Alessandro
Un altro mese...Il tempo scorre tutto uguale senza di lei, ormai la mia giornata è scandita dalla sua assenza ma oggi qualcosa è cambiato: l'ho vista, bellissima come sempre, seduta ad un tavolo davanti ad un libro, durante la pausa tra una lezione e l'altra, l'ho guardata da lontano bere da sola quel dannato caffè senza poter fare ne dire niente.
La guardo anche adesso mentre serve ai tavoli del locale dove lavoro mentre dispensa ai clienti sorrisi che non coinvolgono gli occhi, quei bellissimi occhi grandi e dolci, sono vuoti, tristi e spenti esattamente come me.
Vorrei andare da lei ma non lo faccio, non posso, lei mi ha chiesto di starle lontano, mi ha chiesto di lasciare che sia lei a scegliere cosa fare della sua vita e non perché è stata colpa mia, non per quel mondo marcio in cui vivevo e in cui l'ho trascinata e nemmeno per la cattiveria di quei due mostri, è stata colpa mia mia, solo colpa mia.
Io ho fatto un errore, il peggiore di tutti, ho scelto di lasciarla sola, io me ne sono andato quella mattina, pensando di fare la cosa giusta, ho scelto per lei pensando fosse la cosa migliore per entrambi ma solo adesso capisco, ora è lei che sta scegliendo per me, per noi senza darmi possibilità di parlare o spiegare, è semplicemente sparita e inizio a capire quanto dolore devo averle causato, quanto oltre a tutto il resto, come se non bastasse quello che già le avevo inflitto.
Rassegnato la guardo un ultima volta, mentre mi trattengo di nuovo dal raggiungerla, abbracciarla e baciarla, afferro il cellulare e le scrivo solo cinque parole, quelle che penso ogni santo giorno da quando mi sveglio a quando vado a letto:
"Non voglio niente senza te..."
La guardo raggiungere il bancone, ora è seduta, la vedo sobbalzare, fissare il telefono, gli occhi diventano lucidi, la guardo prendersi la testa tra le mani, poi sospirando chiude gli occhi, sta soffrendo, non posso farle questo, non posso farle altro male, così faccio l'unica cosa che mi ha chiesto di fare, me ne vado e fa un male cane perché l'unica cosa che vorrei fare è restare, questa volta per sempre.
L'inizio di un'altra sera come le altre davanti a un bicchiere di liquore con in testa solo lei, un'altra notte fredda e vuota senza di lei, l'ennesimo giorno all'inferno.
Chiudo gli occhi torno di nuovo lì, nell'unico posto in cui non dovrei essere ma è l'unico in cui posso trovarla, sentirla accanto nonostante faccia male, nonostante vorrei smettere di cercarla nei ricordi e andare a riprenderla in questa vita ma non posso lei mi ha chiesto di non farlo e questa volta rispetterò la sua scelta.
***
< Lei è qui nuda davanti a me...Sbatto più volte le palpebre e tento di ricominciare a respirare ma non credo di riuscirci, raggiungo i suoi occhi e lei mi guarda agitata, di cosa ha paura ? Di me? Di quello che vede nel mio sguardo? Prego non so quale dio di riuscire a nascondere almeno un minimo del mix micidiale di emozioni che provo in questo momento.
Non so cosa dire, non so cosa fare, sono sempre stato bravo a mentire, ma con lei, non ci riesco, fallisco miseramente, i suoi occhi grandi infatti si spalancano, forse lo vede, vede quanto è intenso e profondo quello che sento , quanto è sbagliato quello da cui sto cercando di scappare ma nonostante questo ogni particella di me la desidera disperatamente in ogni modo possibile:
"Ale...Perché mi guardi così? Ho davvero qualcosa che non va vero?" E' triste ma non si allontana, non abbassa gli occhi, non copre il suo corpo, ancora non posso credere di essermi concesso di guardarla così e proprio quando penso che dovrei scusarmi e andarmene perché non merito nemmeno un briciolo di lei, la mia bocca si muove senza il mio permesso:
STAI LEGGENDO
Beyond Us
RomanceC'era una volta una bambina felice, un'amicizia speciale, un legame indissolubile. Si c'era, perché questa è la mia vita non una fiaba... Tutto sta per cambiare, il passato sta per tornare e io ho paura: paura di affogare di nuovo in quell'incubo...