Natsuri

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La giornata di lezione finì. La nostra nuova insegnante varcò la porta e se ne andò. In classe scoppiò molto trambusto, tutti gli studenti iniziarono a porsi domande su quello che stava succedendo, la morte del sensei aveva fatto spaventare la maggior parte di loro.

<< Silenzio!!! >> La voce di Natsuri fece sprofondare la classe in un silenzio tombale. La capoclasse salì in piedi sulla cattedra e ci scrutò tutti quanti. Quando fu certa di avere la totale attenzione allora parlò << Dunque >> Yuki e Kiki intanto si erano sedute sulla cattedra letteralmente ai piedi della loro leader. << E' chiaro che sono accaduti fatti di cui non capiamo molto. La morte inaspettata del nostro sensei ci ha colti tutti alla sprovvista, me compresa. Ma questo non significa che ci si può disperare in questo modo indecente! >> Fece una pausa in modo che i ragazzi assorbissero le sue parole e riflettessero. << Il nostro sensei non c'è più e piangeremo tristemente la sua scomparsa, ma sapremo comunque andare avanti. Sono certa che presto la polizia riuscirà a trovare il colpevole e lo rinchiuderà in modo che non possa più far del male. Quindi vi dico cari compagni, evitate di far circolare voce su quest'episodio per la scuola. Rischierebbe di rovinare la nostra immagine di classe. Promettete invece che vi impegnerete ancora di più d'ora in avanti per onorare il nostro Sensei! Onore al sensei! >> Natsuri alzò la mano a pugno << Onore al sensei! >> Urlarono Yuki e Kiki dopo di lei. << Onore al Sensei >> Ripeté Natsuri. Tutta la classe si unì a loro << Onore al Sensei! >> Gridarono << Onore al Sensei >> il coro si ripeté più volte finché Natsuri non scese dalla cattedra. << Bene, e ora a pulire. Voglio che la classe splenda come uno specchio! >>

Tutti si alzarono e cominciarono a pulire l'aula come ogni giorno. Alcuni dei ragazzi si occuparono del corridoio il resto invece pensava a ripulire l'aula dividendosi i lavori.

Pulii il mio banco cancellando le scritte e mi avviai verso l'uscita. Stranamente Natsuri non era nei paraggi, mi girai a cercarla più volte ma non la vidi. Mi diressi verso il cancello della scuola ma mentre avanzavo inciampai su qualcosa e caddi per terra. Sentii le risate acide di Yuki e Kiki alle mie spalle. Mi rialzai da terra in silenzio e le guardai con superficialità << Seriamente lo sgambetto ragazze? Non vi sembro un po' cresciuta per scherzi del genere? >> Yuki smise immediatamente di ridere e mi diede una spinta verso il muro. Mi bloccò con una gamba << Non provare a giocare con noi Gardner, o non ti prenderai solamente dei banali sgambetti >> Abbassai lo sguardo << Se vuoi picchiarmi accomodati pure, non ti bloccherò >> Yuki alzò la mano per darmi uno schiaffo ma fu fermata da Natsuri. << Yuki cara, cosa stai facendo? Sbaglio o ti avevo detto solo di bloccare Gardner. Solo! >> Yuki abbassò la mano e si scusò subito. Natsuri le accarezzò dolcemente la testa << Nessun problema >> Congedò sia lei che Kiki, poi si rivolse a me. << Ora siamo solo io e te...Gardner >> La sua voce non era amichevole, anzi pareva minacciosa. << Dimmi se sai qualcosa della morte del sensei >> Rizzai la testa. Era davvero questo che voleva da me? << Non so niente >> Risposi subito ma Natsuri mi prese per il collo << Non mentirmi Gardner! Tu sei stata l'ultima a vedere il sensei ieri pomeriggio quindi devi sapere per forza qualcosa! >> Tossii << Ti dico che non so niente Natsuri...te lo assicuro... >>

Natsuri non si convinse, mi strinse ancora di più fino a togliermi il respiro << Tu menti! So che è così! Avanti parla! >> Avrei voluto respingerla in qualche modo ma non avevo forze sufficienti, lei era molto più alta e più forte di me. Se solo avessi avuto una pistola dietro, si sarebbe pentita di tutto quanto. Ma io non ero più così, la vecchia me era scomparsa. Avevo deciso io di cambiare, di trasformarmi in una semplice ragazzina delle medie con poche armi a disposizione. Come potevo difendermi?

<< Cosa sta succedendo qui?! Natsuri che combini?! >> Dietro di noi vidi arrivare la nuova sensei. Natsuri mi lasciò il collo e si avvicinò al mio orecchio << Parla e sei morta >> Sussurrò. La figura della professoressa si avvicinò. << Cosa succede? >> Chiese a Natsuri. La capoclasse fece qualche passo indietro, assunse uno sguardo innocente e gentile. << Nulla, stavamo solo chiacchierando signorina sensei. >> Sorrise allegramente. Quanto poteva essere falsa una ragazza come lei? Natsuri mi guardò << Beh è stato un piacere Rachel, ci vediamo domani >> Mi diede una pacca sulla spalla e si avvicinò nuovamente all'orecchio << Non finisce qui, te lo garantisco... >> Soggiunse con tono grave. Prima che potessi ribattere la capoclasse era già scomparsa dietro il cancello della scuola. Eravamo rimaste sole, io e la sensei. << Stai bene Rachel? >> La ragazza corvina si abbassò verso di me, io annuii << Tu e Natsuri non stavate solo chiaccherando, o sbaglio? >> << Non proprio... >> Mormorai, osservai la sensei negli occhi << Lei come lo sa? >> Lei mi sorrise << So riconoscere un bugiardo e quella Natsuri è davvero pessima a nasconderlo >> << Fatto sta che tutta la scuola è convinta del contrario... >> Incrociai le braccia borbottando. La sensei ridacchiò leggermente << Giusta osservazione piccola Rachel >> Mi offrì la sua mano come segno d'amicizia e mi propose di accompagnarmi a casa. Inizialmente cercai di rifiutare l'offerta ma la sensei mi disse che non si sentiva sicura a lasciarmi tornare da sola a casa dopo l'incidente di stamattina. << E se ti accompagno avremo anche modo di conoscerci meglio non credi? >> Mi sorrise. Alzai le spalle ma accettai la sua offerta, non che avessi molta scelta alla fine. La corvina mi prese per mano come una bambina e mi portò fino alla sua auto: non era molto grande, poteva contenere solamente due passegeri e l'esterno dava un'idea di usato e vecchio. La sensei aprì la macchina a mano ed entrò, io feci lo stesso e partimmo.

Devo essere onesta, un passaggio a casa non mi dispiaceva affatto sopratutto dopo una lunga giornata scolastica. Mentre eravamo in viaggio la sensei cercò di scambiare qualche parola ma ben presto capì che non ero in vena di chiaccherare, allora mi chiese << Se posso Rachel, come mai porti una maschera sul volto? >> Mi bloccai...cosa le dovevo rispondere adesso? Cercai di inventarmi una scusa più plausibile possibile << Nulla, solo un po' di raffreddore...non volevo rischiare di infettare gli altri compagni... >>

Ti prego credici, ti prego credici

La sensei sembrava sospettosa della mia spiegazione ma rispose soltanto con "capisco, non ti preoccupare". Mi sentii sollevata. Un po' mi dispiaceva averle mentito ma mica potevo uscirmene dicendo che mio cugino mi aveva picchiata la mattina per i suoi sbalzi d'umore...

Arrivammo in periferia, dissi alla sensei che poteva lasciarmi scendere qui e avrei continuato da sola. Lei annuii e frenò l'auto. Ripresi le mie cose e scesi dalla macchina ringraziando la professoressa del passaggio. << Non c'è di che Rachel, sta' attenta mi raccomando >> << certamente, grazie ancora >> La sensei girò le chiavi della macchina per ripartire, quando stava per andare mi venne in mente una curiosità da chiederle << Solo una cosa...posso sapere il suo nome? >> La ragazza corvina mi guardò per un attimo perplessa ma subito dopo rispose << Chiamami Zara >> << ...Zara...grazie del passaggio... >> Feci un piccolo inchino e mi avviai verso il palazzo.

Zara P. O. V.

Aspettai che Rachel sparisse dalla mia vista prima di ripartire. Nel viaggio di ritorno sentii il mio auricolare attivarsi << Bene, ottimo lavoro Zara. Stai andando alla grande >> Frenai per un attimo l'auto << Lo so, Rachel sta cominciando a fidarsi e Zack sa quello che deve sapere >> << Perfetto. Tutto sta andando come deve andare, adesso preparati per la prossima mossa >> << Non ti deluderò vedrai... >> L'auricolare si spense ed io rientrai a casa.

Segreti. Angels of Death. (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora