Ch. 3

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'Voglio essere solo io a vederti così'

Questa frase continuava a ripetersi nella mia testa, come un disco rotto.
Così anche le immagini della sera prima.
Non riuscivo a levarmi i suoi occhi dalla testa, le sue labbra.
Mi ritrovai a fissare lo scaffale dei cereali per almeno cinque minuti buoni, prima di rendermi conto che sembravo una deficiente, immobile, di fronte ai cereali che sorrideva come un'ebete.
Scossi la testa, cercando di tornare alla realtà.
Mi stava influenzando troppo.

Afferrai un pacco di cereali a caso, per poi continuare il mio giro del supermercato.
Non avevo bisogno di comprare molto dato che mangiavo solo due volte al giorno, a causa del mio lavoro.
Riuscivo solo a fare un pasto verso le 14, quando mi svegliavo, e poi concedermi qualcosa a cena.
Ma dati i miei pasti ridotti mi permettevo di fare molti spuntini durante il corso della giornata, che cercavo di mantenere i più sani possibile, anche se spesso cedevo alle patatine o ai dolci.

Dopo aver riempito il mio carrello con cose basilari, mi diressi alla cassa, dove pagai e finalmente uscii da quello zoo.
Fare la spesa durante il weekend era l'esperienza più brutta dell'universo. Era impossibile persino muoversi con tutta quella gente, perciò nel momento in cui uscii dal supermercato mi sentii molto più rilassata.
Questo solo per pochi minuti perché non appena cominciai a dirigermi verso casa uno dei miei sacchetti si ruppe facendo finire il contenuto sul marciapiede.
Giuro che se Dio fosse esistito probabilmente sarebbe sceso in terra solo per prendermi a schiaffi per quanto l'ho potuto maledire.
Mi chinai, cercando di raccogliere il tutto il più velocemente possibile, infilando qualcosa in borsa e il resto negli altri sacchetti.
Mi allungai per afferrare una mela che stava simpaticamente rotolando via da me quando una mano la prese, spostandola dal mio campo visivo.

Alzai lo sguardo solo per incontrare il sorriso più bello che avevo mai visto.

"Hai bisogno di una mano?"

Mi alzai, sollevando a fatica tutti i sacchetti, per rivolgere un sorriso al rosso di fronte a me.

"Sì, Hobi, te ne sarei grata. Questi nuovi sacchetti biodegradabili non reggono nulla."

Il ragazzo mi sorrise, raccogliendo le ultime due cose rimaste sul marciapiede.
Allungò una mano verso di me, afferrando tutte le mie buste.
Fu una sensazione bellissima.
Il peso dei sacchetti mi aveva addormentato le dita, che ormai erano diventate bianche a causa della circolazione bloccata.

"Ti accompagno a casa, la mia auto è proprio dietro l'angolo."

Probabilmente Hoseok notò il sospiro di sollievo che fuoriscì dalle mie labbra a quella constatazione.
Mi aveva salvata da una lunghissima e faticosissima camminata.
Lo ringraziai, seguendolo subito dopo verso la sua auto.
Certo, rimasi sbalordita appena la vidi, non passava inosservata.
Era una bellissima Mustang, rosso vernice.
Gli si addiceva totalmente, ma in quel momento mi chiesi nuovamente che lavoro facesse per potersi permettere un auto del genere.
Lo osservai mentre sistemava i sacchetti nel cofano, prima di dirigersi verso il lato del guidatore.

"Elle.. è un'auto, non una trappola mortale, sali."

Rise di gusto mentre osservava la mia faccia sbalordita, mentre contemplavo l'auto persa nelle mie ipotesi sull'impiego del ragazzo.,
Una volta dentro, dopo essermi presa un momento per godermi il delizioso profumo di arancia che si respirava nell'auto, non potei più trattenermi.
Perciò glielo chiesi.

THE NEON DEMONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora