‹Cosa?? Sei seria?› mi chiede scioccata Letizia e io mi sbatto una mano sulla fronte, è la terza volta che racconto sia a lei che alle altre della mia conversazione avuta con Francesco.
Anche le altre esasperate ormai, scuotono la testa.
‹Ma tu bevi? O cosa? È tre volte che ripete la stessa cosa› le domanda Nicole e l'altra in tutta risposta si offende incociando le braccia al petto.
Mette sul il broncio e gonfia le guance, ora sembra una bimba piccola. Ridacchio per la sua reazione, e le altre due mie amiche si uniscono a me.
‹Non ridere!› urla arrabbiata e io non riesco a smettere, mi fa troppo ridere. Mi fa male anche la pancia.
‹Dai.. Lety non te la prendere, la tua faccia era troppo divertente› cerca di spiegarle Natasha, anche se fa un po' di fatica visto che sta ancora ridendo.
La mia migliore amica, alza gli occhi al cielo infastidita e poi si ricompone.
‹No seriamente, ti ha detto lui quelle cose?› mi domanda di nuovo seria.
Annuisco e le altre cercano di tornare serie, e fanno dei grandi respiri profondi cercando di calmare le risate.
‹mi sembra strano, c'è insomma lui che ti chiede il perché l'ho hai evitato. Che idiota› scuote la testa indignata e io non posso fare a meno di concordare con lei.
Sul fatto che è idiota, non ci sono dubbi.
‹Beh.. è un maschio, che ti aspettavi?› le fa notare Nicole alzando le spalle, non posso che darle ragione.
‹Non lo so in realtà› scuote la testa.
Già non lo so nemmeno io.
‹Comunque.. ora non pensiamoci più, mi sento già triste di mio che ne dite di andare a farci un giro?› propongo io a tutte.
Annuiscono felici e cominciano a scendere dal letto, le seguo a ruota e ci mettiamo tutte le scarpe.
Scendiamo e urlo che sto uscendo con le ragazze, sento solo un "Va bene" e poi usciamo di casa.
Ci farà bene una bella passeggiata, proprio quello che ci vuole. Senza ragazzi che rompono e che parlano solo di sport o di altre ragazze.
‹Ah.. quasi mi stavo per dimenticare, Pietro ieri mi ha inviato a casa sua e siamo stati molto vicini. Ci siamo tenuti anche per mano› ci dice Letizia con aria sognante, e io sono felice per lei. So quanto è innamorata di Pietro, e sono anche che spera in qualcosa di più di una semplice amicizia.
Sono felice che loro si stiano avvicinando e che siano così in sintonia, fanno molto d'accordo e hanno molte cose in comune, si capiscono, ridono e scherzando. Sono una persona divisa in due anime.
Starebbero bene insieme.
Lui so che è un bravo ragazzo, e lei sarebbe in buone mani. Ottime direi.
Pietro, non né come né come Francesco il suo migliore amico. È tutto il contrario.
‹Oi, ti sei incantata?› mi richiamano e mi riprendo subito, portando l'attenzione su di loro.
‹Si scusate, stavo pensando a quanto sono contenta di avervi come amiche› sorrido felice, e anche se non né questo quello che stavo pensando è la verità. Loro sono molto importanti per me, è io sono davvero fortuna ad averle accanto a me.
‹Aww.. anche noi› mi guardano in modo dolce, e poi mi si buttano addosso abbracciandomi forte.
Le stringo a me e sorrido.
Sarei persa senza di loro.
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La mia vita in un sogno
Short Story*_COMPLETATA_* Ciao, ragazzi questa storia parla della mia vita alternativa che ho sognato, in pratica è quasi tutto un sogno. Solamente il mio nome è vero e quello della mia amica. E anche altre cose lo sono. Spero vi piaccia!!!