Salva Zack

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Rachel P. O. V.

Ero rimasta completamente paralizzata dalla reazione di Zack nei confronti della torta. L'aveva letteralmente distrutta e adesso il salone come i miei vestiti era tutto sporco. Zack si era chiuso in camera nella casa regnava un silenzio assurdo.
Il mio cuore batteva all'impazzata. Avevo una paura immane in quel momento. Stavo tremando e non riuscivo nemmeno a muovere le gambe. Mi appoggiai al tavolo del salone cercando di muovermi in qualche modo. Alla fine a passi molto lenti riuscii a raggiungere la cucina e prendere uno straccio. Cominciai a pulire tutti i rimasugli di torta sparsi per la casa. Lavai il piatto che conteneva la torta e sistemai l'intero salone. Quando finii di pulire mi sedetti sul divano sfatta per il lavoro. Mi addormentai.
Zack P. O. V.
Passò un'ora. Rimasi chiuso in camera a pensare. Mi dispiaceva aver distrutto la torta preparata da Rachel. Era stato un bel gesto da parte sua...ma dopo quello che è successo con Nora non sono pronto per riprovarci. Ho troppa paura. Andai in salone e vidi Rachel addormentata sul divano. Era seduta e con la testa poggiata su un cuscino. Teneva uno straccio in mano.
Guardai il salone e notai che era tutto pulito. Era stata Rachel a sistemare il mio casino.
Zack: Ray...
Osservai la ragazzina dormiente. Sorrisi leggermente e la presi in braccio portandola nel suo letto.
La coprii per bene con le coperte in modo che non avesse freddo durante la notte. Infine le diedi un lieve bacio sulla fronte dandole la buonanotte.
Zack: Notte Ray.
E tornai in camera mia per dormire.
Rachel P. O. V.
Dormivo tranquillamente dimenticando questo mondo e tutti i suoi problemi. Aprii leggermente i miei occhi e mi ritrovai in un bosco.
Era notte. Non c'era alcun rumore solo il silenzio. Gli alberi della foresta erano molto alti e con i loro rami coprivano la luce della Luna. Era buio pesto. Tirava un venticello leggero nel mentre. Mi alzai da terra e cominciai a camminare. Poggiavo i piedi lentamente cercando di non fare rumore. Andai avanti finché non scorsi in lontananza una casetta in legno. La raggiunsi. La casa era molto piccola. Aveva una forma quadrata e con delle finestre ai lati. La porta della casa si aprì davanti a me. Entrai. L'interno della casa era molto rustico. Il salone aveva un divano grigiastro molto rovinato e al centro si trovava un tavolo rettangolare con due sedie ai lati. C'era una porta nel salone che portava a una cucina molto stretta. Nella cucina c'erano solo dei banconi scheggiati e un vecchio frigo. La porta di casa sbatté alle mie spalle. Tutte le finestre si chiusero. Adesso c'era il buio totale. Sentii dei passi arrivarmi alle spalle. La paura mi salì subito fino all'osso.
Mi voltai subito. Davanti a me c'era una ragazza sui 10 anni. La ragazza aveva i capelli castani e gli occhi gialli. Indossava una maglietta nera e un paio di pantaloncini marroni.
???: Rachel...
Cominciò.
Rachel: Chi...chi sei tu?
???: Mi chiamo Nora.
Nora? Cosa...da dove viene questo nome? Non l'ho mai sentito prima d'ora...
Nora: Ascoltami Rachel!
Nora mi prese entrambe le braccia. Aveva uno sguardo angosciato.
Nora: Rachel per favore non essere arrabbiata con Zack...tu non sai cosa ha dovuto passare quando aveva la mia età.
Rachel: Che intendi?
La mia tensione continuava a crescere sempre di più.
Nora: Lui...ha perso una  persona a cui teneva molto...Ti prego Rachel. Solo sii gentile con Zack. Qualsiasi cosa accada...e salvalo ad ogni costo.
Nora scomparve.
Al prossimo capitolo.

Segreti. Angels of Death. (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora