capitolo 8

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Tehyung, prima di scendere, ritornò nella sua stanza per calmarsi. Si guardò allo specchio e notò di avere il viso rosso, i capelli scompigliati e sul collo i succhiotti fatti dal suo maggiordomo.
«Nonono, cazzo. E ora come glielo spiego a mia madre? Non ci credo, quel piccoletto è scatenato. Però, devo ammettere che è stato fantastico, avrei voluto continuare, ho ancora il suo profumo sul corpo.» rise.
« Jeon Jungkook, avremo modo di conoscerci meglio.» pensò.

Decise di indossare un maglione con il collo alto per nascondere i segni, pettinò i capelli, si sciacquò il viso e si diresse al piano di sotto.

«Quanto ci hai messo, non hai capito che odio aspettare? Quante volte ancora dovrò ripeterlo?» disse la madre con un tono arrogante.
«Ciao anche a te, mamma. Che bella serata, vero?» si avvicinò per darle un freddo bacio sulla guancia. «Non arrabbiarti, ti si aggiungerà un' altra ruga sul tuo bel visino.»
«Smettila di fare il simpatico. Me ne andrò subito, sono solo venuta ad informarti del fatto che la tua ragazza Jennie sta ritornando dall' America. I suoi genitori vogliono che stia qui con te per quattro giorni, poi ritornerà a casa.»

Ecco, un' altra seccatura. Taehyung non sopportava Jennie, non provava nessun sentimento nei suoi confronti. Era la sua ragazza perché è stato costretto dai suoi genitori dato che suo padre è molto ricco ed è uno dei soci più importanti della sua famiglia.
È chiaro che né sua madre né suo padre fossero al corrente dell' omosessualità del figlio.

«Mi dispiace mamma. Ho molto lavoro da svolgere, starò a casa per poco tempo, giusto per riposare.» cercò di convincerla.
«Non mi interessa, lei rimane qui. Questa è casa mia e decido io se ti piaccia o no.» disse seccata la donna.
«Va bene, però poi che non si lamentasse e non mi venisse a dire che non la calcolo.»
«Cerca di farlo, non è un mio problema. Ora me ne vado, arrivederci.» e uscì dalla stanza.

«Che donna odiosa, non l'ho mai considerata come una madre e mai lo farò.» pensò.

Detto questo risalì e ritornò nella sua stanza. Non riusciva a chiudere occhio, ripensava a tutti i suoi problemi, a Jungkook e a quello che era successo poco prima di incontrare sua madre.
Non capiva perché si sentisse cosi, desiderava vederlo, toccarlo, baciarlo per un' altra volta.
Immediatamente si precipitò in camera del ragazzo che stava dormendo.
Sembrava un bambino. Si avvicinò e gli accarezzò le guance, i capelli e poi si soffermò sulle sue labbra.
«Così perfette, sei stupendo.» bisbigliò e si avvicinò per regalargli un tenero bacio che mai aveva dato a qualcuno in un modo così diverso.

«S-signorino, che ci fa lei qui? È tardi, non dovrebbe già stare a letto?» domandò il più piccolo appena svegliatosi.
«Non riesco a dormire, ho troppi pensieri che occupano la mia testa.» rispose il più grande.
«Del tipo?»
«La mia ragazza sta per ritornare in Corea, è stata per due anni in America a fare la modella. E ora dovrà vivere in questa casa per quattro giorni.» dopo sospirò.
«Ragazza? Ah, non sapevo fosse fidanzato.» si rattristò Kookie.
«Già, ma non sono innamorato di lei, io sono gay.» affermò. «I miei genitori non lo sanno e mi hanno cercato una ragazza. Tutto questo per i soldi.»

Il piccolo voleva andarsene prima che fosse troppo tardi. Non voleva innamorarsi di Taehyung e soffrire per lui. Per evitare questo avrebbe anche lasciato il lavoro.

«Jungkook dormi con me, vieni nella mia stanza.» gli chiese
«Non posso, lei è fidanzato. Non sarebbe giusto nei confronti della signorina.»
«Non mi interessa. Hai già dimenticato che devi fare ciò che ti dico? Questo è un ordine del tuo padrone, sei il mio cagnolino e mi devi obbedire.» gridò. Era deluso dalla sua risposta, pensava che lo volesse anche lui.

Detto questo prese Jungkook in braccio e se lo portò nella sua camera.
Lo posizionò sul letto e lo baciò. Era un bacio passionale, forte. Jungkook si rese conto che era il suo capo a dominare, non poteva farci niente, ma a lui andava bene così.

«Non riesco a starti lontano oggi.» disse Taehyung
«S-ignorino, la smetta di toccarmi, per favore. Se perdessi il controllo non so cosa potrei farle.»
«Non aspetto altro, Jungkook. Perdi il controllo.»

Butler -VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora