THE NEON DEMON

Ch. 2

Pericoloso.
Perché Kim Namjoon sarebbe dovuto essere pericoloso?
Questa domanda mi tormentava da un paio di giorni, da quando Jin mi aveva detto di stargli lontana.
Non capivo.
Sì, il locale non era frequentato solo da brava gente, certo. Ma i ragazzi non erano quel tipo di persone.
Erano troppo educati, eleganti e posati per fare determinate cose.
Anche se, dato che non avevano mai accennato al loro lavoro, avevo un paio di dubbi.
E comunque, Namjoon era solo un cliente. Lo trovavo attraente, certo, ci sarei andata a letto volentieri.
Ma era comunque un cliente, e non avrei mai avuto alcun tipo di rapporto con un cliente.

Il mio turno sarebbe cominciato tra meno di un'ora.
Stavo camminando verso il locale, cercando di ignorare qualche battuta a sfondo sessuale che gli uomini del quartiere mi gridavano quando mi vedevano passare.
Come biasimarli, il mio vestito copriva praticamente nulla, avevo solo una semplice giacca che mi teneva più o meno calda.
Dopo aver svoltato l'angolo mi ritrovai in una strada deserta, l'unico rumore era quello dei miei tacchi sull'asfalto.
Il locale si trovava proprio alla fine di questa strada, perciò per quanto odiassi passare di lì, dovevo farlo.
Ogni sera avevo il terrore che un qualsiasi uomo avesse potuto decidere di approfittarsi di me, di stuprarmi.
Motivo per il quale il mio passo aumentava tutte le volte che arrivavo lì.
Fortunatamente nessun'uomo si avvicinò a me quella sera, e tirai un sospiro di sollievo una volta arrivata al Night Club.
Ero in anticipo di venti minuti, ma non avevo alcuna voglia di stare in casa quella sera.
Una volta dentro mi diressi subito dietro al bancone, sfilandomi la giacca e infilandola nell'armadietto apposito per noi dipendenti.
Salutai con un cenno della testa i miei colleghi, mentre cominciavo a sistemare la mia postazione.
Passarono una decina di minuti, quando Jin si presentò di fronte a me, un'espressione stressata sul volto.

"Elle, ho bisogno di un favore enorme."

Corrugai le sopracciglia, guardandolo incuriosita.
Mi limitai a guardarlo, mentre aspettavo che continuasse a parlare.

"Alina stasera non c'è. Ha avuto un'incidente. Nulla di grave, ma ha battuto la testa perciò la terranno in ospedale per alcuni accertamenti.."

Abbassai lo sguardo, sapevo che ciò che mi avrebbe chiesto non mi sarebbe piaciuto affatto.

"..ho bisogno di una sostituta. Ho bisogno che tu prenda il suo posto per stasera. Ti pagherò 500.000 won."

Scossi la testa.
Alina era una delle stripper.
Non volevo assolutamente, e dico assolutamente ballare attorno ad un palo mentre degli uomini sbavavano su di me.
500.000 won erano un terzo del mio stipendio mensile però.
Ma non ne valevano la pena.

"Non puoi chiedere a Sasha? E poi chi starà al bar?"

Chiesi, indicando con un cenno della testa una delle due cameriere del locale.
L'altra era un po' più grassa, perciò Jin avrebbe detto di no a prescindere.
Jin ridacchio, scuotendo la testa.

"Elle, voglio essere sincero con te. Sasha è una tavola da surf. Solo tu qui dentro hai il fisico adatto per poter fare una cosa del genere. E posso stare anche io qui, servirò io i clienti. Posso.."

Afferrò il suo portafogli, contando alcune banconote prima di porgermele.

"..arrivare a 1.000.000 di won. Ti prego."

Abbassai lo sguardo sulle banconote.
Cazzo, 1.000.000 di won.
Sapevo che mi sarei pentita di ciò che stavo per fare, ma 1.ooo.ooo di won mi avrebbero fatto comodo.
Davvero comodo.
Chiusi gli occhi, sbuffando prima di afferrare le banconote e annuire verso il mio capo.

"Va bene. D'accordo."

Il viso di Jin si illuminò in un sorriso, mentre avanzava dirigendosi dietro al bancone.