Notte tempestosa

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Rachel P. O. V.

Non sapevo cosa fare, non riuscivo a trovare soluzioni. Piangevo ancora buttata lì per terra senza pensare a quello che poteva accadermi. Non che mi interessasse molto in quel momento.

Ad un certo punto mi parve di sentire una voce chiamare il mio nome , sembrava una voce familiare. Alzai poco la testa ma non c'era nessuno; pochi secondi dopo però ecco che udii di nuovo chiamare...stavolta la voce era più chiara e vicina.

<< Ohi Ray! Si può sapere che cazzo stai facendo qui fuori al buio da sola?! >> Una mano mi afferrò per il braccio sinistro e con forza mi rialzò da terra; Subito mi buttai fra le braccia di Zack e lo strinsi più forte che potei col timore che fosse soltanto la mia immaginazione << ZACK! Sei qui! Stai bene! >> Singhiozzai ancora spaventata. Il famoso serial killer che un tempo aveva promesso di uccidermi non reagì molto gentilmente al mio abbraccio anzi cercò in tutti i modi di staccarsi da me. << Certo che sono qui! Dove altro dovrei stare?! >> Lasciai Zack e lo guardai negli occhi, si non stavo sognando, lui era qui con me. << Pensavo...! >> Iniziai ma mi interruppi subito. Non volevo dirgli cosa avevo temuto, avrebbe potuto mettere in dubbio la mia fiducia in lui; cercai di dargli un'altra spiegazione. << Temevo ti fosse successo qualcosa. Non ti vedevo tornare e mi stavo preoccupando... >> Gli dissi passandomi la mano sul viso per asciugare le lacrime. Non era una bugia dopotutto, sapevo quanto Zack le odiasse. Lui fece uno sbuffo come se seccato << Così farai venire a me un infarto idiota! >> Replicò con voce scocciata dandomi un puffetto sulla testa. Fece un sospiro << Ora torniamo a casa... >> disse sempre con quel tono infastidito.

Quando rientrammo a casa Zack si buttò sul divano totalmente sfinito, a vedere quella scena molte delle paure per cui avevo temuto prima stavano lentamente svanendo. Zack non sembrava nello stato di pazzia che avevo visto io quando lo avevo incontrato la prima volta. Questo mi rassicurò molto. Gli andai vicino e chiesi se volesse qualcosa, lui scosse la testa << Non ho fame >> Mi rispose, aveva un braccio sopra il viso che copriva interamente il suo volto. Cercai un po' di insistere per fargli mangiare ma appena ci provai lui mi urlò di lasciarlo in pace. << Ray, che cazzo! Ho detto che non voglio niente, sei sorda?! >> Sbottò ad un certo punto senza motivo. Rimasi ammutolita...

Zack si alzò dal divano e filò in camera sua sbattendo la porta alle spalle. Io lo guardai soltanto andarsene rimanendo zitta e seduta... Cosa gli prendeva? Cosa avevo detto di tanto grave da farlo innervosire così tanto...? Non trovavo ragione per questa strana reazione. Mi sforzavo ma non capivo...

Aspettai qualche minuto sul divano ad aspettare se Zack tornasse indietro ma sembrava che ormai fosse già andato a letto.

Rimasi un altro po' in salone finché non mi decisi ad andare a dormire. Mi alzai dal divano ed andai a prepararmi per la notte, indossai il pigiama composto da una magliettina bianca con un paio di pantaloncini azzurri a pois bianchi. Mi coricai sul letto con lo sguardo rivolto verso il soffitto. Ero in pensiero per Zack e non riuscivo a prendere sonno. Mi girai sul fianco destro e chiusi gli occhi. Piano piano il corpo iniziò a rilassarsi e la mente si svuotò di tutti i pensieri, stavo per prendere sonno quando uno rumore inaspettato mi fece sobbalzare. Si udì un fracasso e il suono di vetri rotti provenire dalla stanza affianco. Mi sedetti di scatto sul letto girando la testa verso il muro...

Probabilmente Zack avrà scaricato la sua rabbia contro qualche mobile...

