«Jungkook! Jungkook! Dove ti sei cacciato?» gridò preoccupata.
«Eccomi signora Min, sono qui, mi ero perso, questa casa è enorme.» rispose.
«È vero, ma ti ci abituerai, ecco la tua divisa. Dovrai indossarla sempre quando lavori, il signorino Kim ci tiene molto. La tua stanza è vicino alla sua essendo il suo maggiordomo.»
«Come? La mia stanza? Dormirò qui?» chiese incredulo. Non si aspettava di dover vivere lì e per di più non si aspettava di avere la camera vicino a quella del suo capo.
Era spacciato, decisamente spacciato.«Certo Jungkook, che pensavi? Di fare il maggiordomo solo per poche ore al giorno? Vivrai qui. Il tuo giorno libero sarà il sabato. Adesso io devo andare, domani mattina puoi andare a casa a prendere tutto ciò che ti serve. Ora, vai a riposarti, sarai stanchissimo.» gli accarezzò la folta chioma di capelli.
Quella donna era così gentile, così bella, gli trasmetteva calma, gli ricordava la dolcezza della sua mamma prima che quest'ultima lo cacciasse di casa a causa della omosessualità.
Salutò la signora e si diresse verso la sua stanza.Durante il tragitto incontrò quel ragazzo. Jin. Si fermarono e si osservarono.
«Allora tu sei quello nuovo, vero? Beh devo dire che non sei male, Taehyung ti avrà già messo gli occhi addosso. Ha sempre avuto un debole per i ragazzini come te, comunque io sono Kim Seokjin, piacere di conoscerti.» disse il rosa.Quel ragazzo era veramente bellissimo, capelli rosa, spalle larghe, labbra carnose e pelle chiara. Non gli stupiva il fatto che fosse il preferito del capo. Però perché Jin chiamava il signorino Kim con il suo nome, perché tutta questa confidenza? Che siano fidanzati? Neanche la signora Min lo chiamava per nome eppure lei lo conosceva da quando aveva un anno.
«Ci sei?» lo richiamò il maggiore.
«Oh si scusami, io mi chiamo Jeon Jungkook, il piacere è tutto mio.» rispose.
«Ok Jungkook avremo modo di conoscerci. Ora, però, devo uscire un attimo per fare delle commissioni a Tae. Ci vediamo.» e scappò via.Arrivato nella sua camera, Jungkook si buttò sul letto. Era esausto, voleva dormire e non svegliarsi più. Ma il suo desiderio non si avverò a causa di qualcuno che bussò alla porta.
Si alzò e aprì. Quando vide chi era il suo cuore smise di battere.«Che c'è? Troppa bellezza per te? Non fai entrare il tuo capo?» gli disse Taehyung con un sorrisino perverso.
Jungkook lo fece entrare.
«S-signorino, cosa ci fa nella mia stanza, le serve qualcosa?» balbettò.
«Non c'è un motivo particolare, sono solo venuto a controllare e a sapere come ti stessi trovando, la camera ti piace?»
Annuì.Si sedette sul letto e fece segno a Jungkook di avvicinarsi.
Dopo che questi furono vicini, Taehyung iniziò:
«Ogni mattina mi dovrai svegliare alle otto in punto né un minuto in più né uno in meno, ci siamo intesi? Dovrai vestirmi, truccarmi, preparare la colazione, il pranzo e la cena. Eseguirai tutto ciò che ti ordino, per esempio se ti dico di venire a fare il bagno insieme a me, lo farai, se ti dico di spogliarti davanti a me, lo farai, se ti dico che devi baciarmi, lo farai, se ti dico che devi scopare con me, lo farai, è chiaro? Se non mi obbedirai ti butterò fuori da qui e ritornerai a fare il disoccupato.» disse. «E poi, un' ultima cosa: sei solo mio. Non devi sentirti con nessuno, farti toccare, uscire senza il mio permesso. Non mi piace condividere, non mi è mai piaciuto.»Jungkook, incredulo, non sapeva se accettare o scappare. Se avesse acconsentito sarebbe diventato uno schiavo, se non lo avesse fatto si sarebbe ritrovato in mezzo alla strada.
Senza pensarci due volte accettò.«Bene, Jungkook. Ora, vediamo se hai capito. Spogliati.» ordinò Taehyung.
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Butler -Vkook
FanfictionDove Jungkook si ritroverà a fare il maggiordomo di Kim Taehyung... SMUT, BOYxBOY