Ch. 1

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Mi chiamo Elle.
Ho vent'anni e faccio la barista in un Night Club.
Certo, se mia madre potesse vedermi adesso sarebbe delusa da me, ma è morta insieme a mio padre durante il mio ultimo anno di liceo, più o meno due anni fa.
Mi dissero che era stato un incidente, che probabilmente mia madre aveva dimenticato il gas di un fornello aperto e la casa fosse andata a fuoco.
Non credevo ad una singola vocale di quella cazzata.
Mio padre aveva dei debiti con un boss della mafia giapponese, sono del tutto sicura che sia stato lui a mandare qualcuno per sterminare la mia famiglia.
Dato che ai tempi ero già maggiorenne non mi diedero nessun tutore, perciò dovetti andare avanti da sola, e nessuno voleva assumere qualcuno che non aveva almeno un diploma in mano.
Perciò eccomi qui, a servire cocktail in un locale illuminato solo dai neon in mezzo ad uomini arrapati e donne mezze nude.
Il mio turno cominciava alle 21 e terminava alle 5 del mattino, ogni giorno salvo il lunedì.
Il mio capo, Kim Seokjin, aveva solo qualche anno più di me.
Aveva ereditato il locale da suo padre, il quale aveva svariati di questi Night Club in giro per la Corea.
Non è il tipo che ti aspetteresti a dirigere un locale del genere.
È molto educato e comprensivo, perciò ero abbastanza contenta di averlo come superiore.
Nonostante ciò, il mio lavoro era una merda.
I clienti non avevano un minimo di rispetto nei confronti delle donne, e mi ci voleva fin troppa pazienza per tollerarli.

"Ehi, bambolina, fammi un Martini."

Roteai gli occhi, odiavo questi nomignoli.
Mi sembravano ancora più molesti quando erano dei quarantenni come quello che mi stava di fronte ad associarmeli.
Ma non potevo contestare, perciò sorrisi e afferrai la bottiglia di Martini da una delle mensole dietro il bancone, tenendo giù con l'altra mano la gonna del mio vestito.
Purtroppo, per la felicità dei clienti, la mia divisa consisteva in un succinto e strettissimo vestito nero, con un profondo scollo a V. E naturalmente i detestatissimi tacchi a spillo che mi distruggevano i piedi ogni sera.
Versai il liquore nel bicchiere, aggiungendo poi un paio di olive prima di servirlo al cliente mantenendo quel sorriso falso che sparì dalla mia faccia non appena si spostò dal mio collega per pagare.
Poggiai le mani sul bancone e chiusi gli occhi, sospirando frustrata.

"Oh, andiamo Elle! Pensavo ti piacessero gli uomini calvi, grassi e di mezza età!"

Riconobbi subito quella voce come quella di Hoseok.
Sorrisi subito appena il mio sguardo si posò su di lui e sugli altri cinque ragazzi che si avvicinavano al bancone.

"Oh certamente Hobi. Mi eccitano da morire."

Dissi sarcasticamente, prima di abbandonarmi in una lieve risata.
Hoseok, Jimin, Namjoon, Jungkook, Taehyung e Yoongi erano clienti abituali del locale e amici di Seokjin, perciò li vedevo quasi ogni sera.
Non venivano necessariamente per le ragazze, naturalmente anche per quelle, ma spesso si sedevano solo a prendere qualcosa da bere.

"Allora, cosa vi servo?"

Poggiai le mani sui fianchi, osservando i sei ragazzi di fronte a me con un sorriso stampato sulle labbra.

"Birra per tutti?"

Chiese Taehyung, guardando gli altri ragazzi in attesa della loro approvazione, che arrivò in pochissimo tempo.

"Per me uno scotch. Senza ghiaccio."

Disse distrattamente Namjoon, che stava trafficando con il suo cellulare.
Quel ragazzo era un enorme punto interrogativo.
Jimin e Yoongi erano i più riservati del gruppo, ma Namjoon era un caso a parte.
Non parlava mai, se non interpellato.
Era l'unico con cui non avevo mai avuto un vero e proprio discorso, se non per prendere una sua ordinazione.
Mi incuriosiva un sacco. Avrei voluto conoscerlo.
Ma sapevo poco e niente persino di Hoseok che era il membro con cui avevo più confidenza.
Sapevo che lavoravano insieme, ma nessuno di loro ha mai accennato al tipo di lavoro che facevano.
Sicuramente avevano parecchi soldi.
Erano sempre vestiti di tutto punto e quando venivano per le ragazze sceglievano sempre le più costose.
Magari erano dei gangster. Chissà.
Scossi la testa a quel pensiero ridicolo, servendo le birre ai ragazzi e versando poi lo scotch a Namjoon.

THE NEON DEMONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora