Terrore

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Rachel P. O. V.

Come poteva essere successo, mi ero spaventata a morte e di conseguenza ero fuggita in camera mia chiudendo la porta a chiave, avevo spostato collocato una sedia davanti alla porta in modo da rendere più difficile da sfondare, sapevo bene quanta forza Zack possedesse. Lo sentivo già bussare violentemente sulla porta << Ray apri! >> Stava urlando. Tremavo, non volevo che entrasse. Mi accovvacciai sotto la scrivania e portai le mie gambe all'altezza del torace chiudendomi in me stessa come un riccio spaventato dal suo predatore.

Ti prego Zack calmati...

Pensavo tra me con il cuore a mille. Cominciai a udire dei grossi urti sbattere sulla porta, era lui. Non so quanto tempo avrebbe resistito la porta. << Ray, apri cazzo! Non costringermi a sfondare la stanza! >>

Scossi la testa freneticamente. << No! Vattene! Ti prego vattene! >> Urlai io per farmi sentire. Gli urti sulla porta continuavano e man mano stavano diventando sempre più violenti, riuscivo già adesso ad immaginare la faccia di Zack una volta entrato. Mi rannicchiai ancora di più cercando di scacciare via quell'immagine. Passarono pochi attimi prima di vedere la porta aprirsi. La sedia che le avevo posizionato davanti caddé per terra.

Trattenni il respiro, vidi la figura del ragazzo entrare in camera. Non parlai, speravo ancora che non riuscisse a trovarmi.

<< Ray dove sei? >> Chiese lui << Esci fuori, non ti voglio far male >> Continuò ma io non mi mossi, non avevo men che minima intenzione di uscire da quel piccolo nascondiglio, l'unico luogo che sentivo sicuro in quel momento. Il ragazzo camminò un po' nella stanza. Guardò sotto al mio letto, poi nel mio armadio fino ad avvicinarsi alla scrivania. Mi avrebbe trovata. Senza pensare uscii di corsa dal quel nascondiglio dirigendomi verso la porta. Il ragazzo fece un passo indietro, sferrò il braccio verso di me per acchiapparmi ma non ci riuscì. Riuscii a varcare la porta e raggiungere la cucina. << Ray! >> Sentii richiamarmi dall'altra stanza. Continuai a correre dirigendomi verso la porta di casa; non so spiegare il motivo di quella mia fuga improvvisa, non stavo pensando ero solo spaventata. Agivo d'istinto: Scappa e salvati, solo questo pensavo.

Aprii la porta di casa, ero pronta a fuggire quando mi bloccai.

Ma cosa sto facendo...se adesso varco questa porta non so se potrò mai tornare...

Tremavo sapendo di avere pochi istanti per decidere. Mi voltai e vidi Zack raggiungermi. Non fuggii quel giorno, non era mia intenzione scappare. Sebbene l'istinto mi spingesse in quella direzione sapevo che se l'avessi fatto sarebbe stata una scelta azzardata e inutile. Dove sarei potuta andare alla fine?

Richiusi la porta di casa, intanto Zack era uscito dalla stanza e stava attraversando la cucina per raggiungermi. Mi girai verso di lui e lo guardai diritto negli occhi... Zack si fermò davanti a me.

Silenzio, nessuno tra i due disse parlò. Zack si avvicinò a me. << Ray...perdonami... >> Si scusò, sembrava seriamente dispiaciuto. << Cos'è successo Zack? >> Gli chiesi io, non volevo sue scuse ma spiegazioni. Zack scosse la testa. << Non lo so, non capisco più niente, mi sento fuori di testa in questo periodo. Faccio cazzate e non me ne rendo nemmeno conto >> Cercò di spiegarsi in modo vago e confuso. Poggiai una mia mano sulla sua per rassicurarlo << Zack, non devi avere paura di me, io ti conosco, so che non vorresti mai farmi male. Giusto, Zack? >> Notai che il ragazzo non prestava attenzione alle mie parole, pareva immerso nei suoi pensieri. << Fa niente... >> Dissi più a me che a lui.

Perché si comporta in questo modo? Io cerco di aiutarlo e lui non mi dice nemmeno cosa gli prende. Chi si crede di essere? Pensa di poter maltrattare le persone a suo piacimento solo perché è di malumore.

Ero ovviamente arrabbiata con lui ma non glielo mostrai. Tanto non ci avrebbe fatto comunque caso. Decisi di ignorare quell'ulteriore scenata e andarmene direttamente a dormire. Non che potessi fare altro alla fine. Non mi pesava, lo avevo sempre fatto con i miei, accettare tutto e continuare con la mia vita. Pensavo che quel periodo di finzione fosse terminato ma sembra che mi sbagliassi...

Segreti. Angels of Death. (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora