EMMA
Quando mi sveglio,accanto a me non trovo nessuno. Sono sul letto,non più sul divano,quindi qualcuno di nome Stefano Buzzurro de Martino mi ha portata qui. Mi alzo mezzo busto dal letto e riprendo la concezione del tempo e il controllo del mio cervello per poi alzarmi e inviarmi al piano di sotto dove trovo Ste davanti al tostapane e ad un libretto. Sorrido e lo abbraccio da dietro. Non mi aveva sentita,perché appena porto le mani sui suoi addominali sussulta e si gira a guardarmi,e poi sorride
Ste:"pulcino"
Sono mezza rincoglionita ancora e mi limito quindi ad appoggiare la testa sulla sua schiena gigante chiudendo gli occhi. Si gira completamente,ma non mi stacco,così da trovarmi sul suo petto scolpito. Mi prende in braccio e mi fa sedere sul bancone della cucina mettendosi in mezzo alle mie gambe e tenedomi salda dai fianchi. Lo guardo e ci sorridiamo
Ste:"sei stanca?"
Annuisco e mi appoggio alla sua spalla. Appoggia il naso sulla mia guancia e e mi fa alzare il viso per poi cominciare a far combaciare le nostre bocche e i nostri corpi. Si spinge sempre più verso di me e le nostre lingue stanno ancora facendo l'amore. Sento qualcuno,spingere sulla mia intimità e sorrido...credo di essere rossa come la mela che è appoggiata nel cestino sul tavolo. Infatti...sta sorridendo e quando solitamente lo fa dopo un bacio è perché sono imbarazzata
Ste:"che c'è?"
Chiede retorico lo stronzo
Em:"niente..."
Ste:"allora ok"
Riprende a spingere il suo bacino contro il mio e mi lascio sfuggire un gemito,mentre mi bacia
Ste:"sicura che non c'è niente?"
Te e i tuoi sorrisi da stronzo. Mettiteli al culo,sai benissimo cosa c'è
Em:"si si..."
Spinge verso di me con i fianchi e mi tira verso di lui con le mani. Le nostre intimità si incontrano e mi sorride inarcando un sopracciglio
Ste:"no no...non c'è niente..."
Sussurra semplici parole al mio orecchio e mi sento andare via...tra poco svengo Giuro. Ha una cazzo di voce irresistibilmente sexy e se ci si mette pure lui con il suo carissimo amico che si ritrova tra le gambe potrei cedere...ma ancora non voglio. Mi bacia e quasi si sdraia su di me non pesandomi. Passa a baciare il mio collo e metto le gambe attorno ai suoi fianchi.
Em:"amore..."
Ste:"mh"
Non mi ascolta e continua il suo lavoro sul mio collo. Sta tirando e mordendo la mia pelle e comincia a bruciare. Chiudo gli occhi e smette dopo poco
Em:"ti piace proprio macchiarmi"
Sorride e annuisce
Ste:"da impazzire"
Mi prende in braccio e mi porta sul divano insieme a lui,sulle sue gambe.
Em:"che ore sono?"
Chiedo accarezzandogli il ciuffo e spostandolo
Ste:"le 20. Hai dormito tutto il pomeriggio"
Ridiamo e lo stringo forte a me prendendo il telecomando della tv accendendola
Ste:"no Emma,i cartoni no"
Em:"stai zitto"
Metto Rai YoYo e guardo Masha e Orso.
Ste:"qui per cosa mi farai prendere un infarto?"
Rido
Em:"per niente imbecille"
Si mette le mani in faccia e sospira
Ste:"c'è la partita stasera"
Em:"vai a casa tua a guardarla"
Mi guarda e mi mette sul divano. Si alza e lo guardo ridendo. Prende il giubbotto e si avvia alla porta senza parlare. La apre e va fuori. Gli vado dietro ridendo e vedo la sua macchina partire dalla porta che ho aperto nuovamente. Sgrano gli occhi e lo guardo fino a che non lo vedo scomparire dentro l'auto,dietro ad un angolo. Non voglio stare sola. Voglio lui,però,nessun altro. Voglio stare sola con lui. Mi affaccio e realizzo che non c'è davvero più. Bastardo. Accendo tutte le luci di casa e mi accuccio sul divano dopo aver preso una t-shirt sua dal piano di sopra. Cazzo...per poco non mi rompevo una gamba. Ho sceso le scale più veloce della luce,perché altrimenti i mostri mi fanno fuori e sono fottuta. Anche no grazie. Mi metto la sua maglietta verde scura e porto il collo fino sopra il naso lasciando solo gli occhi scoperti. Che buono il suo profumo,non posso descriverlo a parole. Secondo me il profumo di una persona,soprattutto se questo è buono, è indescrivibile. Non ci sono parole oltre al 'buono' che possano descrivere un profumo. Poi vabbè tralasciamo che stiamo parlando di Ste e io di parole per dire solo quanto è bello non ne ho,figuriamoci se mi trovo davanti ad un discorso sul suo profumo,o su quanto io possa amarlo. Non riuscirei a dire un tubo. Starei zitta a pensarlo. A pensare che è tutto mio. A pensare che me lo sono preso nonostante mi abbia fatta stare male. Mi sto concedendo a lui troppo in fretta forse,ma per me,in amore è così. Io lo amo,ne sono convinta,lo amo anche troppo forse.
(...)
È L'una del mattino,chi cazzo è che sta suonando al campanello come uno psicopatico a quest'ora? Mi affaccio alla finestra rimanendo dietro la tenda e noto un uomo vestito di nero,con addosso una maschera,quella che solitamente usano gli hacker. Ok,ho la tachicardia,respiro irregolarmente e muoio. Se solo Stefano non se ne fosse andato...io ho paura. Non sono al sicuro senza di lui. È così punto.
...:"apri!!!! O apro da solo!!! So dove tieni le chiavi e so che sei in casa!!!"
Ha una voce profonda da far paura e sto cominciando a sudare freddo.
Em:"vattene via!!!"
Dannata io! Ma cosa urlo? Ma mi drogo? No perché forse mi drogo e non lo so? Prendo il telefono,ma nemmeno il tempo di fare il numero di Stefano,che la porta scatta. Rimane fermo sullo stipite della porta e mi accuccio in terra. Un lampo illumina tutto quello che ha dietro e il rumore del temporale non aiuta di certo. Mi prende per un braccio e chiude la porta con un piede. Provo a dimenarmi mentre urlo come una pazza,spero vivamente di svegliare i vicini,sul serio Essendo più forte riesce a portarmi in camera da letto e mi sbatte du esso legandomi i polsi alla testiera di quest'ultimo. Continuo ad urlare e si mette su di me
...:"ora mi diverto io"
Comincia a ridere ed io a piangere. A quel punto lo vedo togliersi la maschera e lo guardo con le guance piene di lacrime e mi stringe a se forte forte
Ste:"no....dai no...non piangere. Non ti farei mai del male pulcino"
Mi slega di fretta e mi abbraccia,mentre io comincio a picchiarlo e lui a ridere
Ste:"volevo solo farti paura"
Em:"vaffanculo!!! Ma cosa ti dice la testa?!!! Cosa ti sei fumato!!??
Continua a ridere e mi stringe a se mentre io cerco di riprendermi da questo tremendo infarto. Mi sono presa il meno normale. Un ragazzo normale non farebbe queste cose alla sua ragazza. Prendiamo Marcello per esempio,ce lo vedete voi ad entrare in casa di Eli all'una del mattino e a farle paura con una maschera? No! Certo che no! Perché un briciolo di normalità credo ce l'abbia
E:"idiota. Sai anche che ho paura"
Ste:"per questo l'ho fatto"
Ride e lo guardo male. Mi stringe a se baciandomi sto paraculo schifoso
Ste:"ah...il mio pulcino"
Mi fa accoccolare sotto le coperte con lui e mi stringe da dietro
Ste:"hai cambiato le lenzuola?"
Annuisco e lo sento sorridere e stringermi di più facendo aderire perfettamente la mia schiena al suo petto intrecciando le sue gambe con le mie
Ste:"ora che sei con me,non può succederti assolutamente niente"
Sorrido assonnata e mi lascio andare completamente su di lui che potrebbe circondarmi due volte date le dimensioni delle sue braccia.STEFANO
Ok basta. Lo scherzo più epico della storia. Ma io sapevo che fifona,ma mica così tanto. Ahahahah. Sono le 9.00,tanto è domenica e possiamo stare sul letto quanto ci pare. Guardo il mio pulcino fifone agitarsi nel letto e la abbraccio baciandole la fronte per cercare di farla stare calma. Cazzo è bollente. Ha la febbre di sicuro povera piccola. Appena si sveglia le chiedo dove tiene il termometro.
10.30: finalmente! Un'ora e mezza di attesa. Si muove e apre gli occhi che sono leggermente lucidi e sul suo viso si forma una piccola smorfia di dolore
Ste:"pulcino"
Le dico piano...
Em:"mh...mi fa male la testa"
Ste:"eh ci credo. Scotti"
Sbuffa e affonda la testa nel cuscino
Ste:"dove tieni il termometro?"
Mugugna qualcosa di incomprensibile dentro al cuscino e le chiedo gentilmente di ripetere. Ringhia alzandosi incazzata e va verso il bagno di camera sua mentre la guardo sorridendo divertito. Mi fa morire,sembra una bambina piccola piccola quando fa così,tralasciando la sua bassa statura. Torna con in mano una scatolina gialla opaca e me la da.
Ste:"è qui?"
La sfotto e mi guarda malissimo. Mi faccio scappare una risata e lo estraggo da li dandoglielo. La faccio mettere comoda appoggiata su di me,tra le mie gambe seduta,ed io mi appoggio alla testiera del letto con un cuscino piccolo sulla nuca,altrimenti mi faccio male,e mi sistemo sotto le coperte. Si accuccia su di me e chiude gli occhi. Dopo nemmeno un minuto il termometro suona e se lo leva sempre tenendo gli occhi chiusi
Em:"leggi tu. Io non ho abbastanza forze"
Rido e guardo il mini schermo dell'aggeggio
Ste:"38.4 Stai a letto.
Em:"no!"
Ste:"non si discute Emma. Stai qui"
Em:"no! Andiamo in giro!"
Ste:"per vedere se ti ricoverano?"
Mi sento suo padre
Ste:"dai retta a papino"
Sorrido e mi guarda malissimo...ahah
Ste:"50 sfumature di Brown"
Em:"zitto. Scemo che non sei altro"
Ste:"zitta cretina"
Sbuffa e si appoggia a me sulla mia pancia. La coccolo per un po' e la noto pensierosa
Ste:"a che pensi? A come sarebbe bello usare le corde con papino?"
Em:"no idiota. Pensavo a cosa regalarti per il tuo compleanno tra due giorni"
Ste:"niente Em"
Em:"no! Stiamo insieme e io ti faccio il regalo! Devo fartelo!"
Ste:"un pennarello"
Pronuncio la prima cosa che vedo in camera sua e mi guarda storto
Em:"no Ste. Qualcosa di speciale"
Ste:"va bene. Un pennarello azzurro come le magliette della squadra del Napoli"
Sorrido e mi guarda peggio di prima
Ste:"sta passando tutto così in fretta"
Dico accarezzando una dua guancia calda
Em:"più o meno un mese fa ci odiavamo"
Ste:"e adesso stiamo insieme"
Em:"appunto!! Devo regalarti qualcosa"
Ste:"Em...a me va bene tutto. Basta che stai con me"HO DECISO DI CONTINUARE. SIETE FELICI? SPERO VIVAMENTE DI SI. HO FATTO QUESTO CAPITOLO PIÙ LUNGO RISPETTO AGLI ALTRI, VI PIACIUTO? MI SONO DIVERTITA A SCRIVERE LA PARTE DI STEFANO,PERCHÉ VOLEVO CHE CI FOSSE UN PO' DI MOVIMENTO IN QUESTO CAPITOLO DI "NUOVA APERTURA" FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE CHE LO SAPETE CHE CI TENGO.
UN BACIO E BUONA GIORNATA 💘un grazie speciale a chiccabrownie
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Prendi fiato e scegli me
FanfictionBel caratterino,era tosta,niente a che fare con le altre che avevo incontrato fino ad ora. Se c'era da tirare fuori le palle non esitava. Le altre si limitavano a tirar fuori le mie.