Il compleanno (Prima parte)

396 21 35
                                    

Rachel P. O. V.

Zack mi aveva lasciata davanti scuola. Quando mi salutò riuscì a leggere nei suoi occhi la rabbia nei confronti di Zay. Era seduta su una panchina e ci stava salutando con la mano.

Guardai Zack mentre si allontanava dalla scuola e lo seguii fiché non scomparve completamente alla mia vista. Mancava poco all'inizio della lezione.

Volevo in tutti i modi evitare i contatti con Zay così mi avviai subito verso la classe. Entrai e mi sedetti al mio banco. Un attimo dopo la mia attenione fu attirata dal banco di James. Era vuoto e mai più James si sarebbe seduto su di esso. Più penso a quello che è successo ieri più la cosa mi sembra impossibile. Non riesco proprio a convincermi che James sia morto e la cosa più assurda è che è stata Zay a ucciderlo! Era un deficiente ignorante ma perché arrivare a tanto? Questo mi chiedo più di tutto. Perché ucciderlo?

La giornata non voleva finire mala mia testa era altrove quel giorno.  Quando alla fine la campanella suonò mi alzai dal banco per uscire.

All'uscotra della scuola per mia sfortuna incontrai Zay. Provai a ignorarla camminando a testa bassa ma lei mi bloccò mettendosi davanti ai miei occhi.

Zay: Rachel perché mi ignori?

Ignorai completamente le sue parole le sue parole e la andai avanti. Quando stavo per attraversare la strada Zay mi afferrò il braccio.

Zay: Rachel insomma!

Si stava arrabiando.

Rachel: Lasciami!

Tirai via il braccio ma scivolai a terra cadendo proprio in mezzo alla strada. In quel momento stava arrivando un autobus a tutta velocità. Vidi la morte passarmi davanti agli occhi. Con la velocità di un razzo Zay mi prese in braccio portandomi sull'altro lato della strada. Come aveva fatto?! Era stata più veloce di un ghepardo, nemmeno Zack era così veloce!

Zay mi poggiò delicatamente a terra sul marciapiede.

Zay: Stai bene Rachel?!

Mi chiese terrorizzata. Guardai Zay dritta negli occhi. Non aveva nemmeno il fiatone.

Rachel: Ma...tu...come...

Balbettai. Zay si sedette accanto a me.

Zay: Te l'ho detto Ray io sono la sorella Zack.

Stranamente mi sentivo in dovere di crederle stavolta. Non so perché.

Zay mi sorrise e mi aiutò ad alzarmi da terra.

Zay: Rachel, vorrei mostrarti una cosa. Ti va di venire con me? Dopo ti accompagno a casa.

Mi vennero i brividi. Esitai a rispondere. Zay mi prese gentilmente la mano e mi sistemò i capelli.

Zay: Rachel non succederà nulla fidati di me.

Rachel: Promettimelo.

Risposi alla fine freddamente.

Rachel: Promettimi che tornerò a casa sana e salva.

Zay: Promesso. Allora vieni?

Sospirai ma accettai l'offerta. Zay mi portò alla sua macchina e partì. Ero silenziosa. Non dissi una parola per tutto il viaggio. Quando finalmente Zay parcheggiò la macchina mi fece uscire.

Eravamo arrivate davanti un palazzo simile al mio.

Zay: Seguimi.

Zay andò davanti al portone e lo aprì. Mi invitò a seguirla. Salimmò le scale fino al terzo piano. Le pareti del palazzo erano molto scarne e semplici. Si vedeva che il palazzo era antico. Le mattonelle sul pavimento erano rotte se non stavi attento potevi storcerti una caviglia. Anche le scale erano rovinate. Ovunque c'erano segni di scheggiature.

Segreti. Angels of Death. (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora