Cap. 20 - Fine

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-Siamo d'accordo, allora. -una piccola pausa -Domani ti invierò tutto il materiale per lavorare sul caso.-

Ryuk terminò di ascoltare la conversazione ed andò da Light, pronto a raccontargli ogni cosa, nei minimi dettagli.

* * *

-Prima consegnami le mele che mi hai promesso- disse Ryuk, una volta che si trovò al cospetto di Light, il quale, senza indugio, gli porse una cassa gremita di mele rosse. Ryuk si mise a mangiarle con gusto e farfugliò parole inizialmente incomprensibili, che acquisirono un senso una volta che smise di masticare.

-Sei facilmente corruttibile, in fin dei conti- commentò Light una volta che ebbe ascoltato per filo e per segno la conversazione origliata da Ryuk, in tono troppo tranqillo considerata l'attuale situazione .

Era certo che L nascondesse qualcosa, solo sperava che il tutto non fosse tanto allarmante. Ora che aveva svelato il mistero dell'uomo misterioso, non doveva far altro che sistemare la faccenda. Semplice...

Si portò ancora una volta le mani ai lati della testa, sconcertato ed iniziò a gridare vari insulti contro lo Shinigami, abbandonando il tono pacato di prima: -È solo copa tua, lurido mostro! Se non mi avessi consegnato questo stupido quaderno, ora non sarei messo così- Ryuk non parve arrabbiato a sentite le sue parole, forse apparve leggermente divertito.

-Tecnicamente l'hai preso tu, io non ti ho dato proprio niente...anzi ti ho pure aiutato dicendoti il vero nome di L- si bloccò solo per ingozzarsi ancora di mele, poi continuò: -Io ti avevo avvertito: "chiunque entri in possesso del Death Note proverà una sofferenza ed un terrore che solo chi ha usato il quaderno può comprendere"-

Ryuk gli aveva dato il nome, questo era un fatto ma aveva compiuto quell'azione solo perchè aveva notato la riluttanza di Light verso quel particolare assassinio.

Light lo ascoltò ed, inaspettatamente, iniziò a singhiozzare. Si tirò ciocche di capelli, tanto forte da fargli male -Dovrò uccidere L- disse con voce flebile, poi lo ripetè ancora una volta con voce più alta, poi ancora, e ancora, e ancora, fino ad urlare. -Via!- gridò, in seguito, contro Ryuk con l'intento di scacciarlo.

Quando fu solo pianse fin quasi a prosciugarsi, ma pensò di non avere altra scelta. Vivere per il resto della vita in galera lontano da L e dalla sua famiglia, o vivere da uomo libero comunque senza L ma con la sua famiglia? La scelta era facile, ma faceva male. Provò a tirarsi su di morale constatando che, senza L tra i piedi avrebbe potuto riprendere il piano originale e tornare ad essere Kira. La cosa non lo consolò come previsto.

Trascorse gli ultimi attimi con L standogli il più vicino possibile, nonostante si accorse che la sua vicinanza gli procurava solo più dolore. Nonostante questo non si poteva più permettere di perdere nemmeno un secondo con lui prima della sua morte.

Sperò che il tempo rallentasse, senza successo. Molte volte gli capitò di sviare e cambiare idea, di credere che ci fosse un altro modo; puntualmente tornava sui suoi passi sempre più amareggiato.

* * *

Il fatidico giorno arrivò, la fatidica ora si presentò più veloce che mai.

Light prese il Death Note che ormai non maneggiava da molto tempo. Le mani tremarono, il respiro velocizzò. Come prima cosa scrisse il nome di Watari, cosicchè anche quella minaccia sarebbe stata bloccata per sempre, poi si vide costretto a scrivere il nome di L. Prima di farlo, però, credette che ripensare ai momenti con lui fosse un modo per dirgli addio ma non ci riuscì. Quei ricordi gli dolevano troppo. Scrisse il nome tanto velocemente che quasi non si accorse di aver appena condannato a morte certa colui che amava. Inserì l'orario perchè non voleva avvenisse da lì a 30 secondi e soprattutto non voleva morisse solo.

Non seppe dove trovò le forze per alzarsi dalla sedia sulla quale si era seduto in precedenza, ma lo fece. Si avviò verso la stanza indicatagli da Ryuk senza sapere bene cosa fare o dire.

Appena entrò lo vide. Era seduto su una sedia girevole, tutto concentrato verso lo schermo del computer. Ricacciò le lacrime indietro e respinse il groppo alla gola.

Si aspettava di provare compassione, di cambiare opinione all'ultimo minuto, di...non lo sapeva nemmeno lui ma mai si sarebbe aspettato di provare rabbia. Rabbia perchè quell'individuo gli aveva permesso di innamorarsi, perchè gli stava rovinando la vita e perchè gli rendeva tutto così difficile. Avrebbe voluto non conoscerlo mai, avrebbe voluto che Ryuk gli svelasse fin da subito il suo nome per ucciderlo prima che il tutto accadesse.

-Cos'è questa storia Ryuzaki?- disse ad L con una freddezza che gli fece accapponare la pelle. Quest'ultimo si girò e lo fissò, parve preoccupato all'inizio, poi il suo viso si rilassò, quasi si addolcì

-Sarebbe stato meglio tenerti all'oscuro di tutto...ma, dato che ti trovi qui non credo sia più possibile.-

Light non si scompose, era conscio del fatto che se l'avesse fatto, se si fosse scordato della rabbia che provava in quel momento, si sarebbe lasciato andare a lacrime infinite. Non se lo poteva permettere. Mantenne il tono duro di poco prima: -In realtà, credo di sapere già tutto-

L non sembrava preoccupato, evidentemente era riuscito a fidarsi di lui ciecamente, proprio in questi suoi ultimi minuti di vita. Ciò a Light fece male e dovette combattere per rimanere concentrato sulla furia, purtroppo affievolita, che provava nei suoi confronti.

Non sarebbe riuscito a mantenere questa sua forma tanto composta per molto, davanti allo sguardo di L. Controllò l'orologio per contare i minuti rimantenti; quasi gli venne un colpo quando scoprì che tra meno di un minuto L non sarebbe più esistito.

-Light ma...perchè fissi l'orologio?-

Queste parole, le ultime che L pronunciò, colsero Light di sorpresa. Non rispose. Non riusciva a parlare, la voce non voleva proprio saperne. Il primo a sentirsi male fu Watari che, dall'altra parte del monitor, aveva iniziato a contorcersi. Colse orrore nel viso di L che, in un attimo, sembrò aver capito ogni cosa.

Rimase impassibile anche quando cadde dalla sedia non riuscendo più a reggersi davanti a lui, tenendosi il petto. Light gli si avvicinò e lo guardò negli occhi. Non voleva che morisse solo. Non voleva che morisse. Capì di aver sbagliato solo quando fu troppo tardi, mentre lo vide esalare l'ultimo respiro.

* SPAZIO AUTRICE *

Così finisce questa storia, fin troppo triste forse anche per me...Scusate!

Ringrazio tutti coloro che hanno seguito la storia!! GRAZIE MILLE A TUTTI!!!!!!!!

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