Complementary

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" Bimba, è ora di andare a nanna è tardi..." Mi sussurrò all'orecchio, stringendomi tra le braccia per poi sollevarmi strappandomi una risata, in quel momento non esistevano problemi ne paure c'eravamo solo noi; mi sentivo diversa, serena , spensierata, come la vecchia me, come quella bambina con il sorriso sempre stampato sul viso, come quella che ero prima dell'inizio della fine, prima del mio incubo, prima di quella notte ...

Mentre mi riportava in casa stretta a lui mi persi per un istante in un limbo tra ricordo e presente:

" Dove sei? Torna da me." La sua voce roca mi riportò all'istante tra le sue braccia e i nostri occhi si incatenarono:

" Ciao piccola ..." Sussurrò sfiorandomi delicatamente la fronte con le labbra:

" Scusa..." Abbozzai sorridendo, lui ricambiò :

" Sei bella piccola, anche con quelle ombre negli occhi." Mi sussurrò ancora sfiorandomi le labbra:

" Ale smettila..." Lo rimproverai arrossendo, il batticuore, i brividi e tutte quelle emozioni erano così diverse da quello a cui era abituata:

" Imparerai a vederti attraverso i miei occhi te lo prometto ma ora penso che dovresti mettiti qualcosa addosso altrimenti qui finisce male..." Mi sussurrò dolcemente sorridendo, un brivido percorse la mia spina dorsale :

" Mi vesto giuro...però ora ti prego mettimi giù. Devo andare in bagno... " Lui mi sorrise lasciandomi andare:

"Sbrigati, ora che posso non voglio perdere un secondo per stare insieme, insieme per davvero ."

Come riusciva con una sola frase a farmi sentire così? Raggiunsi la porta del bagno e mi girai , lo sapevo, lo sentivo, ero certa che mi stesse guardando, ci scambiammo un sorriso e entrai.

Ogni parte del mio corpo fremeva per tornare da lui...Cos'erano tre secondi che non lo vedevo?

In pochi minuti ero pronta, con la mia inseparabile canottiera e sapevo bene cosa mi aspettava di la: un gran pezzo di ragazzo in boxer e nient'altro, in effetti ora che ci penso fin da bambino Ale odiava i pigiami quindi ora peggio per me, se così si può dire...

Vengo riportata alla realtà quando sento che qualcuno sorridere e poi caldo molto caldo ...riconoscerei quella voce e l'intensità di quello sguardo tra mille :

" A cosa pensa la mia bambolina è?"

Adoro vederlo così sereno e spensierato; gli sorrido teneramente e lo guardo attraverso lo specchio con aria furbetta: " A un amico..."

"Ma davvero??! E com'è? Ti piace?" chiese lui divertito.

" Più di quanto dovrebbe..." Risposi sinceramente senza riuscire a staccagli gli occhi di dosso e in quell'istante sentì dentro di me qualcosa cambiare:

Il suo sguardo cambiò insieme al mio, l'azzurro cielo sembrò farsi d'un tratto più profondo e scuro:

" Roxanne..." Mi rimproverò bonariamente, io sorrisi divertita, conoscevo quello sguardo complice , così lo provocai:

" Non so per quanto riuscirò a resistergli ..." La sua espressione cambiò ancora , era sorpreso ma divertito:

" Bambina sfacciata, non guardarmi così o sarò io quello che non riuscirà a resistere..." Conoscevo bene quell'espressione sul suo viso , Anthony mi ha guardata così moltissime volte eppure su di lui non l'avevo mai vista e quello che provocò dentro di me mi smosse ancora di più.

Con lui è tutto diverso perché c'è qualcosa di più, quello che condividiamo è di più e dalla reazione del mio corpo mi resi conto all'istante che non ero affatto pronta; avevo paura, cazzo se ne avevo, ma ogni fibra del mio essere voleva affidarsi a lui. Si lo volevo da morire tanto che faticavo a mantenere il controllo, lui era tutto ciò da cui mi era tenuta lontana per anni, tutto ciò che mi terrorizzava di più eppure in questo momento lui è tutto ciò che voglio.

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