capitolo 12

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Junkgook's pov

È passato un anno. Un anno da quando ho lasciato il lavoro da maggiordomo. Un anno da quando sono scappato da lui per quello che mi ha fatto. Si, lui. Kim Taehyung, il diavolo in persona. Ora posso dirlo per certo.

So che non avrei dovuto reagire in quella maniera ma, mi sono sentito tradito? Anche se noi non eravamo niente, io forse ci speravo.
Mi sono ritrovato nei guai, ho sofferto, lo ammetto.
Però, da persona matura quale sono, ho accettato le conseguenze delle mie azioni.

Dovevo dare ascolto a Jimin che, da buon amico, mi aveva avvertito, ma io ho fatto di testa mia, come al solito.
Devo dire che non è stato semplice dimenticarlo, ma neanche impossibile perché lo conoscevo da poco tempo.
Non ne ero innamorato ma ho sentito strane emozioni per quello stronzo, è vero, non lo nego. Per un attimo avevo pensato che anche lui stesse iniziando a provare qualcosa per me, ma mi sbagliavo.

Ormai per me è una storia passata.
Sono cambiate tante cose in un anno e ne sono felice. Davvero.
Dopo quell'episodio, ho voluto riprendere in mano la mia vita.
Ho incontrato un ragazzo, me ne sono innamorato e adesso lavoro nella sua farmacia.
Si chiama Namjoon, Kim Namjoon.
È alto, magro, capelli neri, un sorriso perfetto che lascia spazio a due bellissime fossette e delle labbra mozzafiato, per non parlare del suo fisico. Non ha niente da invidiare a nessun ragazzo della sua età.

Ci siamo conosciuti grazie a Jiminie. Un giorno mi ha invitato a casa sua e mi sono ritrovato questo gran figo seduto sul divano a giocare ai videogiochi. Mi sono presentato, lui ha fatto lo stesso e da quel momento abbiamo iniziato a instaurare un bel rapporto.
Poi mi ha chiesto di uscire e io ho accettato. È stata la serata più bella della mia vita. Mi ha portato a cena in uno dei ristoranti più costosi di Seoul, mi ha parlato della sua famiglia, di se stesso, di cosa gli piace fare, dei suoi hobby, insomma un po' di tutto.
Dopo la cena, siamo andati a casa sua, avevamo intenzione di guardare un film ma alla fine abbiamo fatto tutt' altro eheh...

È perfetto per me e io sono perfetto per lui. Sono sereno, finalmente ho un lavoro, un ragazzo e un amico che non mi lascia mai. Cosa posso volere di più dalla vita? Niente, perché ho tutto ciò che voglio.

Ma, allora perché sento questa strana sensazione come se mi mancasse qualcosa?

Butler -VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora