La trappola (Prima parte)

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Rachel P. O. V.

Zay quel giorno stranamente arrivò in ritardo. Non capivo perché. Di solito arriva sempre prima dell'inizio della lezione. Era molto stressata quella mattina e si innervosiva facilmente. C'era di sicuro qualcosa sotto e io dovevo scoprire cos'era. Terminò la lezione. Aspettai che tutti uscissero dall'aula per poi andare da Zay. Stava raccogliendo le sue cose dalla scrivania. Vedendomi avvicinarmi a lei alzò lo sguardo verso di me.

Zay: Rachel...ciao.

Mi fece un sorriso forzato. Era ovvio che stava male.

Zay: A Zack è piaciuta la torta?

Scossi la testa ricordandomi la sorte di quel dolce tanto bello e delizioso. 

Rachel: L'ha distrutta...

Fu la mia risposta poi seguita da un sospiro. Anche Zay sospirò. Venne da me e poggiò la sua mano sulla mia spalla. Solo allora notai delle lacrime caderle dagli occhi. Stava piangendo.

Rachel: Zay che succede?

La ragazza si portò il braccio davanti il viso cercando di nascondere le lacrime cristalline che le stavano rigando il viso. Continuò a cercare di asciugare tutte le lacrime. Decisi di passarle un fazzoletto.

Rachel: Usa questo.

Le dissi con dolcezza. Zay si pulì completamente il viso e poi mi parlò.

Zay: Rachel...

Disse con un singhiozzo. Le presi gentilmente la mano cercando di tranquillizzarla. Zay strinse la mia presa facendomi male.

Rachel: Ahia Zay!

Tirai via il braccio per la mano dolorante. Poi quando alzai la testa notai che lo sgaurdo di Zay era cambiato. Era diventata seria e fredda. Mi prese il braccio e mi tirò a forza fuori della scuola.

Rachel: Ma cosa...ehi lasciami!

Quando finalmente fummo all'entrata dell'edificio Zay mi lasciò il braccio. Si girò verso di me sempre con quello sguardo glaciale. Mise le sue mani sulle mie spalle e disse.

Zay: Rachel devi aiutarmi! Zack è in pericolo!

Furono le sue parole. Ebbi paura. Sgranai i miei occhi in direzione di Zay. Mi liberai dalla sua presa e indietreggiai di un passo.

Rachel: Come Zack è in pericolo?! Non ha senso lui stava bene stamattina! Stava tornando a casa...

Stavo urlando, non potevo sopportare l'idea che la persona a cui tengo di più era in pericolo. Zay si agitò ancora di più. Mi tirò nuovamente verso di lei e io non riuscii a finire la mia frase. Zay mi urlò addosso scocciata.

Zay:  Ascolta...è colpa mia ok?! È colpa mia se Zack era furioso e violento in questo periodo, è colpa mia se hai questi segni sul collo e sulle braccia ed è sempre colpa mia se adesso lui è in pericolo. Ho fatto un casino! Sono stata un'idiota!

Zay si abbassò fissando il pavimento. Le sue emozioni, paura e rabbia, erano mischiate assieme in quel momento. Si sentiva in colpa, ma per cosa?

Rachel: Zay...ti prego dimmi cosa succede.

Zay: Rachel, ti posso solo dire che Zack è nelle sue mani e se lo vuoi salvare devi venire con me.

Rachel: CHI?! ZACK È NELLE MANI DI CHI?!

Mi infuriai.

Zay: ....si chiama Daniel Dickens...da te conosciuto come dottor Danny...

Rachel: ...

La sua risposta mi aveva sorpresa a dir poco. Il dottor Danny era ancora vivo...non so come abbia fatto a sopravvivere ma se Zack è nuovamente nelle sue mani allora non è al sicuro...l'unico modo per liberarlo è andare con Zay anche se sono sicura che sia una trappola. Non capivo perché Zay non avesse fatto nulla per salvarlo ma adesso non c'era tempo per rimproverarla e tartassarla di domande. Dovevo salvare Zack.

Strinsi la cartella ricordandomi che al suo interno tenevo ancora nascosto il coltello di Zack. Non era un'arma molto potente ma per ora era l'unica a disposizione. Feci un sospiro prima di rispondere.

Rachel: Verrò...a patto che Danny libererà Zack...

Zay mi accompagnò alla sua auto e partì subito.

Zack, io...ti salverò.

Finalmente sono riuscita a pubblicare un capitolo.

Al prossimo capitolo.

Segreti. Angels of Death. (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora