Ti stai innamorando di lui

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Quando Francesco è tornato in salotto, in volto aveva un'espressione abbastanza tesa quasi irritata. Ma ho fatto finta di niente, in fin dei conti non sono affari che mi riguardano.

Non voglio che facendogli quella domanda, pensi che sia invadente o impicciona.

No non voglio che pensi questo di me.

Però quando o nostri occhi si incontrano, mi sorride è non né un sorriso falso o forzato, anzi è vero è molto dolce. Mi sono imbarazzata molto, è di conseguenza ho abbassato lo sguardo. Non volevo che vedesse le mie guance.

‹Beh.. cuginetta, io e Anastasia dobbiamo andare. Dobbiamo ritornare a casa› Francesco parla per entrambi e io mi limito solo ad annuire. Confermando le sue parole.

‹D'accordo ragazzi. Fra.. mi ha fatto piacere incontrarti e vederti, in quanto a te- mi indica- mi ha fatto piacere vederti dopo così tanto tempo, e poi se devo essere sincera mi mancavi e mi mancavano i momenti che abbiamo passato insieme. Spero di rivederti presto. Stammi bene› mi sorride e poi si avvicina per abbracciarmi stretta a se, io ricambio la stretta e poi mi allontano per soriderle a mia volta.

‹Anche per me è stato un piacere, spero di incontrarti di nuovo. Stammi bene› le dico senza smettere di sorridere.

In fin dei conti abbiamo passato e vissuto dei bei momenti insieme, che sia belli brutti oppure lontani, non li dimenticherò mai. Fanno parte della mia vita e del mio passato, e io non voglio dimenticarli nonostante ho cercato di soprimerli nel più profondo del mio cuore, solo per non soffrire.

Ma forse ho sempre sbagliato facendo questo, è devo ricredermi è accettarli.

‹Ah.. cuginetto -lo richiama la cugina, poco prima di uscire del tutto di casa- mi raccomando trattala bene› dice in tono malizioso. Francesco si gira è la Giulia mi indica con un cenno del capo.

Oddio!

Che imbarazzo, non ci voglio neanche credere che è appena successo. Abbasso la testa è guardo i miei piedi, continua a camminare spedita verso casa.

Francesco poco dopo mi raggiunge, e mi chiede a cosa si riferiva sua cugina. Lo ignoro e continuo a camminare dritta per la mia strada, con lo sguardo basso e le mani in pasta.

Non voglio che sappia quello che io e Giulia ci siamo dette mente lui era occupato al telefono. Sarebbe troppo imbarazzante e poi non voglio fare la figura della scema, non voglio illudermi è basta.

‹Ehi.. mi dici che ti prende. E poi a cosa si riferiva mia cugina?› continua a chiedermi senza arrendersi, cerca anche di prendermi per un polso ma io faccio in tempo a schivare la sua presa e a contare a camminare.

Flashback

Francesco si alza dalla poltrona, che è parallela alla mia. E va in un'altra stanza per rispondere.

Lo osservo con lo sguardo mentre esce dal salotto, e poi sparisce dietro il muro.

Mi chiedo chi sia al telefono.

‹Allora.. tu è mio cugino..›  la voce della mia amica, mi riporta alla realtà e sposto lo sguardo dall'entrata del solito, e lo posso su di lei.

È ancora sicura sul bracciolo della poltrona su cui sono seduta, e mi sta osservando facendomi un sorriso che non mi piace proprio. Anzi quasi mi spaventa.

‹Io e Francesco cosa?› le chiedo non capendo dove voglia arrivare.

Alza gli occhi al cielo, mi mette una mano sulla spalla. Chiude un secondo gli occhi, e poi gli riapre puntandoli nei miei.

La mia vita in un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora