THE NEON DEMON

Ch. 18

NAMJOON POV

La luce che filtrava dalle finestre mi svegliò completamente.
Detestavo essere svegliato così, ma in quel momento fu bellissimo, perché effettivamente mi svegliai.
Pensavo che sarei morto.
Che non ce l'avrei fatta.

Mi guardai attorno, non sapevo dove mi trovassi.
Cercai di sollevarmi dal letto, il che mi fu impossibile dato il dolore al fianco.
Quando i miei occhi si posarono su di esso notai che era bendato.
Qualcuno mi aveva medicato.
Tirai giù le lenzuola, controllando se anche la ferita sulla gamba fosse fasciata, ed effettivamente lo era.
La stanza era completamente bianca, con qualche mobile rosso, e una parete interamente in vetro permetteva di vedere la città sottostante.
Non riuscivo a capire dove potessi essere, ne per quanto tempo fossi stato incosciente.
Mentre cercavo di ricollegare i pezzi, la porta della stanza si aprii, rivelandomi l'unica persona che non mi sarei mai aspettato di vedere.

"Sei sveglio."

Un sorriso si fece largo sul suo viso, mentre attraversava la stanza per sedersi accanto a me sul letto.
Non riuscivo a muovermi, non riuscivo a crederci.

"Elle.."

Fu tutto ciò che riuscii a borbottare, mentre la mia mano si allungava verso la sua.
Non riuscii a toccarla, però.
La ritrasse prima che la mia pelle potesse sfiorare la sua.

"No.."

Sussurrò, mentre le sue mani si posarono entrambe sulle sue cosce, il suo sguardo puntato su di esse.
Indossava un semplice vestitino a fiori, la faceva sembrare più bella di quello che già era.
Abbassai lo sguardo, mentre tiravo su le lenzuola per coprire il mio corpo nudo, coperto solo dai miei boxer.
Forse era un sogno.
Forse lei non era lì.
Magari stavo solo immaginando tutto.
I miei pensieri vennero interrotti dalla sua voce.

"Ero andata insieme a Ji-Yong a comprare un paio di cose per preparare la cena.. e ti ho visto lì, a terra.. in una pozza di sangue.
Pensavo che fossi morto.."

La sua voce si spezzò, cosa che mi fece riportare lo sguardo sulla sua figura.
Mi stava guardando.
Le lacrime scivolavano sulla sua pelle, mentre le sue guance si sporcavano del nero del suo trucco.

"Pensavo di averti perso sul serio.."

Non riuscivo a vederla così. Mi distruggeva e allo stesso tempo mi dava speranza.
Speranza che in qualche modo lei non mi odiasse.
Che non mi volesse morto.
Ignorai il dolore lancinante che scosse il mio corpo, mentre mi sedevo sul letto solo per stringerla tra le mie braccia.
E con mio sollievo non mi respinse.
Rimase lì, poggiata contro il mio petto nudo mentre piangeva.

Posai le labbra sul suo capo, mentre la mia mano affondava fra i suoi capelli.

"Sono qui.. va tutto bene.."

Le sue piccole braccia circondarono il mio busto, mentre non riuscivo a far altro che concentrarmi sui suoi singhiozzi.

"Ho avuto così tanta paura.."

La mia presa su di lei si strinse, non appena pronunciò quelle parole.
La amavo così tanto, cazzo.
Mi sarebbe potuto esplodere il cuore da un momento all'altro.

"Non ti lascio.. piccola.. non potrei mai. Anche se mi odi, tu resti mia."

Alzò il viso, permettendomi di vedere il suo, completamente rovinato dalle lacrime e dal trucco sciolto.
Aveva un'espressione lievemente scioccata, mentre mi guardava con i suoi bellissimi occhi verdi.
Posai entrambe le mani sulle sue guance, facendo scivolare i miei pollici sotto ai suoi occhi, in modo da cancellare le lacrime dal suo volto.
Se è un sogno, che nessuno mi svegli.