Pensai. Volevo riuscire ad aiutarlo ma se non voleva parlare c'era ben poco che potessi fare. Sospirai rattristata e mi ridistesi sul letto, sentivo nuovamente le lacrime bagnarmi gli occhi << Zack che ti succede...? >> Bisbigliai.

Alla fine tra la stanchezza e le preoccupazioni riuscii a prendere sonno.

Zack P. O. V.

<< Dannazione a me! Dannazione a quella puttana! Dannazione ad ogni cosa! >>

Tirai un calcio così forte al comodino del letto da far cadere lampada sopra di esso rompendola. Ora i vetri erano sparsi per tutta la stanza << Cavolo! >> Dissi, mi piegai per raccogliere i cocci ma goffamente inciampai su qualcosa e ci caddi sopra graffiandomi le mani << Cazzo!!! >> Sbottai, non tanto per il dolore ma per la rabbia irrefrenabile che provavo. Mi guardai le mani, le bende si erano strappate e sanguinavo. Ora come ora potevo sembrare tranquillamente un pazzo suicida in preda alla disperazione.

Complimenti! Sei proprio un idiota! Oltre che un mostro, ovvio

<< Tch...>> Mi sedetti sul bordo del letto con lo sguardo rivolto a fissare il pavimento,

Faccio solo danni....

Portai le mani sulla fronte mentre ripensavo a quello che era successo questo pomeriggio e quelli a precederlo.

<< Non può essere vero! È impossibile... >> Scossi la testa. << Non posso dirlo a Ray! Non posso! Lei non c'entra niente in questa storia e non deve saperlo! AHH! Non può essere vero!!! >> Avvertii una seconda ondata di rabbia salirmi dentro ma mi trattenni dal distruggere qualcos'altro, avevo già fatto abbastanza danni.

Anche se ero furioso sentivo troppa stanchezza addosso, così mi coricai sul letto cadendo in un sonno profondo. Mi riposai per un po' di ore quando un urlo straziato e pieno di paura mi fece risvegliare.

Mi precipitai subito nell'altra stanza e trovai Rachel per terra mentre stringeva il lenzuolo del letto come un peluche. La ragazzina alzò lo sguardo verso di me. << Z-Zack... >> stava piangendo.

<< Ray, che ti prende? >> La biodina balbettò con voce spaventata << Ero den-tro l'edificio, Dan-ny...>> Fece una pausa <<lui...ti ha...u-ucciso...ho paura Zack! Tan-tanta!>> A quelle parole addolcii lo sguardo e mi sedetti davanti a lei <<Vuoi dormire in camera con me? >> Rachel annuì. La presi in braccio come farebbe una madre con la propria figlia e la portai nell'altra stanza. Insieme ci distendemmo sul letto e Rachel appoggiò la capocetta su di me << Ho paura >> Ripeté abbracciandomi.

<< Sta tranquilla, ci sono io

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<< Sta tranquilla, ci sono io. >> << Danny è morto ma ho paura di perderti! >> Si spiegò meglio lei sempre stringendomi. Ricambiai gentilmente il suo abbracciò rassicurandola << Io non ti lascerò mai Ray e tu questo lo sai bene >> Rachel continuava a piangere ma dopo un po' si calmò allora capii che si era nuovamente addormentata. Appoggiai il mio viso vicino al suo sussurandole una cosa all'orecchio << Te lo prometto... >>

??? P. O. V.

<< Ovunque tu sia Zack sappi che quello che ti ho detto è vero! >> Passai la mano sulla finestra osservando la pioggia << Presto staremo di nuovo insieme, te lo prometto >> Dietro di me sentii aprirsi una porta. << Hai fatto? >> Mi chiese una voce alle mie spalle. << Si, >> Voltai lo sguardo << ora Zack sa tutto >> << Ottimo, domani fai la seconda mossa. Se andrà tutto secondo il piano entrambi avremo ciò che desideriamo. >> Continuò mostrando un sorriso a trentadue denti << Conta su di me, vedrai che non ti deluderò >>

Segreti. Angels of Death. (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora