«Che vuoi dire?» avevi iniziato a ridere come se fosse la cosa più divertente che avessi sentito da mesi. Perché eri così felice? Ti piaceva così tanto l'idea di avermi lì per sbattermi in faccia quanto stessi bene? Non ti capivo.
Prima che potessi rispondere, però, la porta del bagno si aprì nuovamente e Jongdae entrò con un'espressione preoccupata sul viso, non notando quanta tensione ci fosse nell'aria.
«Tae, va tutto bene? Sei rinchiuso qui dentro da un po' e ho pensato di venire a controll-...?» si girò per guardare un attimo Jungkook «Oh.» per poi ritornare a fissarmi «Ho interrotto qualcosa?»«No.» mi ero affrettato a dire.
Volevo scappare da lì il più velocemente possibile perché sentivo che la testa sarebbe potuta scoppiare a momenti. Doveva essere una serata tranquilla, dannazione.
«Si.» avevi invece risposto tu.
Gettai uno sguardo verso di te e notai come il tuo umore fosse cambiato e che nei tuoi occhi ora si nascondeva del disgusto.L'aveva notato anche Jongdae e senza pensarci due volte, aveva portato un braccio intorno alla mia vita, avvicinandomi a sé. Quel tuo sussurrato: " Si, decisamente" per un attimo sembrò essere solo frutto della mia immaginazione ma quando mi voltai verso Jongdae, dalla sua espressione stizzita, giurai che fosse tutto reale.
Il moro nascose il fastidio dietro un sorriso e porse la mano libera verso di te.
«Tu sei...?» Ti aveva domandato in modo apparentemente gentile. Avevi stretto le mani al petto mentre il tuo sguardo si ostinava a non abbandonare mai dove le sue dita stavano sfiorando la mia pelle.
Sentivo il tuo sguardo bruciarmi, lacerarmi, uccidermi piano.
Perché ti stavi comportando così?
Hai arricciato il naso, fissando la sua mano, e hai continuato a tenere salde le braccia verso il tuo petto.
«Jeon Jungkook. Avrai sentito parlare di me in televisione, probabilmente.» avevi risposto con tono arrogante e troppo sicuro di te. « Il mio nome è molto noto.»Stavi precisando quanto fossi importante, quanto la tua posizione fosse più in alto della sua. Facevi sempre così quando ti sentivi attaccato da qualcuno o eri infastidito.
Perché, Jungkook, perché sembravi geloso della sua presenza?
«E tu saresti...?»
«Kim Jongdae.» Jongdae ritrasse la mano e aumentò la forte stretta sul mio fianco, dedicandomi un sorriso di scuse.Non capii il perché di quel suo strano comportamento. In quel momento non riuscivo a comprendere niente.
Anche adesso, mentre cerco di ricordare, ogni cosa risulta essere confusa e non chiara.
Ma quando continuò la sua frase con: «Il fidanzato di Taehyung.» e collegai tutto.Collegai tutto e non mi rimase che guardarti.
Mi stavi fissando con un'espressione indecifrabile sul volto e le punte delle tue dita erano diventate inspiegabilmente bianche. Mi stavi guardando come se mi avessi appena visto uccidere qualcuno e avessi tra le mani l'arma del delitto.Perché sembrava che ti avessi appena afferrato il cuore e l'avessi fatto in mille pezzi davanti ai tuoi occhi?
Perchè avevo sentito il mio fare lo stesso rumore al solo pensiero di vederti così distrutto a causa mia?
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Somebody else || JJ.K & KT.H
Fanfiction[COMPLETA] "Se ti dicessi che mi manchi, torneresti indietro?" ||Dove Jungkook deve sposarsi con una donna che non ama e Taehyung si pente di averlo lasciato andare.|| Attenzione: alcuni sono dei riferimenti presi da Call Me By your name, quindi se...