-Siamo d'accordo, allora. -una piccola pausa -Domani ti invierò tutto il materiale per lavorare sul caso.-
Uscì dallo stanzino e girò la testa a destra e a sinistra per controllare che nessuno fosse nei paraggi. Nessuno.
Prese il lungo corridoio che conduceva all'uscita ed abbandonò l'edificio ormai diventato la sua casa.
Il tempo non era dei migliori, non prometteva bene. Le nuvole erano alte in cielo e piene d'acqua. Da lì a poco la pioggia avrebbe iniziato a scrosciare impetuosa abbattendosi su qualunque cosa intralciasse il suo percorso.
L proseguiva il suo cammino a testa bassa, concentrandosi sulle mattonelle che davano forma al marciapiede. Camminava senza una meta, probabilmente per riordinarsi la testa.
Per la prima volta dopo tanto tempo, anzi forse per la prima volta in assoluto si sentiva felice. Light lo rendeva felice, nonostante fosse temporaneamente arrabbiato per essere tenuto all'oscuro dal suo piano. Gli sarebbe passata quando avrebbe trasferito le informazioni.
Ancora doveva prendere una decisione, chi sarebbe stato il prescelto per risolvere l'indagine al suo posto? Mello o Near?
Erano entrambi astuti, intelligenti, geniali ma totalmente differenti. Entro due giorni doveva una decisione al suo vecchio orfanotrofio.
Immancabilmente il pavimento si riempì di pozze d'acqua ed L sentì la mancanza dell'ombrello appigliato all'attaccapanni; malgeado ciò non rallentò il passo e non riprese la strada del ritorno. Quel tempo se l'era ritagliato per prendere una decisione e si ripromise di non tornare indietro finchè non fosse stata presa.
Mello era forse più propenso all'azione di Near e più istintivo, ma l'altro sapeva prendersi il giusto tempo per riflettere prima di agire.
Improvvisamente non sentì più la pioggia picchiettargli il capo. Alzò gli occhi, stupito e vide un ombrello scuro a ripararlo, completamente diverso dal suo.
Light era al suo fianco e gli rivolse un sorriso. Il suo cuore si rempì di gioia alla vista di quel sorriso, si scoprì più felice del previsto notando l'umore migliorato di Light. Forse non era più arrabbiato, forse aveva intuito che ogni azione che stava compiendo, la stava compiendo per lui, per stare sempre insieme a lui.
Ricambiò il sorriso, sapendo non sarebbe mai stato tanto luminoso quanto quello di Light. Si sentì cingere le spalle e non gli passò nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di scostare il braccio di Light.
Il silenzio era padrone, non un silenzio imbarazzante ma un silenzio di pace, uno di quelli che si ha paura ad interrompere. Era come vivere in un sogno, con Light al suo fianco, la pioggia a rendere il tutto offuscato. Un sogno da cui mai si sarebbe voluto svegliare. Chiuse gli occhi dimenticando Near, dimenticando Mello. Chiuse gli occhi e si fece trasportare dal momento.
* * *
L si accorse che Light era diverso dal solito, più dolce, più aperto. Ad L piaceva credere che fosse proprio lui l'artefice di quel cambiamento radicale e forse aveva ragione.
Quando tornarono nell'edificio che ormai rappresentava la loro casa, l'oscurità aveva già preso possesso del cielo e tra poco sarebbe stato il momento di coricarsi.
Si separarono per andare ognuno nella propria stanza come ogni notte: erano ancora fidanzati alle prime armi e molto impacciati per cui non avevano ancora raggiunto l'obiettivo di dormire insieme. L non si aspettava di certo una mossa così repentina da parte dell'altro, era conscio del fatto che ci sarebbe voluto del tempo e per ora gli bastava quello che già possedeva.
Una volta lavato ed indossato il pigiama si infilò sotto le coperte. Quel pomeriggio non aveva avuto modo per prendere una decisione sul suo successore e pensò che fosse d'obbligo ragionarci prima dell'arrivo dell'indomani.
Come se non avesse formulato certi pensieri, la porta della sua camera si aprì. Per la seconda volta in quel giorno Light era riuscito a sorprenderlo e a superare le sue aspettative. Silenziosamente si avvicinò al letto di L e scostò la coperta così da potersi posizionare al suo fianco. L lo guardò come mai aveva guardato nessun altro e col suo solito tono di voce gli si rivolse : -Non mi aspettavo di vederti-
Light sorrise, lo stesso sorriso di quel pomeriggio se non più luminoso e gli rispose accarezzandogli i capelli sparpagliati sul cuscino
-Anche se ti è quasi impossibile crederlo, ci sono tante cose che non ti aspetteresti-
Dopo queste parole lasciarono entrambi spazio al silenzio ed L si addormentò tra le braccia di Light, con ancora le sue mani sui capelli e la testa appoggiata al suo petto.
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The right choices - Lawlight
FanfictionL non faceva altro che pensare a Light. Colui sospettato di essere Kira. Credeva che il suo pensarlo assiduamente fosse dovuto proprio a questo sospetto. Ma forse si sbagliava, forse dietro c'era qualcosa di più, una ragione in più che lo spingeva a...