Lost in the wind

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Dopo circa 40 minuti la situazione non sembrava voler migliorare, la testa continuava a farmi male, mi sentivo scombussolata e quando alzai lo sguardo mi resi conto che la situazione sarebbe potuta solo peggiorare...

Eccolo li tutto pulito e profumato con indosso solo i pantaloni della tuta, meravigliosamente nudo dalla vita in su:

"Come cavolo ho fatto a dormirci insieme per tutto questo tempo senza sentirmi male?!Cazzo se è bello...E' bello da morire!"

I miei occhi scivolano avidi lungo il suo corpo, senza che io possa fermarli, anzi nemmeno ci provo, dai suoi piedi, sulle gambe lunghe, fino al suo petto glabro, ampio e vergognosamente definito, ancora una volta noto ogni particolare, le mani grandi, le vene marcate, le spalle larghe e i suoi meravigliosi zaffiri; dio quegli occhi.

Mi si mozza il respiro , il mio cuore salta un battito, due o tre e mi perdo all'istante in quelle meravigliose isole. Lui si avvicina e il mio respiro accelera poi sorride e il mio mondo si ferma; non riesco più a parlare, a pensare o a fare altro, non so come ne perché ma il mio cervello rimane in stamby completo, fisso su di lui, in lui e su quel meraviglioso corpo finché non apre bocca :

"Roxy credo di doverti delle scuse soprattutto per prima sono stato uno stupido a parlarti in quel modo e ancora di più a trattarti come ho fatto ma ho avuto paura di averti persa e poi be quando ho sentito l'odore di quei tipi addosso al tuo corpo, io ho perso il controllo ..."

Le sue parole mi scombussolano completamente, sento la bocca improvvisamente secca e le guance scaldarsi, non posso credere a a quello che sento e nemmeno a quello che provo :

" Scuse a me? Penso che tu le debba soprattutto alla mia camicetta." Dissi per sdrammatizzare, cercando di apparire disinvolta e funzionò perché lui mi sorrise, dio quanto mi era mancato quel sorriso, dolce, sincero, vero :

" Mmmh non credo di volergliele fare, penso ancora che quello "straccetto" fosse decisamente troppo scollato e poi c'era l'odore di quei tre li sopra..." Io sorrisi:

" Quindi il vero motivo per cui hai deciso di strapparla è un altro..."

" Può darsi, forse entrambi..." Disse vago distogliendo lo sguardo.

" In effetti ho sempre passato serate divertenti grazie a quello " straccetto." Gli feci eco ma questa volta lui non rise :

" Questo non è divertente ..."

" Ehi scherzo..." Lui mi squadrò alzando un sopracciglio e io mi chiesi per quale stranissima ragione avessi sentito la necessità di rassicurarlo:

" So che è molto più vero di quanto vorresti farmi credere stronzetta." Io abbozzai un sorriso ma non mi mossi da dov'ero, in quel momento lui si accorse che abbracciavo un cuscino e notai che lo stava fissando intensamente , vidi i suoi occhi attraversati da una miriade di emozioni diverse, fece per parlare ma lo anticipai:

"Mi dispiace Ale...Scherzi a parte, sono stata una stronza, sono scappata, avevo paura di affrontare la situazione, perché non sapevo che pensare, che cosa fare: e in realtà ho ancora paura Ale...Ho paura di perderti, tu sei troppo importante , io non so cosa farei senza di te e poi ..."

Il suo sguardo si riempì di tenerezza ma un velo di tristezza e rabbia oscurò l'azzurro dei suoi occhi:

" Non dirlo, non provare neanche a nominarlo..."

" Ale io non vado bene per te."

" Stronzate! Ti dimostrerò che puoi che c'è un altro modo.

Sto impazzendo cercando di fare la cosa giusta , ho provato a starti lontano, a non pensarti, a dimenticarti ma non posso, non voglio!

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