Quella cena si era trasformata in un vero e proprio disastro, ero distrutta sia fisicamente sia psicologicamente ma la cosa peggiore era che non riuscivo a immaginare cosa Ale pensasse di me dopo tutto questo...Quella frase mi aveva letteralmente paralizzata; non avevo il coraggio di dar voce ai miei pensieri perché l'angoscia e la paura di perderlo ormai avevano preso il sopravvento.
Mi sentivo uno schifo, quella era l'unica parte della mia vita di cui con Ale non avevo parlato, non ne avevo avuto il coraggio e la verità era che ero terrorizzata dal fatto che lui potesse smettere di starmi accanto una volta conosciuta quella parte di me.... Ma ora l'ha saputo e nel peggiore dei modi e in più tutto era successo con suo fratello!
Ero talmente persa nei miei pensieri che quasi non mi accorsi nemmeno che Ale mi aveva praticamente trascinata per mano fino in camera da letto; il contatto con le lenzuola fresche mi riportò alla realtà.
Subito dopo si lasciò cadere accanto a me, chiuse gli occhi liberando un sospiro carico di ansia e nervosismo; sentivo i suoi occhi addosso ma mi rifiutavo di spostare lo sguardo dalla foto che ci ritraeva abbracciati...Era un momento felice, tutto l'opposto di come mi sentivo ora.
Ad un tratto la sua voce ruppe il silenzio assordante che si era creato:
"Non hai detto una parola per tutto il viaggio, non hai nulla da dire?"
Avrei voluto rispondergli che mi vergognavo da morire, volevo digli che stavo malissimo, che avevo paura di perderlo ma non ci riuscivo, come non riuscivo a guardarlo negli occhi, così mi limitai ad annuire.
" Sai, sembravi felice tra le sue braccia prima..." Disse probabilmente dando voce ai suoi pensieri.
Io alzai lo sguardo di scatto; cosa stava cercando di dire?
Lui se ne accorse e continuò:
" Voglio dire, da come vi siete comportati sembrava che voi due foste particolarmente legati e conosco mio fratello non scherzava quando ha detto di amarti, non pensavo che l'avrei mai sentito pronunciare quelle parole e tanto meno che le dicesse alla mia donna, però lo capisco è facile amarti..."
Odiavo questa situazione tanto quanto la piega che stava prendendo questo discorso, lo so che non è giusto, che non devo scappare di fronte alle difficoltà ma veramente non avevo la forza per alzare lo sguardo figuriamoci per parlare; così scesi lentamente dal letto e mi alzai in piedi.
Rimasi di spalle per non vedere quelle meravigliose iridi che mi avrebbero fatto crollare; raccolsi tutto il mio coraggio e parlai:
" Lo eravamo in passato... Scusami io ho bisogno di un attimo." Mi limitai a dire e mi diressi verso il bagno.
Ci fu qualche secondo di silenzio che mi fece gelare il sangue ma un istante dopo un profumo di dopobarba invase le mie narici e sentì le sue braccia stringermi attirandomi contro il suo petto:
" Non farlo. Non allontanarti da me. Parlami, dimmi che dicevi sul serio, dimmi che non lo rivuoi, dimmi che tra voi due era solo sesso, che non provi nulla per lui, dimmelo cazzo!"
Ero bloccata non riuscivo ad aprire bocca; la sua voce era roca ma diversa quasi implorante.
Lo sentivo così vicino, quel contatto era la salvezza e la dannazione per me; poco dopo le sue braccia mi lasciarono andare, io rimasi immobile e per la prima volta dopo tanti anni mi sentì dannatamente sola e persa.
Non so dopo quanto trovai il coraggio di girarmi ma lo feci; lui era li di fronte a me, immobile seduto sul letto con la testa tra le mani, sentì una stretta forte allo stomaco nel vederlo in quelle condizioni a causa mia così cercai di avvicinarmi ma lui mi fermò:
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Beyond Us
RomanceC'era una volta una bambina felice, un'amicizia speciale, un legame indissolubile. Si c'era, perché questa è la mia vita non una fiaba... Tutto sta per cambiare, il passato sta per tornare e io ho paura: paura di affogare di nuovo in quell'incubo...