La trappola (Seconda parte)

320 20 31
                                    

Zay P. O. V.

Rachel era silenziosa durante il viaggio Stava tutto il tempo a guardare fuori il finestrino senza dire una parola. Non la biasimo. Devo averla proprio delusa. Anch'io ho deluso me stessa. Mi sono lasciata trascinare dalle mie emozioni senza pensare alle conseguenze.

Attraversammo tutta la città uscendo fuori da essa. Guidavo andando il più veloce possibile. Il paesaggio al di fuori della città era molto verde. C'erano alberi ovunque. La strada era deserta. Nessuna macchina stava passando. Guardai un secondo Rachel provando a dirle qualcosa ma alla fine rimasi in silenzio. Avevo già fatto abbastanza. Adesso l'unica cosa che dovevamo fare era raggiungere la destinazione dettata da Daniel. poi là sarebbe avvenuto il resto.

Dr. Danny P. O. V.

Zay stava arrivando e con sé c'era Rachel. Bisognava solo aspettare che raggiungessero la loro meta e poi avrei potuto finalmente liberarmi di lei una volta per tutte.

Io mi trovavo fuori dal mio nascondiglio a osservare il panorama. La foresta era illuminata dai raggi del sole. I fusti erbosi riflettevano la luce sulla cascata davanti ai miei occhi. Il suono dello scrosciare dell'acqua non rendeva mai la foresta silenziosa. L'acqua era pulitissima e color cristallino. Ogni tanto dalla cascata si vedevano cadere piccole rocce precipitando giù per il precipizio. Il mio nascondiglio mi offriva questo delizioso spettacolo da ammirare in tutti i suoi dettagli. Le piante crescevano radiose accanto alla casa abbandonata costruita proprio sull'orlo del baratro. Sporsi la mia testa guardando il burrone sotto i miei piedi. L'altezza raggiungeva almeno i 20 m. Ai piedi del burrone c'era un ruscello vorticoso. Una caduta da quel livello sarebbe fatale. In più il precipizio era pieno di massi appuntiti. Non beccarne nemmeno uno durante un'eventuale caduta sarebbe una fortuna assurda.

Un'ondata di vento mi sollevò il camicie rinfrescando il mio corpo. Alzai le braccia lasciandole accarezzare da quella leggera brezza. Mi sentivo leggero e libero. Come se il peso non esistesse più. Dopo quell'attimo di abbandono totale me ne tornai nel nascondiglio.

Aprii la piccola porta entrando nella casa.Il mio prigioniero si era appena svegliato. Era ben legato e immobilizzato con la schiena a terra. Si dimenava come un salmone appena pescato. I miei passi interruppero il suo agitarsi. Alzò lo sguardo furioso guardandomi assetato di sangue.

Zack: come cazzo hai fatto a sopravvivere anche a questo?! Ti ho visto bruciare nell'edificio bastardo!!!

La sua voce straziante mostrava esattamente il suo stato d'animo. La sua voglia di uccidermi e la sua adrenalina erano alle stelle. Mi avvicinai al ragazzo continuando a fissarlo. Nel mio camice nascondevo una pistola già carica. Ero preparato per un suo potenziale attacco. Sorrisi fiducioso davanti alla mia nemesi impotente.

Dr. Danny: Beh sono solo riuscito a fuggire dall'edificio prima che questo esplodesse.

Il giovane sputò a terra sfidandomi ma risposi con una provocazione.

Dr. Danny: Tu non ci saresti mai riuscito, sei solo uno stupido ignorante...mostro. non riesci nemmeno più a proteggere te stesso. Ti ricordavo più potente caro Zack...

Zack: TACI!

Il giovane coperto di bende mi fulminò con i suoi occhi bruciati.

Zack: Non importa come, dove o quando. Metterò fine alla tua dannata vita bastardo!

E detto ciò ricominciò a dimenarsi come prima. Feci alcuni passi indietro girandomi nell'altra direzione. Prima di lasciare nuovamente il mio nascondiglio senza voltarmi.

Dr. Danny: Rachel sarà qui a momenti Zack, preparati a dirle le tue ultime parole...sia a lei che a tua sorella.

Dopodiché chiusi la porta alle mie spalle. Mi appoggiai sul muro ad aspettare.

Zay P. O. V.

Finalmente dopo una lunga e stancante ricerca raggiungemmo la nostra destinazione. Eravamo nel cuore della foresta. Dritto davanti a noi c'era una casetta in legno di forma rettangolare. La casetta era posta proprio sull'orlo del baratro. Tutt'intorno a noi era verde. Alberi che raggiungevano i 3 m d'altezza, cespugli fioriti erano disposti creando un piccolo sentiero che conduceva alla casa. L'erba era molto alta e sopra di essa crescevano fiori di tutti i colori e generi. Era un piccolo paradiso terrestre.

Zay: Credo sia questo il posto...

Riguardai la mappa controllando di non aver sbagliato meta. Parcheggiai l'auto in un punto non troppo lontano dalla casetta. Scesi e aprii lo sportello a Rachel.

Ella scese dall'auto senza nemmeno guardarmi. Il suo sguardo era rivolto verso il terreno erboso.
Ignorai il gesto non curante della ragazzina, avrei potuto farla sentire in colpa dicendole: "Guarda che non è facile neanche per me!" Ma non lo feci. I nostri animi erano troppo stressati.

Avanzai per il sentiero seguita da Rachel. Stavamo andando incontro al peggio e non eravamo affatto preparate. Arrivammo alla casa. Mi accorsi che Daniel era già lì ad aspettarci. Teneva sempre il telecomando in mano. Ciò significava che mi stava controllando.

Dr. Danny : Ragazze benvenute! Vi stavo giusto aspettando!

Disse sorridente. La felicità di quell'uomo scaturiva in me furia e instabilità. Solo la vista mi provocava il bisogno di affondare un coltello nel suo corpo. La voglia di spaccargli la faccia era moltissima. Ma altrettanto era la voglia di salvare mio fratello.

Rachel: Dottor Danny...è sopravissuto...

La voce di Rachel era tranquillissima. Guardai il suo viso e lo vidi spento. Non mostrava alcuna emozione.

Dr. Danny: Ah Rachel i tuoi occhi! Sono sempre gli stessi. Posso osservarli?

Rachel: Dottore, dov'è Zack?

Dr. Danny: Venite ve lo mostro...

Daniel aprì la porta. Ci condusse dentro casa.

Rachel P. O. V.

Entrai in casa con Zay e il dottore...l'interno di essa mi sconvolse. Ero lo stesso arredamento della casa che avevo sognato...Tutto corrispondeva. Il salone, la cucina. Ogni dettaglio era lo stesso. Forse il mio sogno era stato un avvertimento...

Vidi Zack poggiato a terra legato dalla testa ai piedi. Sgranai i miei occhi.

Zack alzò il viso guardandomi. Era molto bebole.

Zack: Ray! Stai bene?

Rachel: Si...

Oltre a me anche Zay si spaventò a vedere le condizioni di suo fratello.

Zay: Zack!

Urlò. Poi il suo sguardo si spostò verso Danny.

Zay: Daniel avevi promesso che non gli avresti fatto nulla!

Il dottore sorrise. Premette un pulsante sul telecomando che teneva in mano. La ragazza subito si accasciò a terra cominciando a tossire. Stava soffocando.

Rachel: Zay che succede?!

Zay: La coll-an-a n-non resp-ir-o...

Finalmente sono riuscita a pubblicarlo il capitolo!

Al prossimo capitolo.

Segreti. Angels of Death. (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora