Ch. 17

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"Avanti piccola, uccidimi."

Lo sguardo del ragazzo era puntato su di me, così come la mia pistola lo era sulla sua testa.
Il suo viso mostrava un'espressione triste, mentre il mio era vuoto.
Privo di emozione.

"Elle, finiscimi. Mi hai già ferito. Finiscimi."

Le lacrime scorrevano sul suo viso, mentre lo guardavo freddamente.
Non ero io. Non ero in me.
Abbassai la pistola, esattamente al centro del suo stomaco, mentre mi avvicinavo quanto più possibile a lui.
I miei occhi vuoti, puntati nei suoi.
Le sue mani si alzarono, fino a poggiarsi ai lati del mio viso, mentre catturava le mie labbra in un bacio dolce.
Il suo ultimo bacio.

BOOM.

Premetti il grilletto.
Lo sentii gemere sulle mie labbra, mentre quel bacio cominciava ad avere lo stesso sapore del sangue.
Si allontanò, permettendomi così di vedere il suo viso.
Il sudore gli imperlava la fronte pallida, mentre il sangue scivolava lento dalle sue labbra.
Un lieve sorriso spezzò la tristezza dei suoi occhi.
Si inginocchiò di fronte a me, senza mai distogliere lo sguardo dal mio viso.
Avevo ucciso l'uomo che mi aveva ferita.
Ma ero comunque vuota.
Ero consumata.

"Ti amo, Elle.
Rimarrai mia, sempre."

Mi sollevai di scatto, stringendo fra le mani le lenzuola del mio letto.
Ero totalmente sudata e ansimavo.
Quando realizzai che era solo uno stupido incubo, mi concentrai sulla voce che proveniva dal ragazzo seduto accanto a me.

"Ehi, ehi.. era solo un sogno. È tutto okay."

La mano sinistra di Ji-Yong scivolava su e giù per la mia schiena, mentre il suo sguardo preoccupato osservava la mia figura.
Poggiai una mano sul viso, digrignando i denti a causa del dolore alla testa.
Dovevo aver bevuto proprio tanto ieri sera.
Eppure ricordo tutto.
Come mi sono buttata tra le gambe di Ji-Yong, come immaginavo che fosse Namjoon mentre mi toccava, mentre mi baciava.
Mentre faceva l'amore con me.
Per quanto volevo evitare di pensarci, ci stavo una merda.
E non posso negare a me stessa che il mio stomaco si contorceva tutte le volte che pensavo a lui.
Al suo 'ti amo'.
Era tutto ciò che avrei voluto che mi dicesse.
Ma ero troppo arrabbiata, troppo delusa da lui.

"Vuoi un'aspirina?"

La voce di Ji-Yong mi riportò nuovamente sulla terra, e annuii verso la sua direzione.
Avevo bisogno di sollievo da quest'atrocissima emicrania.

"Sì, per favore."

Gli sorrisi lievemente, osservando mentre si alzava dal letto per dirigersi verso la cucina.
Non ci rimuginai troppo, prima di alzarmi e seguirlo.
Ormai ero sveglia, non avrei ripreso più sonno.
Inoltre avevo dormito abbastanza e non mi aveva portato nulla, se non un incubo orrendo.
Una volta in cucina, mi sedetti sul tavolo guardando il rosso mentre mi preparava quella disgustosa medicina.

"Grazie, Ji."

Afferrai il bicchiere dalle sue mani, facendolo ondeggiare nella mia, mentre osservavo come in trance la pillola sciogliersi nell'acqua.

"Chi è 'Joon'?"

Alzai lo sguardo sul ragazzo, appena sentii pronunciare quel nome.
Mi fece letteralmente rabbrividire.

THE NEON DEMONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora