trovò dinnanzi a sè l'inquietante viso dello Shinigami che guardava il cesto sognante.

-Ecco a te- disse Light lanciandogli una suculenta mela. Appena la prese in mano gli si illuminarono gli occhi e subito la inghiottì, pronto per averne altre in successione.

-Adesso che sei sazio, dimmi cos'hai sentito.- sentenziò Light.

Ryuk, con ancora la bocca piena, si mostrò disponibile -Era al telefono, ma non ho capito chi ci fosse dall'altro capo...di tanto in tanto c'era qualche interferenza e dalla voce deduco non sia nessuno del quartier generale, nemmeno il suo aiutante, lì, come si chiama? Watari, o almeno così mi è parso-

"Non era Watari? E chi poteva essere? L non aveva altri amici" pensò Light dopo aver assorbito le informazioni appena ottenute

-Ma di cosa hanno parlato?-

-Non so, non ho capito bene...sembra che abbia qualcuno da avvisare dopo la sua morte, magari parlava con un'agenzia di pompe funebri-

Ryuk finì la sua mela soddisfatto e subito si allungò per prenderne un'altra.

Ora Light era finalmente sicuro di dover aspettare prima di uccidere L, doveva scoprire chi era la persona da avvisare. Levò un sospiro di sollievo per aver potuto allungare il tempo dell'attesa con un motivo valido.

-La sua morte dovrà aspettare- affermò a Ryuk, cercando di nascondere quella nota di felicità. Lo Shinigami ridacchiò per la situazione incasinata ed, a suo parere, interessante e divertente; infine commentò, sempre con il suo tipico ghigno:-E tu ne sei contento, giusto?-


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